Cavalcata dell'Assunta: differenze tra le versioni
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LE ORIGINI
Sin dal 998 d.C. è attestata dalle fonti storiche l'esistenza a Fermo della "
A Maria Vergine Assunta, patrona della città, era dedicata la Cattedrale di Santa Maria in Castello. La processione religosa, che dalla Chiesa di Santa Lucia saliva alla Cattedrale, alla quale fu data poi il nome di "Cavalcata", è molto bene illustrata in una stupefacente miniatura contenuta nel "Messale de Firmonibus", codice pergamenaceo realizzato nel 1436.
Alla Cavalcata prendevano parte le magistrature della città, i notabili con la loro corte, le rappresentanze di arti e mestieri, le delegazioni degli ottanta castelli soggetti all'antico Stato che offrivano anche il loro palio. Tutti portavano offerte in denaro e in natura,chiudevano il corteo i vicari dei castelli, in sella ai loro cavalli.
E' del 1182 il primo documento che parla dell'obbligo di offrire un palio da parte dei castelli (e in quel caso erano i castelli di Monterubbiano, Montotto e Cuccure). La Cavalcata aveva dunque una valenza anche politica oltreché religiosa.
Gli Statuti di Fermo, risalenti al Duecento dettavano le norme per lo svolgimento delle manifestazioni (corsa dei cavalli al palio, il giuoco dell'anello, la giostra del toro, la spada stora e la quintana) che sono tra le più antiche d'Italia e precedenti a tutte quelle delle regioni vicine.
LE DIECI CONTRADE:
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