Temi LGBT nella narrativa fantastica

tematiche LGBT nella narrativa fantastica

I temi LGBT nella fiction speculativa si riferiscono all'incorporazione nel tessuto della trama narrativa di tematiche gay, lesbiche, bisessuali o transgender per quanto concerne la fantascienza, la fantasy, l'orrore ed in altri generi correlati come la slash fiction. Tali elementi possono comprendere una figura LGBT come protagonista o quantomeno come uno dei personaggi principali, o esplorazioni della sessualità o del genere le quali si discostano dell'eteronormatività.

Analisi critica

 
L'Anemoi Zefiro e Giacinto: la mitologia greca, che spesso presenta l'omosessualità, è fonte per molta fiction speculativa moderna e le sue figure mitiche continuano ad apparire massicciamente nelle storie di tipo fantasy[1].

In quanto generi letterari popolari la fantascienza e la narrativa fantasy appaiono spesso maggiormente vincolate della letteratura non di genere dalle loro convenzioni sulla caratterizzazione e dagli effetti che queste hanno nella rappresentazione della sessualità e dell'identità di genere[1]. In particolar modo quello fantascientifico costituisce una tipologia di narrazione per così dire puritano orientato in larga parte verso un pubblico di lettori maschi[2].

La sessualità viene spesso collegata al disgusto nella fiction speculativa propriamente detta e nell'orrore[2] tanto che le trame basate su possibili relazioni amorose e/o rapporti implicanti l'erotismo sono quasi sempre state accuratamente evitate nell'ambito delle narrative di tipo fantasy[3].

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del femminismo § Fantascienza femminista.

D'altronde sia la fantascienza che il fantasy possono fornire un più ampio ventaglio di libertà rispetto alla letteratura del realismo nell'immaginare alternative alle ipotesi predefinite di eterosessualità e mascolinità che permeano un ampio ventaglio di culture tradizionali[1]. L'omosessualità è divenuta una caratteristica comune e accettata in entrambe, una prevalenza per lo più dovuta all'influenza del femminismo e della cultura lesbica in particolare e del movimento LGBT più in generale[4].

Nella narrativa speculativa pertanto l'estrapolazione consente agli scrittori di concentrarsi non tanto sul modo in cui le cose sono o erano, come fa ad esempio la letteratura gay non di genere, ma sulla maniera in cui le cose potrebbero essere e come e in che modo "diverse"[5].

Ciò fornisce alla fantascienza una qualità che il critico nonché accademico croato Darko Suvin ha definito "estraniamento cognitivo": il riconoscimento dunque che ciò che stiamo leggendo non è e non rappresenta fedelmente il mondo così come lo conosciamo comunemente, bensì un'alterità o una dimensione parallela in cui le differenze ci costringono a riconsiderare le nostre con una prospettiva da "outsider"[6].

Quando la detta estrapolazione viene a coinvolgere anche la sessualità o il genere può arrivare a costringere il lettore appassionato a riconsiderare i propri assunti culturali fondati sull'eteronormatività; la libertà d'immaginare sistemi socio-culturali differenti o estranei se confrontati all'ambito culturale della vita reale rende la fiction speculativa un mezzo assai efficace per esaminare approfonditamente il pregiudizio sessuale[2].

  Lo stesso argomento in dettaglio: Temi LGBT nella mitologia.

Nella fantascienza tali "corpi estranei" possono includere una tecnologia la quale altera anche in una modalità significativa sia la sessualità che la riproduzione sessuata. Nel ristretto ambito della fantasy tali caratteristiche comprendono facilmente figure come le divinità della mitologia universale ed il suo archetipo dell'eroe, che non sono limitati dai preconcetti della sessualità e del genere umani, permettendo pertanto loro di essere reinterpretati[1].

La fiction speculativa ha anche dipinto una pletora di metodi per definizione "alieni"-non realistici per quanto concerne la riproduzione e la sessualità[2], alcuni dei quali possono essere veduti come omo e/o bisessuali attraverso una lente di genere non-binario nei riguardi del binarismo di genere.

Nonostante la libertà offerta i personaggi gay continuano a rimanere per lo più artificiosi e sottoposti agli stereotipi LGBT[7][8] e la maggior parte delle storie di fantascienza dà per scontata la prosecuzione delle istituzioni eteronormative[9]; solitamente le forme alternative della storia della sessualità umana sono state approcciate attraverso l'allegoria o includendovi i personaggi LGBT in un modo tale da non contraddire le ipotesi della società predominante per quel che concerne il ruolo di genere[10].

Quelle opere che vengono a rappresentare personaggi gay hanno più probabilità di essere prodotte da scrittrici e di conseguenza anche di essere viste in quanto rivolte ad altre donne o ragazze; i grandi nomi tra gli scrittori di sesso maschile mantengono una minor possibilità di esplorare temi gay[11]. La fiction speculativa è stata quindi sempre tradizionalmente "straight" (diritta, ovvero etero)[12].

Samuel R. Delany ha commentato sul fatto che la comunità fantascientifica è composta prevalentemente da eterosessuali maschi bianchi, ma che la proporzione di un gruppo sociale di minoranza - incluse le persone omosessuali - è generalmente più alta di quella rinvenuta all'interno di un altro qualsiasi "gruppo letterario"[13]. L'inseriimento dell'omosessualità nella fiction speculativa è stata descritta nella "Science Fiction Culture" come "a volte in netto ritardo rispetto alla popolazione generale, ma altre volte invece in anticipo e in deciso aumento"[14].

 
Foto di Nicola Griffith.

La scrittrice e saggista Nicola Griffith non ha mancato di far notare che i lettori e il pubblico LGBT tendono ad identificarsi fortemente con lo status di outsider (straniero) di mutanti, alieni e personaggi che conducono vite nascoste o doppie nella trama della storia[15].

 
Foto di Geoff Ryman.

Di contro l'esperto di storia della fantascienza Geoff Ryman ha affermato che i mercati dei generi gay e della fiction speculativa sono e rimangono in larga parte incompatibili, con i suoi libri commercializzati o come gay o come fantasy, ma mai entrambi contemporaneamente[16].

David Seed invece ha detto che i puristi della fiction speculativa hanno negato ch'essa si focalizzi su temi - anche solo nella fantascienza soft - riguardanti gruppi marginali (tra cui i gay), i quali non possono quindi mai rappresentare e raffigurare la "vera fantascienza"[17].

La fantascienza gay e lesbica è stata a volte raggruppata in qualità di sottogeneri distinti della fiction speculativa[18] e possiede una sua qual certa tradizione sia di editori che di premi separati.

Letteratura

 
Illustrazione del 1894 di Aubrey Beardsley che descrive una scena di combattimento presente ne La storia vera di Luciano di Samosata.

Precursori

La storia vera dello scrittore greco antico Luciano di Samosata (120-185) è stata definita il primo esempio superstite di "science fiction"[19][20] oltre che la prima autentica storia di "fantascienza gay"[21].

Il narratore viene improvvisamente avviluppato da un ciclone tropicale e trascinato verso la luna la quale risulta essere abitata da una società di uomini che si trovano in uno stato perenne di guerra contro il sole; dopo che l'eroe protagonista si è distinto in combattimento il sovrano lunare gli dona come sposo il figlio, ossia il principe di turno.

Questo sistema sociale esclusivamente al maschile riproduce solo bambini maschi partorendo dalla coscia - come accadde per Dioniso nato direttamente da Zeus - o coltivando un figlio dal vegetale prodotto piantando il testicolo sinistro sulla superficie della Luna[22].

 
"I Servi guidano un branco di Yahoos in campo" di Louis John Rhead, al Metropolitan Museum of Art.

In altre opere di proto fiction speculativa il sesso stesso o la sessualità di qualsiasi tipo, venne equiparato ai desideri basilari o alla "bestialità" come ad esempio succede ne I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift ove si contrappone lo Yahoo animalista e apertamente sessuale alla popolazione degli Houyhnhnm assai più riservati e con un'intelligenza estremamente sviluppata[2].

La franca trattazione di argomenti sessuali nella letteratura del XIX secolo fu abbandonata nella stragrande maggioranza della narrativa speculativa[2], sebbene Wendy Pearson abbia rilevato che le questioni inerenti il genere o la sessualità rimasero centrali sin dal suo inizio, ma che sono invece state totalmente ignorate sia dai lettori che dalla critica letteraria fino al termine del XX secolo[23].

 
Il ritratto di Dorian Gray dipinto da Ivan Albright.

Le prime opere contenenti temi LGBT mostrarono che i personaggi gay erano "moralmente impuri" e tale giudizio include la prima vicenda di vampirismo lesbico, Carmilla (1872) di Joseph Sheridan Le Fanu[24]; ma anche Il ritratto di Dorian Gray (1890) di Oscar Wilde il quale letteralmente scioccò i lettori suoi contemporanei con l'atmosfera di sensualità che pervade l'intero racconto e con i suoi personaggi implicitamente omosessuali[25].

An Anglo-American Alliance: A Serio-Comic Romance and Forecast of the Future, un romanzo datato 1906 di Gregory Casparian è stato il primo libro di fiction speculativa a ritrarre apertamente una relazione lesbica di amore romantico[26].

Era pulp: 1920-1930

Durante l'era del pulp magazine[27] qualsiasi forma di sessualità esplicita si mantenne assai rara nei generi fantascientifici e fantasy[2].

Per molti anni gli editor - i quali continuarono a tenere sotto uno stretto controllo tutto ciò che veniva via via pubblicato - si sentirono in dovere di "proteggere" i lettori adolescenti identificati come il loro principale mercato di vendita[2]. Sebbene le copertine di alcune riviste pulp degli anni 1930 mostrassero donne in abiti discinti minacciate da alieni tentacolari, si trattò spesso di un sensazionalismo non corrispondente affatto al contenuto effettivo del periodico[2].

In un tale contesto scrittori come Edgar Pangborn, che nel proprio lavoro mostrò all'opera delle appassionate amicizie maschili, rimasero dei casi estremamente rari ed eccezionali; quasi fino al termine della loro carriera ritennero di caratterizzare un implicito amore romantico di tipo omosessuale in senso meramente idealistico in cui già un bacio sarebbe stato considerato assolutamente eccessivo. In tal modo la sessualità implicita o camuffata si rivelò importante tanto quella apertamente rivelata[2].

In quanto tale la fiction speculativa rifletté pienamente i costumi sociali del tempo, parallelamente ai pregiudizi comuni[2]; ciò in particolare nella narrativa pulp, ancor più che nelle opere letterarie dell'epoca[2]. Man mano che la forbice demografica de lettori prese ad allargarsi fu possibile cominciare ad inserire dei personaggi omosessuali che erano più o meno mascherati, velati; ma questi, in accordo con gli atteggiamenti del momento, tendevano ad essere dalla parte dei cattivi: stereotipati come malvagi, folli o esageratamente effeminati.

Il ruolo maggiormente popolare per l'omosessuale rimase quello del "piccolo tiranno affetto da decadentismo, schiavo del mondo e dei suoi beni", la cui corrotta forma di governo era destinata ad essere alla fine rovesciata dal giovane eroe eterosessuale maschio[22]. Nel corso di questi decenni le lesbiche furono invece quasi completamente assenti, semplicemente inesistenti, non rappresentate quindi né dalla parte dei buoni né da quella dei nemici[22].

Uno dei primi esempi di genere fantascientifico comprendente una quantità impegnativa e totalmente inusitata di attività sessuale non convenzionale fu il romanzo d'esordio di di Olaf Stapledon intitolato Odd John (1935); John è un mutante con delle straordinarie abilità mentali e che non si lascerà vincolare da molte delle regole imposte dalla società britannica ordinaria a lui contemporanea. La trama sottintende con forza la seduzione di un ragazzo più grande il quale si dedica interamente a lui, ma anche che soffre dell'affronto che la relazione amorosa crea per a sua stessa morale[28].

Fumetto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Omosessualità nei fumetti.

Per gran parte del XX secolo i rapporti omosessuali furono largamente scoraggiati dall'essere mostrati nei fumetti i quali continuavano ad essere visti come diretti principalmente ad un pubblico giovane. Fino al 1989 il Comics Code Authority (CCA), che impose una censura "de facto" su tutti i fumetti venduti attraverso le edicole statunitensi, proibì una qualsiasi allusione all'omosessualità o di "suggestione"-suggerimento ad essa[29].

Gli artisti dovettero quindi abbandonare quasi del tutto i già sottili accenni, pur non affermando direttamente l'orientamento sessuale di un personaggio[30]. I temi gay e lesbici vennero quindi rinvenuti inizialmente nei titoli underground e nel fumetto alternativo che non avevano il marchio di approvazione della CCA.

Il "Comitato d'autorità" nacque in risposta allibro Seduction of the Innocent di Fredric Wertham, in cui i fumettisti furono accusati di tentare d'influenzare negativamente i bambini con immagini di violenza e sessualità, compresa "l'omosessualità subliminale". L'autore, uno psicologo, affermò che la forza e l'indipendenza di Wonder Woman la rendevano una lesbica[31], mentre la tipologia acquisita nelle storie di Batman "può stimolare i bambini in direzione di fantasie omosessuali"[32].

Negli ultimi decenni il numero di personaggi LGBT è aumentato notevolmente all'interno dei fumetti di supereroi tradizionali; proseguono tuttavia ad essere relegati in ruoli di supporto e generano spesso critiche per il trattamento loro riservato[33].

Marvel

DC

DC Comics si attira sovente critiche per il suo largo uso di stereotipi nei propri personaggi LGBT. Firebrand, un supereroe che debutta nel 1941, viene considerato a volte un primo esempio di ciò con il suo costume inizialmente trasparente in tinta rosata[34].

Manga

Yaoi e Yuri, conosciuti rispettivamente anche come "Boys' Love"-BL e "Girls' Love"-GL (o Shōnen-ai e Shōjo-ai in Occidente, sebbene tali denominazioni non vengano utilizzate nella patria d'origine a causa del senso pedofilo di sottofondo) sono dei generi giapponesi i quali hanno come tema il romanticismo omosessuale, questo attraverso una varietà di media. Entrambi si sono rapidamente diffusi anche al di fuori del Giappone e gli originali tradotti sono resi disponibili in molti paesi e lingue[35][36][37].

I protagonisti non tendono comunque automaticamente ad auto-identificarsi come omosessuali o bisessuali. Come accade anche per molti altri manga e anime i tropi e le ambientazioni fantasy o fantascientifiche sono relativamente comuni; per fare solo un esempio Ai no Kusabi, una serie di light novel Yaoi risalente agli anni 1980 e descritta come un "magnum opus" del genere "Boys' Love"[38], coinvolge un sistema delle caste con ambientazione fantascientifica.

Simoun è stato invece descritto come "una meravigliosa serie di fantascienza"[39] che non ha d'altra parte alcun bisogno di fare affidamento sul suo contenuto yuri per fare appello al pubblico[40].

Lo Yaoi è stato anche spesso criticato per i ritratti fortemente segnati da stereotipi LGBT, quando non apertamente riconducibili all'omofobia, dei suoi personaggi[41][42][43][44] oltre che per non riuscire in alcuna maniera ad affrontare le questioni reali inerenti alle persone omosessuali[42][45]. La discriminazione, quando viene presentata come una problematica[46], viene per lo più utilizzata in quanto strumento per accrescere la drammaticità della situazione[47] o per dimostrare la purezza dell'amore dei suoi protagonisti[42].

Matt Thorn ha suggerito che il BL sia una storia d'amore la quale mantiene però anche forti temi e risvolti politici, il che può diventare uno spunto per i lettori[48]; i critici dichiarano che il genere sfida l'eteronormatività tramite il "queer" bishōnen[49][50].

Esiste poi anche uno stile di manga denominato Bara (genere narrativo), che è tipicamente scritto da omosessuali e rivolto ad un pubblico gay adulto; esso contiene spesso temi più realistici se confrontato con lo Yaoi ed è più incline a riconoscere l'omofobia e la natura tabù dell'omosessualità in Giappone. Mentre i commentatori occidentali a volte raggruppano Bara e Yaoi insieme in un unico gruppo, sia gli autori che i loro fans li considerano due formule di narrazione fumettistica nettamente distinte e separate[51].

Golden Age: 1940-1950

New Wave: 1960-1970

Post New Wawe

XXI secolo

Film e televisione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Omosessualità nel cinema.

Slash fiction

  Lo stesso argomento in dettaglio: Femslash.

Note

  1. ^ a b c d Marchesani, pp.1–6
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Clute & Nicholls, p. 1088 "Sex"
  3. ^ Clute & Grant, "Sex" p. 354
  4. ^ Garber & Paleo, p. x "Preface"
  5. ^ Darko Suvin, Metamorphoses of Science Fiction, Yale University Press 1979, ISBN 978-0-300-02375-6
  6. ^ Wendy Pearson, Alien Cryptographies: The View from Queer, in Science Fiction Studies, #77, Volume 26, Part 1, March 1999. URL consultato il 7 ottobre 2008.
  7. ^ Garber & Lyn Paleo, p. xix "Introduction" by Samuel R. Delany
  8. ^ Garber & Lyn Paleo, p. xi "Preface"
  9. ^ Edward James and Farah Mendlesohn Eds.,The Cambridge Companion to Science Fiction, "Science Fiction and Queer Theory", Wendy Pearson, p. 153. ISBN 0-521-01657-6
  10. ^ Edward James and Farah Mendlesohn Eds.,The Cambridge Companion to Science Fiction, "Science Fiction and Queer Theory", Wendy Pearson, p. 150. ISBN 0-521-01657-6
  11. ^ Bacon-Smith, p.137
  12. ^ Stephanie A. Smith, "A Most Ambiguous Citizen: Samuel R. "Chip" Delany" Archiviato il 21 febbraio 2009 in Internet Archive., American Literary History, Oxford Journals. Retrieved on October 20, 2008
  13. ^ Samuel R. Delany, Shorter Views, p.268
  14. ^ Bacon-Smith, p.135
  15. ^ Nicola Griffith, Stephen Pagel Bending the Landscape. Original Gay and Lesbian Writing: Science Fiction, Overlook Press: 1998 ISBN 978-0-87951-856-1
  16. ^ Geoff Ryman: The Mundane Fantastic, in Locus, January 2006.
  17. ^ David Seed Ed., A Companion to Science Fiction, "Science Fiction and Postmodernism" p. 245, ISBN 1-4051-1218-2
  18. ^ Brian Stableford, Science Fact and Science Fiction: An Encyclopedia, "Sex", p. 479, ISBN 978-0-415-97460-8
  19. ^ Fredericks, S.C.: “Lucian's True History as SF”, Science Fiction Studies, Vol. 3, No. 1 (March 1976), pp. 49–60
  20. ^ Gunn, James E. denotes True History as "Proto-Science Fiction", p.249
  21. ^ Lynne Yamaguchi Fletcher The First Gay Pope and other records, p. 95, Alyson Publications: 1992 ISBN 978-1-55583-206-3
  22. ^ a b c Dynes, Johansson, Percy & Donaldson, Pg. 752, "Science Fiction"
  23. ^ Pearson, Hollinger & Gordon, Queer Universes: Sexualities in Science Fiction, Liverpool UP, 2008, p. 2
  24. ^ Garber & Paleo, "Carmilla" p. 76
  25. ^ Garber & Paleo, "The Picture of Dorian Gray" p. 148
  26. ^ Jess Nevins, The First Lesbian Science Fiction Novel, Published in 1906, in io9, 7 ottobre 2011. URL consultato l'8 ottobre 2011.
  27. ^ Adam Roberts, The History of Science Fiction, New York, Palgrave Macmillan, 2006, p. 195, ISBN 0-333-97022-5.
  28. ^ Garber & Paleo, "Odd John" p. 127
  29. ^ Amy Kiste Nyberg, Seal of Approval: The History of the Comics Code, Jackson, University Press of Mississippi, 1998, pp. 143, 175–176, ISBN 0-87805-975-X.
  30. ^ Hogan's Alley, su cagle.msnbc.com. URL consultato il 25 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il October 2, 2008).
  31. ^ Wertham, Fredric (1954) Seduction of the Innocent, pp. 192 and 234–235, Rinehart & Company, Inc.
  32. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Batman
  33. ^ Joe Palmer, Gay Comics 101, in Afterelton.com. URL consultato il 9 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il March 22, 2009).
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  35. ^ McLelland, Mark. Why are Japanese Girls' Comics full of Boys Bonking? Refractory: A Journal of Entertainment Media Vol. 10, 2006/2007
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  37. ^ Interview: Erica Friedman, in Manga, About.com. URL consultato il 6 marzo 2008.
  38. ^ Drazen, Patrick (October 2002). '"A Very Pure Thing": Gay and Pseudo-Gay Themes' in Anime Explosion! The What, Why & Wow of Japanese Animation Berkeley, California: Stone Bridge Press pp.95–97 ISBN 1-880656-72-8.
  39. ^ Martin, Theron, Simoun Sub. DVD 5 – Review, in Anime News Network, August 26, 2008. URL consultato il 6 settembre 2008.
  40. ^ Martin, Theron, Simoun Sub. DVD 1 – Review, in Anime News Network, January 8, 2008. URL consultato il 9 gennaio 2008.
  41. ^ Lunsing, Wim. Yaoi Ronsō: Discussing Depictions of Male Homosexuality in Japanese Girls' Comics, Gay Comics and Gay Pornography Intersections: Gender, History and Culture in the Asian Context Issue 12, January 2006 Accessed August 12, 2008.
  42. ^ a b c Vincent, Keith (2007) "A Japanese Electra and her Queer Progeny" Mechademia 2 pp.64–79
  43. ^ Linderström, Jenny Boys' Love: En studie av maskuliniteter och maktrelationer i yaoi manga
  44. ^ Keller, Katherine Seme and Uke? Make Me Puke Sequential Tart February 2008
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  46. ^ Masaki, Lyle. (January 6, 2008) “Yowie!”: The Stateside appeal of boy-meets-boy Yaoi comics Archiviato il 17 maggio 2008 in Internet Archive. AfterElton.com
  47. ^ Brenner, Robyn Romance by Any Other Name Archiviato il 7 giugno 2011 in Internet Archive.
  48. ^ Thorn, Matthew. (2004) “Girls And Women Getting Out Of Hand: The Pleasure And Politics Of Japan's Amateur Comics Community.” Archiviato il 14 dicembre 2016 in Internet Archive. pp. 169–86, In Fanning the Flames: Fans and Consumer Culture in Contemporary Japan, William W. Kelly, ed., State University of New York Press. ISBN 0-7914-6032-0. Retrieved August 12, 2008.
  49. ^ Beautiful, Borrowed, and Bent: 'Boys’ Love' as Girls’ Love in Shôjo Manga, in Signs: Journal of Women in Culture and Society, vol. 31, n. 3, 2006, pp. 841–870, DOI:10.1086/498987.
  50. ^ 'Straight' Women, Queer Texts: Boy-Love Manga and the Rise of a Global Counterpublic, in WSQ: Women's Studies Quarterly, vol. 34, 1–2, Spring 2006, pp. 394–414.
  51. ^ "Boys' Love," Yaoi, and Art Education: Issues of Power and Pedagogy, su csuchico.edu.

Bibliografia

Collegamenti esterni