Isn't It a Pity: differenze tra le versioni
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== Il brano ==
=== Composizione e analisi del testo e della musica ===
''Isn't It a Pity'' rappresenta una delle composizioni più vecchie del triplo LP: risale infatti al [[1966]]<ref group=N>[[AllMusic]] riporta
Il testo di ''Isn't It a Pity'' è diviso in due metà. La prima, con alcuni passaggi che ricordano ''[[The End (The Beatles)|The End]]'' dei [[Beatles]], mostra il chitarrista rammaricarsi per il dolore che le persone si causano l'un l'altra. L'altra metà presenta un concetto simile a ''[[Within You Without You]]'', pubblicata su ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'' ([[1967]]), ovvero l'amarezza verso le persone che non capiscono la diversità umana. Le parti vocali, rassegnate ma distaccate, rendono Harrison quasi sopra le parti; lo stesso avviene su ''Within You Without You''. Le emozioni, soprattutto nella ''Version One'', sono però riprodotte dalla musica, con il lungo assolo di [[chitarra slide|chitarra slide]] e le parti orchestrali. In seguito, George disse che la canzone è un'osservazione di quello che è la società ed anche lui stesso, ovvero che tutti prendono qualcosa che poi non viene restituito; ha inoltre affermato che sembravano storie di amori adolescenziali, e ricordò di quando aveva un contratto con la [[Warner Bros. Records]], e scrisse ''Blood from a Clone'' riguardo alle indagini degli elementi di un disco di successo, le quali avevano fatto venire fuori che bisognava parlare di storie di amore adolescenziale. Ridacchiando, disse che aveva scritto ''Isn't It a Pity'' volendo puntare su quell'argomento. La prima versione, con la sua durata di 7 minuti ed una lunga coda, fa paragonare questa traccia con ''[[Hey Jude]]''<ref group=N>Il paragone è stato fatto anche da [[George Harrison|Harrison]] stesso.</ref>; tra i due brani c'è comunque una grandissima differenza, poiché il primo presenta il [[Wall of Sound]] di [[Phil Spector]], ed il secondo una produzione cristallina firmata [[George Martin]]. La ''Version Two'', più breve di circa due minuti, non ricorda molto le abituali produzioni spectoriane, ed è musicalmente molto meno emotiva<ref name="BB"/>.
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