Espaces d'Abraxas: differenze tra le versioni
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Rispetto allo stile tipico delle case popolari (''Habitation à Loyer Modéré''), i tre edifici del complesso si discostano dal brutalismo architettonico tipici del movimento moderno, in favore del eclettismo monumentale post-moderno che è la cifra stilistica peculiare dell’architetto catalano. L'idea di fondo era di realizzare un complesso residenziale in cui gli appartamenti non fossero unicamente destinati all’edilizia a buon mercato. Si è, invece, tentato l’esperimento di realizzare la combinazione sociale fra la classe media e i ceti popolari. I primi avrebbero acquistato gli appartamenti più pregiati, mentre i secondi sarebbero stati assegnatari, in qualità di inquilini, di alloggi gestiti dell'ente che si occupa di edilizia sociale. La diversità architettonica del progetto aveva proprio la finalità di essere attrattiva nei confronti del ceto medio che, di certo, non avrebbe trovato allettante vivere in un complesso residenziale stilisticamente improntato all'edilizia popolare.
Il complesso è diventato, però, l’ennesimo caso di progetto slegato dalla realtà: i tre edifici che lo compongono, nel corso di pochi anni, sono stati colpiti dal degrado, rimanendo isolati dal resto del tessuto urbano e senza adeguati servizi e spazi verdi
Ricardo Bofill, intervistato da Le Monde nel 2014<ref>[https://www.lemonde.fr/societe/article/2014/02/08/ricardo-bofill-je-n-ai-pas-reussi-a-changer-la-ville_4359887_3224.html Ricardo Bofill : « Je n’ai pas réussi à changer la ville »] Le monde, 08/02/2014.</ref>, ha dichiarato di essersi voluto discostare da Le Courbousier, ma ha riconosciuto che il progetto non è riuscito.
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