Bellona (divinità)

figura della mitologia romana, dea della guerra
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Bellona è una dea che nella mitologia romana incarna la guerra, e la cui origine è coeva con la nascita della Città eterna. Possedeva un importante tempio ad Alatri. Si può identificare con la dea greca Enio

Bellona, moderna scultura di Auguste Rodin, Università di Stanford, California, USA
(latino)
«Pollutosque simul multo Bellona penates sanguine perfundit renovataque proelia miscet.»
(italiano)
«Bellona macchiò gli dei penati con un fiume di sangue e rinnovò scene di battaglia.»

A Roma, il suo tempio si trovava a fianco del teatro di Marcello e della porta Carmentale, all'esterno delle Mura serviane nell'area del Circo Flaminio. Il tempio le venne eretto da Appio Claudio, in riconoscenza della vittoria che ella avevagli fatta riportare[1]. I suoi sacerdoti erano i bellonari.

In esso il senato romano riceveva gli ambasciatori stranieri. Nelle vicinanze del tempio, si ergeva una piccola colonna, contro la quale il sacerdote di Giove Feretrio gettava la lancia in segno di dichiarazione di guerra: cerimonia passata alla spettanza dei Feziali.

È a volte associata, come moglie, al dio Marte. Veniva rappresentata come un'auriga su d'un carro in atteggiamento bellicoso, con in mano una torcia, una spada o una lancia.

I poeti la rappresentino armata di elmo e di corazza, coi capelli sparsi, ed un'asta, oppure una torcia, in mano[1]. Talvolta impugna una sferza, in atto di animare i guerrieri al combattimento. La sua iconografia è simile a quella tradizionale delle Furie.

Note

  1. ^ a b Carlo Antonio Vanzon, Dizionario universale della lingua italiana, ed insieme di geografia ... mitologia &c.., tomo II, 1840, p. 113. URL consultato il 30 settembre 2018.

Bibliografia

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