Jujutsu: differenze tra le versioni

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L'opera di diffusione iniziò a Genova, nella palestra di via Ogerio Pane, dove il Maestro Bianchi insegnava gratuitamente a cinque o sei allievi nel difficile clima di ristrettezze del secondo dopoguerra; con la fine degli anni quaranta la palestra si trasferì nella sede storica di Salita Famagosta e l'opera di diffusione del jujutsu "stile Bianchi" procedette a pieno ritmo, anche grazie alle varie dimostrazioni pubbliche svolte col gruppo dei [[Kaze Hito]] (uomini vento), riuniti nell' OLDJ (Organizzazione Ligure Divulgativa Jiu Jitsu).
 
Dopo la scomparsa del Maestro nel 1964, il "metodo Bianchi" fu razionalizzato, nel 1974<ref name=":0" />, dal maestro Angelo Briano il quale, con il supporto dei maestri Dioguardi, Devoto, Comotto e Mazzaferro, organizzarono le tecniche praticate in 5 gruppi di 20 tecniche. I 5 gruppi presero i nomi delle prime cinque lettere dell'alfabeto e vennero chiamati Settori. Questa serie di tecniche venne inizialmente diffusa in forma di ciclostilati distribuiti dagli autori. L'anno successivo, il maestro Rinaldo Orlandi dette maggior visibilità all'opera di razionalizzazione dei Settori pubblicando il libro "Ju jitsu Moderno"[https://www.amazon.it/JU-JITSU-MODERNO-Rinaldo-Orlandi/dp/B07B215GTJ/] con la casa editrice Edizioni Mediterranee.
Dopo la scomparsa del Maestro nel 1964, il "metodo Bianchi" fu portato avanti dai sui allievi.
 
Una totale revisione dell’inquadramento delle Azioni, eliminandone alcune, inserendone altre e raggruppandole e ridistribuendole con nuovi criteri su 5 Nuovi Settori (A,B,C,D,E), fu sviluppata dal Maestro Ingegnere '''[https://www.macrolibrarsi.it/autori/_rinaldo_orlandi.php Rinaldo Orlandi]''' nel 1972, (quando era 4° Dan e responsabile del Settore Ju-Jitsu italiano presso la FIK presieduta dall’Avvocato Augusto Ceracchini), per lasciare un programma chiaro, prima di trasferirsi all’estero. lI manoscritto con il nuovo programma fu presentato come parte integrante del nuovo Regolamento Tecnico della F.I.K. (Settore Ju-Jitsu), sottoposto ad “inchiesta pubblica” con scadenza 5 maggio 1972 ed approvato dal Consiglio Direttivo della F.I.K. (Settore Ju-Jitsu), nel settembre 1972.
 
Nel gennaio 1974 la F.I.K. ha stampato il testo integrale del manoscritto con i 5 Nuovi Settori approvati nel 1972 nel “libretto blu” intitolato “Tecniche dello Ju-Jitsu”.
 
Nel giugno 1974 il Maestro Ingegnere Rinaldo Orlandi ha ultimato il manoscritto intitolandolo “Ju-Jitsu Moderno” [https://www.amazon.it/JU-JITSU-MODERNO-Rinaldo-Orlandi/dp/B07B215GTJ/] con la casa editrice Edizioni Mediterranee.ed inserendo le considerazioni scientifiche: “Guida allo studio dei Settori ed interpretazione delle azioni fondamentali in essi classificate, quale propedeutica all’autodifesa”.
Nel settembre 1974 il manoscritto veniva depositato alla S.I.A.E. per sancire l’originalità e la proprietà del testo e degli schizzi di cui sopra.
Successivamente diversi Maestri si sono ispirati a questo testo nel produrre documenti sotto il loro nome.
 
 
Il settore A raggruppa tecniche che studiano lo squilibrio ed il cedimento strutturale dell'avversario provocandone l'atterramento ed un eventuale controllo al suolo.
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Negli anni cinquanta l'[[Organizzazione Ligure Divulgativa di Jujitsu|O.L.D.J.]], raggiunse in breve tempo 5000 soci tesserati, a molti dei quali si deve il proseguimento dell'opera del Maestro Bianchi dopo la sua scomparsa.
In onore del maestro Bianchi, ogni anno si svolge una gara, il ''trofeo Gino Bianchi'', aperta a tutte le palestre italiane
 
[http://www.ilsecoloxix.it/p/sport/2014/01/18/AQbelnYB-tatami_jitsu_bianchi.shtml Ju Jitsu, 40 sul tatami per Gino Bianchi]
 
 
=== Il metodo World Ju-Jitsu Federation WJJF/WJJKO ===