In cauda semper stat venenum
In cauda semper stat venenum è il secondo album in studio del gruppo rock progressivo italiano Jacula.
In cauda semper stat venenum album in studio | |
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Artista | Jacula |
Pubblicazione | 2001 |
Durata | 37:26 |
Tracce | 6 |
Genere | Rock progressivo Avant-progressive rock Heavy metal |
Etichetta | Black Widow Records |
Produttore | Jacula (gruppo musicale) |
Registrazione | 1969 |
Formati | LP, CD |
Jacula - cronologia | |
Il disco
Il disco, datato 1969 venne pubblicato a Londra, dove era stato registrato, in tiratura limitata. Solo nel 2001 la casa discografica nostrana Black Widow Records ha ristampato l'album.[1]
Il disco è caratterizzato da atmosfere cupe e grazie a quest'album la band viene considerata oggi tra le più dark del rock progressivo in grado, tra l'altro di aver dato innovazione al genere, diversificandosi da quelli che erano i gruppi dell'epoca, ad esempio Pink Floyd, Genesis e Gentle Giant.[2]
Secondo il critico e storico della musica Valerio Mattioli, secondo quanto riportato nel suo libro "Super Onda", il disco sarebbe stato registrato molto più tardi. Egli sostiene che "se davvero partorito nell'Italia di fine anni Sessanta, sarebbe uno dei tre o quattro dischi più rivoluzionari di sempre", ma Mattioli sostiene che nel disco vi sono le stesse liriche di Hammil di "Pawn Hearts", scritte due anni dopo e che il disco è "palesemente registrati in tempi molto (ma molto) più recenti.
Tracce
- Ritus - 4:06
- Magister Dixit - 10:30
- Triumphatus Sad. - 3:34
- Vereficium - 2:21
- Initjatjo - 6:48
- In Cauda Semper - 10:05
Formazione
- Antonio Bartoccetti - (voce, compositore produttore)
- Albert Goodman (batterista)
- Charles Tiring (tastierista)
- Doris Norton (produttrice)
Note
- ^ Antonius Rex, su www.italianprog.com. URL consultato l'11 novembre 2018.
- ^ Jacula, su Discogs. URL consultato l'11 novembre 2018.