Televisione
Contenuti
I contenuti diffusi agli utenti possono essere una ripresa della realtà, una creazione artificiale (cartoni animati o immagini digitali), o anche una combinazione delle due. Possono essere riprodotti oppure, in caso di ripresa della realtà, ripresi e contemporaneamente trasmessi agli utenti. In quest'ultimo caso si parla di "diretta" o, usando un termine inglese, di "live". La singola produzione visiva e sonora diffusa agli utenti è chiamata programma televisivo. L'insieme dei programmi televisivi di un'emittente televisiva è chiamato palinsesto. Un programma televisivo può essere prodotto dall'editore dell'emittente televisiva oppure da altre aziende. Se è prodotto da altre aziende l'editore può comprarne la proprietà oppure limitarsi all'acquisto dei diritti di diffusione.
Caratteristiche tecniche principali
Le caratteristiche tecniche dei contenuti visivi e sonori diffusi agli utenti variano a seconda dello standard televisivo utilizzato. Sono comunque individuabili alcune caratteristiche principali comuni a tutti gli standard televisivi.
I contenuti visivi sono immagini in movimento bidimensionali di forma rettangolare. I primi anni sono stati utilizzati vari rapporti d'aspetto, oggi sono utilizzati i rapporti d'aspetto 4:3, 16:9 e 21:9. All'inizio i contenuti visivi erano in bianco e nero, poi gradualmente, a partire dal 1954 negli Stati Uniti, sono diventati a colori.
Le immagini in movimento sono ottenute visualizzando in rapida sequenza delle immagini fisse chiamate frame, termine di lingua inglese, o quadri, termine italiano, in modo analogo a quanto avviene nel cinema con la pellicola cinematografica. Per il fenomeno della persistenza della visione se le immagini fisse sono visualizzate ad una velocità sufficientemente alta sono percepite come immagini in movimento e non come sequenza di immagini fisse. La frequenza delle immagini è misurata in frame per secondo ed è quasi sempre 25 o 30.
I contenuti sonori possono essere mono, stereo o multicanale. Può anche essere disponibile più di un sonoro contemporaneamente, uno solo dei quali ovviamente ascoltabile a scelta dell'utente. Tale funzionalità permette ad esempio con un film di poter selezionare la lingua originale o quella doppiata in altre lingue.
Formati televisivi
I contenuti visivi e sonori diffusi agli utenti sono i più vari, ma essenzialmente finalizzati ad informare o intrattenere. Non sempre è possibile farli rientrare in un genere specifico, a volte invece rientrano in più di uno. Sono comunque riconosciuti i seguenti formati televisivi, alcuni non propri della televisione.
Generi propri della televisione:
- Non fiction:
- telegiornale
- talk show
- reality show
- talent show
- telequiz, game show
- varietà (spettacolo)
- divulgazione culturale (documentario, divulgazione scientifica, storica, etc.)
- pubblicità televisiva, televendita
- Fiction televisiva:
- teleteatro
- sceneggiato televisivo
- film per la televisione
- miniserie e miniserial televisivo
- serial televisivo (soap opera e telenovela)
- serie televisiva (serie animata, anime, sit-com)
Generi non propri della televisione:
- documentario (viene prodotto anche per il cinema)
- situation comedy (viene prodotta anche per la radio)
- soap opera (viene prodotta anche per la radio)
Aspetti sociali ed effetti sui bambini
La televisione ha contribuito alle interazioni sociali dalla seconda parte del XX secolo.[1] .
I bambini imitano quello che fanno i genitori, se i genitori guardano molta televisione lo fanno anche i figli inoltre in presenza di un livello di istruzione o di una condizione economica svantaggiata, aumenta il consumo di televisione[2].
Se negli anni settanta l'età media in cui un bambino iniziava un consumo regolare di televisione era di quattro anni, nel 2011 è scesa a quattro mesi[3].
Studi scientifici hanno evidenziato come la televisione, anche solo in forma passiva, influisca negativamente sullo sviluppo cognitivo dei bebè da 0 a 3 anni[4]. L'Associazione dei pediatri americani sconsiglia l'uso della televisione in qualsiasi sua forma ai bambini sotto i 2 anni. Emblematico il caso del DVD Baby Einstein commercializzato dalla Disney come altamente educativo per i bebè, in seguito smentito da studi scientifici tanto che la Disney ha cominciato nel 2009 a rimborsare le famiglie in possesso del video[5].
Il meccanismo della pubblicità televisiva produce una dipendenza da un determinato tipo di alimentazione: il cibo spazzatura, ricco di grassi e carboidrati e povero di vitamine, tanto che in Svezia, in Gran Bretagna e in Corea del Sud è vietato trasmettere pubblicità di cibi dannosi per la salute dei bambini.
Note
- ^ Media : propaganda, politica e consenso, su storiaefuturo.eu.
- ^ Rideout V,Hamel E|The media family:Electronic media in the live of infants, toddlers, preschoolers and their parents|Kaiser Family Foundation|Menlo Park |CA|2006
- ^ Bub C |Glotzen,bis die Synapsen qualmen|Spiegel on-line|14 febbraio 2011
- ^ Gli effetti cognitivi e psicologici della televisione: la revisione di Desmurget della letteratura esistente, su psicologopedia.it. URL consultato l'11 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
- ^ "Baby Einstein", la Disney è pronta a rimborsare
Bibliografia
- Aldo Grasso, Storia della televisione italiana. Nuova edizione aggiornata, Garzanti, Milano, 2004, ISBN 88-11-74031-2
- Aldo Grasso, La Tv del sommerso, Mondadori, Milano, 2006 ISBN 88-04-56194-7
- Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, Garzanti, 2008, ISBN 88-11-50526-7
- Filippo Porcelli, Schegge. La Tv dopo la Tv, Il saggiatore, Milano, 2007
- Franco Monteleone, Storia della radio e della televisione in Italia. Un secolo di costume, società e politica. Nuova edizione aggiornata, Marsilio, Venezia, 2003, ISBN 88-317-7230-9
- Pierre Bourdieu, Sulla televisione, Feltrinelli, Milano, 1997
- Michel Desmurget, TV lobotomie, La vérité scientifique sur les effets de la télévision, 2011
- Guy Debord, La società dello spettacolo, Baldini Castoldi Dalai, 2001
- Domenico Fucigna, TV Next Entertainment, Rai Eri, Roma, 2010; con un'introduzione di Francesca De Rosa
- Enrico Menduni, La Televisione, Il Mulino, 1998, ISBN 88-15-09804-6
- Marta Perrotta, Il format televisivo. Caratteristiche, circolazione internazionale, usi e abusi, Quattroventi, 2007, ISBN 978-88-392-0808-8
- Andrea Jelardi-Giordano Bassetti, Queer TV, Omosessualità e trasgressione nella tv italiana, prefazione di Carlo Freccero, Croce, Roma 2006.
- Nando Vitale, Telefascismo, Datanews, Roma, 1994
- Nando Vitale, Moriremo televisivi in Media Philosophy n.0, Costa & Nolan, Genova, 1996
- Annamaria Ghedina, Da Gregorio a Berlusconi. La vera storia della televisione libera, Vittorio Pironti Editore, Napoli, 2003
- Francesco Monico, Il Dramma Televisivo. L'autore e l'estetica del mezzo, Meltemi Editore, Roma, 2006
- Giancarlo Dotto, Sandro Piccinini. Il mucchio selvaggio, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2006, ISBN 88-04-53952-6
- Boari Gianni, Accadde in Tv, Pagine Editore, Roma, 2006, ISBN 88-7557-170-8
- Baroni Joseph, Dizionario della Televisione Commerciale, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2005, ISBN 88-7078-972-1
- Silvio Lugnano, Michele Lanna e Giovanna Palermo, Violenza televisiva e comportamenti devianti, Benevento, EdizioniLabrys ottobre 2009.
- Gambaro Marco, Economia della Televisione, Il Mulino, Bologna, 1992
- Erik Barnouw, Tube of Plenty: The Evolution of American Television, Oxford University Press, 1992
- Jerry Mander, Four Arguments for the Elimination of Television, Perennial, 1978
- Amedeo Benedetti, Storia dei programmi televisivi di maggior audience in Italia, Genova, Erga, 1999, ISBN 88-8163-193-8
- Amedeo Benedetti, Il programma dell'accesso, Genova, Erga, 1999, ISBN 88-8163-192-X
- Massimo Lualdi, Aspetti giuridici delle interferenze in Modulazione di Frequenza tra Stati confinanti (Italia – Svizzera), Milano, Planet, 2005
- Massimo Lualdi, Il concetto giuridico di ambito locale alla luce dell'evoluzione tecnologica, Milano, Planet, 2007
- Carlo Boccazzi Varotto, Costruire la Rai. Tecnologia e televisione in Italia dai pionieri al boom economico, in Nuova Civiltà delle Macchine, Roma, ERI, 2004
- Karl Popper e John Condry,Cattiva maestra televisione , Donzelli Editore, Roma 1996, per 'i libri di Reset', Milano 1996 ISBN 88-7989-259-2
- Pier Paolo Pasolini, Lettere luterane, Einaudi, Torino, 1976; con un'introduzione di Alfonso Berardinelli, 200
- Massimo Scaglioni, La tv dopo la tv. Il decennio che ha cambiato la televisione: scenario, offerta, pubblico, prefazione di Aldo Grasso, Vita e Pensiero, Milano 2011, ISBN 978-88-343-2115-7
Voci correlate
- Audience
- Celebrità
- Concessioni televisive
- Enciclopedia della televisione
- Format televisivo
- Frequenze dei canali televisivi terrestri
- Legge Mammì
- Minutatore
- Normativa sulla radiotelevisione terrestre italiana
- Palinsesto
- Programma televisivo
- Programmazione televisiva
- Storia della televisione
- Telecamera
- Teleprompter
- Telestreet
- Teletext
- Televisione analogica
- Televisione ad accesso pubblico
- Televisione comunitaria
- Televisione digitale
- Televisione satellitare
- Televisione via cavo
- Televisioni locali
- Televisore
- Varietà (spettacolo)
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- televisione, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- televisione, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) television, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) David E. Fisher, Donald G. Fink, A. Michael Noll e Marshall Jon Fisher, television, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Televisione, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- (EN) Opere riguardanti Televisione, su Open Library, Internet Archive.
- La Fisica della Televisione, di D. G. Fink e D. M. Lutyens, su scribd.com.
- Normativa Radio TV sul sito del Ministero delle Comunicazioni
- Guida televisiva di Televideo RAI: contiene sia i palinsesti delle emittenti della Rai, sia i palinsesti delle tv private
- Effetti cognitivi e psicologici della televisione, su psicologopedia.it. URL consultato l'11 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
- Associazione delle imprese radiotelevisive private italiane (FRT), su frt.it.
- Aeranti Associazione delle imprese radiofoniche e televisive locali, satellitari e via internet, su aeranti.it.
- Comitato Radio TV locali, su comitatoradiotv.org.
- Associazione italiana utenti televisivi e consumatori italiani (UTELIT), su utelit.it.
- Histoire de la télévision, sitio a cura di André Lange
- [1]
| Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 3966 · LCCN (EN) sh85133456 · GND (DE) 4016825-6 · BNF (FR) cb119336465 (data) · J9U (EN, HE) 987007565718305171 |
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