Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni

campagna internazionale

Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) (in inglese: Boycott, Divestment and Sanctions) è una campagna globale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele.[1]

Manifestazione a Melbourne

Obiettivi

La campagna attuata attraverso il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni ha come scopo la pressione economica e politica su Israele affinché vengano raggiunti tre obiettivi[1]:

  1. fine dell'occupazione israeliana e della colonizzazione della terra palestinese
  2. piena uguaglianza per i cittadini arabo-palestinesi di Israele
  3. rispetto per il diritto al ritorno dei profughi palestinesi

Storia

La campagna è stata avviata il 9 luglio 2005 da 171 organizzazioni non governative palestinesi a sostegno della causa palestinese con il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni internazionali contro Israele.[2]

L'appello delle organizzazioni palestinesi è stato raccolto da numerose organizzazioni in tutto il mondo, di varia ispirazione politica e religiosa, comprese organizzazioni ebraiche[3], quali Jewish Voice for Peace[4] o Rete Ebrei contro l'occupazione[5].

Nei primi mesi del 2014 Yair Lapid, ministro delle finanze israeliano, ha affermato che a causa dei boicottaggi Israele si sta avvicinando allo stesso "punto di svolta" in cui si trovò il Sudafrica prima della fine dell'apartheid[6], boicottaggi che non accennano a rallentare[7][8][9].

Codice EAN

BDS promuove il boicottaggio anche invitando a non acquistare i prodotti che riportano "Made in Israel" o che riportano sul codice a barre il numero EAN che inizia con 729, in quanto identificativo di Israele.[10][11][12]

Critiche

Secondo gli studiosi Yehuda Ben Meir e Owen Alterman, il movimento BDS si fonda sulla demonizzazione e la delegittimizzazione di Israele, e incita a colpire tutti gli accademici e diplomatici israeliani senza distinzioni.[13]

Il professor Alan Dershowitz ha definito il movimento "immorale", in quanto colpisce tutti gli israeliani invece che solo i coloni.[14] Lo storico Norman Finkelstein - che ha spesso assunto posizioni filo-palestinesi - ha criticato il movimento, affermando che fa richieste irrealistiche per nascondere il suo desiderio di distruggere Israele, e ha affermato che esso non dovrebbe rappresentare tutto il movimento di solidarietà con la Palestina.[15][16][17][18]

Effetti sui palestinesi

Secondo alcuni, il movimento BDS danneggia anche l'economia palestinese, facendo perdere il lavoro a quei palestinesi che lavorano in aziende israeliane.[19][20]

Controversie

Noam Chomsky

Nel luglio 2014 Noam Chomsky, notoriamente filo-palestinese, ha detto che il movimento BDS potrebbe danneggiare la causa palestinese, e che "se boicottiamo l'Università di Tel Aviv per le violazioni dei diritti umani in Israele, perché non boicottiamo anche Harvard per le violazioni da parte degli Stati Uniti?".[21] Nell'ottobre 2017, lo stesso Chomsky ha affermato che le sue divergenze dal movimento BDS sono tattiche e che continua a sostenere e partecipare alle sue azioni.[22]

Matisyahu e il Rototom Sunsplash

Nell'Agosto 2015, il festival musicale spagnolo Rototom Sunsplash ha cancellato la performance del rapper ebreo americano Matisyahu, dopo che questi si è rifiutato di firmare una dichiarazione a favore di uno Stato palestinese. Matisyahu ha definito la cosa "offensiva", dato che tra tutti gli artisti è stato bersagliato solo lui in quanto ebreo, perdipiù non israeliano.[23].Il quotidiano spagnolo El País ha definito quello di espellere Matisyahu dal festival "un serio caso di discriminazione religiosa e politica. Lui è l'unico musicista del Rototom, finanziato con soldi pubblici, a cui è stato chiesto di fare certe dichiarazioni, e, cosa peggiore, gli è stato chiesto solo per il fatto che è ebreo".[24] La sezione BDS di Valencia ha replicato di aver interpellato Matisyahu per via delle prese di posizioni pubbliche a favore di Israele e non per la sua religione.[25] Dopo altre critiche da parte del governo e delle comunità ebraiche spagnole,[26] gli organizzatori del festival si sono scusati con Matisyahu e l'hanno re-invitato a esibirsi sabato 22 agosto. Gli organizzatori hanno dichiarato che "hanno commesso un errore a causa del boicottaggio e della campagna di pressione, coercizione e minacce portate avanti dal sezione BDS di Valencià."[27]

Note

  1. ^ a b Introducing the BDS Movement, su bdsmovement.net.
  2. ^ Chi siamo, su bdsitalia.org.
  3. ^ Growing Jewish support for boycott and the changing landscape of the BDS debate, su mondoweiss.net.
  4. ^ Jewish Voice for Peace, su jewishvoiceforpeace.org.
  5. ^ Rete ECO, su rete-eco.it.
  6. ^ A campaign that is gathering weight, in Economist, 8 febbraio 2014.
  7. ^ Gaza, le scuse di Garnier e le campagne di boicottaggio, in il Fatto Quotidiano, 14 agosto 2014.
  8. ^ L'UE sfida Israele. Bruxelles ai paesi membri: Non fate affari con le colonie, in il Fatto Quotidiano, 27 giugno 2014.
  9. ^ Fondo olandese scarica banche israeliane: Hanno filiali in Cisgiordania, in il Fatto Quotidiano, 12 gennaio 2014.
  10. ^ 729 barcode [collegamento interrotto], su bdsmovement.net.
  11. ^ Sul codice a barre e il boicottaggio di Israele, su bdsitalia.org.
  12. ^ Join the BDS movement and make an impact!, su bdsmovement.net.
  13. ^ [Meir, Y. B., & Alterman, O. (2011). The Delegitimization Threat: Roots, Manifestations, and Containment. Strategic Survey for Israel. Tel Aviv: The Institute For National Security Studies, 121–137.]
  14. ^ Alan Dershowitz, Ten reasons why BDS is immoral and hinders peace, Haaretz, 12 febbraio 2014. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  15. ^ Norman Finkelstein Interview with Frank Barat: BDS Campaign | Imperial College London
  16. ^ Normanfinkelstein.com: Beyond the mad BDS psychosis
  17. ^ Norman Finkelstein Throws Wrench In Anti-Israel Movement’s Claim To A Rights-Based Agenda
  18. ^ Finkelstein renews attack on BDS "cult," calls Palestinians who pursue their rights "criminal"
  19. ^ http://www.forbes.com/sites/carriesheffield/2015/02/22/boycott-israel-movement-stunts-the-palestinian-economy/
  20. ^ http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4766549,00.html
  21. ^ Chomsky says BDS tactics won't work, may be harmful to Palestinians, in The Jerusalem Post, 3 luglio 2014.
  22. ^ (EN) Chomsky clarifies position on the cultural boycott of Israel, in BDS Movement, 13 ottobre 2017. URL consultato il 14 aprile 2018.
  23. ^ Matisyahu Kicked Off European Festival Over Palestinian Politics/
  24. ^ Unacceptable discrimination
  25. ^ (ES) Human rights campaigners in Spain clarify background to Matisyahu’s concert cancellation at Rototom Sunsplash festival in Spain - BDS a Israel, in BDS a Israel, 19 agosto 2015. URL consultato il 13 aprile 2018.
  26. ^ Spanish Officials Condemn Matisyahu Cancellation
  27. ^ A Rototom Sunsplash public institutional declaration regarding the cancellation of Matisyahu Archiviato il 20 agosto 2015 in Internet Archive.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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