Tempo proprio: differenze tra le versioni
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In [[fisica]], il '''tempo proprio''' è il [[tempo]] misurato in un [[sistema di riferimento]] solidale con il fenomeno di cui si misura la durata. Tale concetto fu introdotto nel 1908 da [[Hermann Minkowski]],<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Minkowski | nome = Hermann | linkautore = Hermann Minkowski | data = 1908 | titolo = Die Grundgleichungen für die elektromagnetischen Vorgänge in bewegten Körpern | periodico = Nachrichten von der Königlichen Gesellschaft der Wissenschaften und der Georg-August-Universität zu Göttingen | città = Göttingen | pp = 53–111 | url = http://gdz.sub.uni-goettingen.de/no_cache/en/dms/load/img/?IDDOC=62931 | urlmorto = sì }}</ref> e si tratta dell'analogo [[spaziotempo]]rale della [[lunghezza di un arco]] nello [[spazio euclideo]] tridimensionale. Il tempo proprio consente di parametrizzare il tempo misurato da un osservatore fermo rispetto ad un altro osservatore in moto, ed è informalmente definito come il tempo trascorso tra due [[Evento (fisica)|eventi]] misurato da un orologio che passa attraverso entrambi.
La necessità di utilizzare una tale grandezza è sorta in seguito alla nascita della [[teoria della relatività]], in cui la misura di un intervallo temporale in un sistema di riferimento in moto accelerato è
== Definizione ==
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