Fileteado: differenze tra le versioni
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L'inizio del fileteado si origina nei carri grigi, tirati dai cavalli, che trasportavano alimenti come latte, frutta, verdura o pane, alla fine del XIX secolo.
Un aneddoto, riferito dal ''fileteador'' [[Enrique Brunetti]],<ref>{{cita testo |autore=Enrique Brunetti |contributo=El filete y los primeros fileteadores |titolo=Los Maestros Fileteadores de Buenos Aires |p=52 |curatore1=E. Barugel |curatore2=N. Rubió |anno=1988 |postscript=nessuno}} (si veda la bibliografia).</ref> racconta che nell'[[Avenida Paseo Colón]], che a quel tempo era il limite tra la città e il suo porto, esisteva un'officina di carrozzeria nella quale lavoravano collaborando in compiti minori due umili bambini di origine italiana, che diventeranno importanti ''fileteadores'': Vicente Brunetti (che sarebbe stato il padre del summenzionato Enrique) e Cecilio Pascarella, rispettivamente di dieci e tredici anni di età. Un giorno il padrone chiese loro di dare una mano di vernice a un carro, essendo a quel tempo i carri nella loro totalità dipinti di grigio. Forse per una birichinata o solo per un esperimento, il fatto è che dipinsero le fiancate del carro a [[Colore|colori]], e questa idea piacque al padrone. Tanto più che a partire da
L'innovazione successiva fu includere cartelli nei quali figuravano il nome del proprietario, il suo indirizzo e la specialità che trasportava. Questo compito in principio era realizzato da [[Letterista|letteristi]] francesi che a Buenos Aires si dedicavano a dipingere insegne per le attività commerciali. Poiché a volte il ritardo per l'inserimento di queste scritte era notevole, il padrone dell'officina di Paseo Colón incaricò Brunetti e Pascarella, che avevano visto come facevano il lavoro i francesi, di realizzare loro le scritte, distinguendosi Pascarella nel fare i cosiddetti ''firuletes''<ref group=Nota>La parola ''firulete'' viene dal [[Lingua gallega|gallego]] ''ferolete'', letteralmente "fiorellino". In [[Lingua spagnola|spagnolo]] assume significati diversi a seconda del contesto e della regione geografica, tutti comunque riconducibili all'idea di "ornamento". In Argentina, la parola ''firuletes'' indica in particolare gli "svolazzi" o "arabeschi" delle linee del fileteado, ma anche un movimento del [[tango]] quando i ballerini incrociano le gambe tra loro, spesso in maniera sensuale. Infine, ''El firulete'' è anche il titolo di un famosissimo tango-[[Milonga (musica)|milonga]], scritto nel 1956 da [[Rodolfo M. Taboada|Rodolfo Taboada]] e [[Mariano Mores]]. Per una spiegazione completa del vocabolo, si veda {{cita web |url=http://palabrasenextincion.blogspot.com/2010/09/firulete.html |titolo=Firulete |sito=El arca de las palabras |data=10 settembre 2010 |accesso=14 agosto 2018}}</ref> che ornavano i cartelli e che sarebbero diventati caratteristici del fileteado.
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