Tortona: differenze tra le versioni

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[[File:Friedrich-barbarossa-und-soehne-welfenchronik 1-1000x1540.jpg|thumb|left|Miniatura di [[Federico Barbarossa]] tra i suoi figli, [[Enrico VI di Svevia|Enrico]] e [[Federico VI di Svevia|Federico]].]]
Tortona nell'alto Medioevo, anche a causa della decadenza dei centri vicini ([[Libarna]], [[Voghera|Iria]] e [[Villa del Foro|Forum Fulvii]]), rimase il centro principale della zona. Già [[Teodorico il Grande|Teodorico]], [[re degli [[ostrogoti]], nominò Tortona "granaio della [[Liguria]]" durante il periodo appena successivo alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], come afferma [[Cassiodoro]]. Inoltre, nonostante le continue incursioni di popolazioni barbare, la città rimase un borgo di notevole importanza. Nell'[[833]] l'Imperatrice [[Giuditta di Baviera]], seconda moglie di [[Ludovico il Pio]], venne relegata nel convento di [[Eufemiaconvento di Calcedonia|Santa Eufemia]] e nell'[[877]] l'Imperatore [[Carlo il Calvo]] si rifugiò a Tortona col [[Papa Giovanni VIII]] per sfuggire all'avversario [[Carlomanno di Baviera]].
 
Fra il [[950]]-[[951]] il re [[Berengario II d'Ivrea|Berengario II]] terminò la riorganizzazione del territorio del nord Italia, iniziata da [[Ugo di Provenza]] costituendo la [[Marca Obertenga]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/marca_res-f28a3cbc-e02d-11df-9ef0-d5ce3506d72e/ Le Marche d'Italia sull'Enciclopedia Treccani]</ref>: la [[Marca (circoscrizione)|Marca]] di [[Milano]] assieme alla [[Marca di Genova]] furono affidate a [[Oberto I (nobile)|Oberto I]], capostipite della casata degli [[Obertenghi]], assieme ai comitati di [[Luni]], Tortona, Milano, [[Genova]], [[Pavia]] e [[Bobbio]] (feudo monastico imperiale); con l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] si ebbe la fisionomia definitiva.