Utente:Giuseppe Capitano/Sandbox
Dal XIII al XIX secolo, Pisa vede operare un gran numero di maestri vasai, capaci di realizzare diversi tipi di ceramica applicando più tecniche di produzione.
Prima dell'avvento della maiolica arcaica, l'unica produzione di ceramica era quella di vasellame privo di qualsiasi tipo di copertura e decoro dipinto (per questo talvolta detto anche “acromo”), destinato alla cottura degli alimenti (da fuoco), o alla loro conservazione nelle dispense e alla portata da mensa[1].
I vasai pisani, dai primi decenni del XIII secolo fino alla seconda metà del XVI secolo, venuti a contatto con ceramiche di importazione prodotte in diversi centri del bacino mediterraneo e, probabilmente, con l’aiuto di maestranze provenienti dall’area islamica, cominciano a realizzare e commerciare un nuovo tipo di ceramica rivestita, poi definita dagli studiosi “maiolica arcaica”[2].
Parallelamente all'ultima maiolica arcaica (metà XV-XVI secolo) e fino almeno alla metà del XIX secolo, i maestri vasai hanno prodotto anche ceramiche rivestite di ingobbio decorate con varie tecniche di graffitura ("a punta", "a stecca" e poi "a fondo ribassato")[3].
Cenni Storici
Già dall'età romana la città di Pisa ha avuto un’importante storia manifatturiera di vasellame ceramico[4].
I vasai pisani potevano disporre di una grande quantità di materia prima che, almeno a partire dal Basso Medioevo, veniva cavata sfruttando i depositi alluvionali del fiume Arno.
L’argilla di questo tratto fluviale, una volta cotta, conferisce ai manufatti il caratteristico colore rosso-arancio.
Note
Esplicative
Bibliografiche
- ^ Per studi più recenti si rimanda a Alberti - Giorgio 2018, ma anche in pubblicazioni più lontane queste ceramiche sono già citate: Berti - Tongiorgi 1977a; Busi 1984.
- ^ Informazioni al riguardo si possono trovare in Berti - Tongiorgi 1977a; Berti - Tongiorgi 1981a; Berti - Gabrielli - Parenti 1993; Gelichi - Berti - Nepoti 1996; Berti - Renzi Rizzo 1997; Berti - Giorgio 2011; Giorgio 2013; Giorgio 2018a.
- ^ Per la produzione di ceramica ingobbiata e graffita si veda: Berti - Tongiorgi 1982; Berti 2005; Giorgio - Trombetta 2011; Alberti - Giorgio 2013; Giorgio 2015; Giorgio 2018b.
- ^ Si veda Menichelli 1995 per la produzione di sigillata a Pisa in epoca romana.
Bibliografia
- G. Berti e L. Tongiorgi, I bacini ceramici medievali delle chiese di Pisa, in Quaderni di Cultura Materiale, n. 3, Roma, “L’ERMA” di Bretschneider, 1981.
- G. Berti e E. Tongiorgi, Aspetti della produzione pisana di ceramica ingobbiata, in Archeologia medievale, IX, Firenze, 1982, pp. 141-174.
- G. Berti, F. Gabrielli e R. Parenti, Bacini e Architettura. Tecniche di inserimento e complesso decorativo, in Atti Albisola XXVI, Albisola, 1993, pp. 243-264.
- S. Gelichi, G. Berti e S. Nepoti 1996, Relazione introduttiva sui “Bacini”, Atti del XXVI Convegno Internazionale della Ceramica, 1993, pp. 7-30.
- A. Alberti e M. Giorgio, Nuovi dati sulla produzione di ceramica a Pisa tra XI e XII secolo, in F. Cantini e C. Rizzitelli (a cura di), Una città operosa. Archeologia della produzione a Pisa tra Età romana e Medioevo, Firenze, pp. 29-36.
- M. Giorgio, Dai bacini ai reperti da scavo: commercio di ceramica mediterranea nella Pisa bassomedievale, Atti XLV Convegno Internazionale della Ceramica 2012, Albenga (SV), 2013, pp. 43-56.
- M. Giorgio, Reinterpretare e ricontestualizzare i dati archeologici: l’esempio della produzione ceramica di Pisa tra XV e XVI secolo, in P. Arthur e M.L. Imperiale (a cura di), VII Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, vol. II, Lecce 9-12 settembre 2015, Firenze, 2015, pp. 305-309.
- M. Giorgio, Colori nel cielo. 50 anni di studi sui Bacini ceramici, Atti L Convegno Internazionale della Ceramica, L/2017, Albenga (SV), pp. 83-94.
- M. Giorgio, Produzione e consumo di ceramiche a Pisa: rapporto tra ingobbiate e maioliche nella prima età moderna, in P. De Vingo (a cura di), Alessandria, pp. 579-593.
- Dall'ultima maiolica arcaica alle prime ingobbiate graffite: persistenze e trasformazioni nella produzione ceramica a Pisa e nel Valdarno Inferiore tra la fine del XV e gli inizi XVI secolo, Atti XLIII Convegno Internazionale della Ceramica 2010, Albenga, 2011, pp. 229-239.