Trionfo della morte (D'Annunzio): differenze tra le versioni
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Il luogo dominante in tutto il secondo libro è il borgo medievale di [[Guardiagrele]], alle pendici della [[Majella]], nella [[provincia di Chieti]], terra natìa di Giorgio Aurispa. Attraverso il protagonista D'Annunzio traccia un suggestivo ritratto di Guardiagrele, definita ''la regina delle città di pietra'', con la sua [[Collegiata di Santa Maria Maggiore (Guardiagrele)|cattedrale di Santa Maria Maggiore]], baluardo della città che riporta scolpito sopra il portone centrale lo stemma degli Aurispa.
[[File:Guardiagrele Santa Maria Maggiore Stemmi-Cittadini.jpg|thumb|Stemmi
Qui il protagonista inizia un tentativo di aderire all'armonia delle bellezze paesaggistiche ([[panismo]]), da cui trae un senso di speranza e coraggio che lo allontana dalla propria malinconia, quasi immedesimandosi con esse, ma Giorgio Aurispa, come del resto lo stesso D'Annunzio, ha un rapporto conflittuale con la terra natìa, poiché vede le bellezze naturali svilite dalla presenza di una popolazione abitante rozza e mediocre.
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