Storia della bandiera d'Italia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungo informazioni con fonte
Riga 388:
[[File:Di Lorenzo A. - Ingresso in palermo della colonna Medici, nel giugno (1860.jpg|miniatura|Garibaldini che entrano vittoriosi a Palermo]]
 
Durante la [[Seconda guerra d'indipendenza italiana|seconda guerra d'indipendenza]] le città che man mano venivano conquistate dal "[[Re d'Italia|re eletto]]"<ref group=N>"Re eletto", ovvero in procinto di diventare [[re d'Italia]]. Il termine "eletto" ha infatti, tra suoi i [[Sinonimia|sinonimi]], "designato", "investito", "prescelto" e "acclamato". Con questo titolo [[Vittorio Emanuele II di Savoia]] coniò anche monete che ebbero corso legale nelle [[Province Unite del Centro Italia]], Stato di breve esistenza che corrispose ai territori in procinto di annettersi al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] grazie ai [[plebisciti risorgimentali]], che vennero organizzati di lì a poco. Cfr. {{cita web|url=https://numismatica-italiana.lamoneta.it/riepilogo/W-REE|titolo=Visione d'insieme delle monete - Re Eletto|accesso=25 settembre 2018}}.</ref> Vittorio Emanuele II di Savoia e da [[Napoleone III di Francia]] salutavano i due sovrani come liberatori in un tripudio di bandiere e coccarde tricolori; anche i centri in procinto di chiedere l'annessione al Regno di Sardegna tramite [[Plebisciti risorgimentali|plebisciti]] sottolineavano la loro volontà di far parte di un'Italia unita con lo sventolio del tricolore<ref>{{Cita|Bellocchi|pp. 96-101}}.</ref>. La bandiera italiana garriva infatti in [[Toscana]], in [[Emilia]], nelle [[Marche]] e in [[Umbria]], ma anche in città che avrebbero dovuto aspettare qualche tempo prima di essere annesse, come [[Roma]] e [[Napoli]]<ref name="Cita|Bellocchi|p. 101">{{Cita|Bellocchi|p. 101}}.</ref><ref name="Cita|Busico|p. 43">{{Cita|Busico|p. 43}}.</ref>.
 
È di questi anni il grande entusiasmo della popolazione nei confronti del tricolore: oltre che dall'esercito del Regno di Sardegna e dalle truppe di volontari che parteciparono alla seconda guerra d'indipendenza<ref name="Cita|Villa|p. 24"/>, la bandiera verde, bianca e rossa si diffuse capillarmente nelle regioni appena conquistate o annesse tramite plebiscito, comparendo sulle finestre delle case, nelle vetrine dei negozi e all'interno di locali pubblici come alberghi, taverne, osterie, ecc.<ref>{{Cita|Maiorino|pp. 196-198}}.</ref>