Utente:Carloffio/Prova
Ion Caramitru | |
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Ministro della cultura | |
Durata mandato | 12 dicembre 1996 – 28 dicembre 2000 |
Capo del governo | Victor Ciorbea Radu Vasile Mugur Isărescu |
Predecessore | Grigore Zanc |
Successore | Răzvan Theodorescu |
Vicepresidente del Consiglio Provvisorio di Unità Nazionale | |
Durata mandato | 13 febbraio 1990 – 20 maggio 1990 |
Membro del Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale | |
Durata mandato | 22 dicembre 1989 – 23 gennaio 1990 |
Dati generali | |
Partito politico | PNȚCD |
Titolo di studio | Laurea in arte teatrale |
Università | Università nazionale d'arte teatrale e cinematografica Ion Luca Caragiale |
Professione | Attore |
Ion Horia Leonida Caramitru (Bucarest, 9 marzo 1942) è un attore, regista teatrale e politico rumeno.
Formazione e carriera artistica
S-a născut într-o familie aromână[1] din București. Despre tatăl său, actorul spune că a stat aproape nouă ani, în trei etape, în închisorea comunistă, sub acuzația de mic burghez, ascunzător de valori, după naționalizare.[2]
Nato a Bucarest da una famiglia di arumeni, nel 1964 si laureò presso l'Università nazionale d'arte teatrale e cinematografica Ion Luca Caragiale della capitale e debuttò sulle scene l'anno successivo, con un ruolo minore nell'Amleto in scena al Teatro Bulandra. Continuò le attività nella compagnia del Bulandra mentre lavorò anche per altre produzioni per il Teatro nazionale di Bucarest.
Caramitru fu protagonista in una serie di spettacoli teatrali sotto la direzione di registi come Liviu Ciulei, Moni Ghelerter, Andrei Șerban, Liviu Purcărete, Sandra Manu, Cătălina Buzoianu, Alexandru Tocilescu e Sică Alexandrescu, recitando in opere come La stella senza nome di Mihail Sebastian, La morte di Danton di Georg Büchner, l'Orestea di Eschilo, Un tram che si chiama desiderio diTennessee Williams, Il bugiardo di Carlo Goldoni e in molti drammi scritti da Shakespeare.
Come regista di teatro, opera e operetta mise in scena i lavori di Frederick Loewe My Fair Lady, Marin Sorescu Il terzo palo, Benjamin Britten Il piccolo spazzacamino, Aleksei Arbuzov La bugia e Shakespeare Il mercante di Venezia. (The Little Sweep). I suoi adattamenti di La tragédie de Carmen di Peter Brook e Eugenio Oneghin di Pëtr Il'ič Čajkovskij furono ospitati dalla Grand Opera House di Belfast.
Caramitru apparve in oltre 30 film, facendo il suo debutto in La foresta degli impiccati di Ciulei (1965). Tra i suoi ruoli più conosciuti vi furono quelli di Vive in Diminețile unui băiat cuminte (1967), Gheorghidiu in Între oglinzi paralele (1978), Ștefan Luchian in Luchian (1981), che gli valse il premio speciale della giuria al festival nazionale del cinema del 1984, e Socrate nell'acclamato Liceenii di Nicolae Corjos (1986). Successivamente ebbe ruoli minori in film stranieri: rivestì la parte di un anarchico in Delitti e segreti (1991), di Tatevsky in Cittadino X (1995), di Zozimov in Mission: Impossible (1996), del conte Fontana in Amen. (2002) e di un immigrato bulgaro in Irlanda in Adam & Paul (2004).
Per i suoi meriti artistici fu nominato ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico e nel 1997 cavaliere dell'Ordre des arts et des lettres da parte del Ministero della cultura francese.
Nel maggio 2005 fu nominato direttore del Teatro nazionale di Bucarest, sostituendo Dinu Săraru.
La 19 februarie 1990, odată cu constituirea Uniunii Teatrale Române — UNITER, Consliul de conducere al acesteia l-a ales ca președinte pe Ion Caramitru. Gala UNITER, prezentată în fiecare an de Caramitru, este unul dintre cele mai importante evenimente culturale din România.[3]
Carriera politica
Rivoluzione del 1989
Nel 1989 sostenne apertamente la rivoluzione romena contro il dittatore Nicolae Ceaușescu e fu lui, insieme all'amico e poeta Mircea Dinescu, ad annunciare la caduta del regime dalla sede della TV di stato occupata dalla folla il 22 dicembre[4]. Nella stessa giornata fu indicato come membro del nuovo organo di potere, il Consiglio del Fronte di Salvezza Nazionale (CFSN) presieduto dal dissidente comunista Ion Iliescu. Il riconoscimento del CFSN come organo di potere già nel pomeriggio del 22 dicembre diede al comitato esecutivo e, quindi, in mancanza di una vera opposizione politica strutturata, al suo presidente Iliescu, la possibilità di gestire l'organizzazione e l'orientamento del neocostituito ente. I vertici del CFSN ottennero il potere di nomina del primo ministro e del consiglio dei ministri, nonché il controllo dell'esercito e di tutta la struttura di difesa del paese[5]. Il 27 dicembre Caramitru fu nominato membro dell'ufficio esecutivo del CFSN, incaricato della gestione della commissione cultura[6].
Nel gennaio 1990 il CFSN decise di trasformarsi in partito politico (il Fronte di Salvezza Nazionale, FSN) per concorrere alle prime libere elezioni in programma nel maggio dello stesso anno. La scelta fece gridare allo scandalo diversi membri della dirigenza, che accusarono i promotori della mozione di voler monopolizzare la politica nazionale e ricostituire il defunto Partito Comunista Rumeno. il 23 gennaio, quindi, lasciarono il consiglio Ion Caramitru, Doina Cornea, Ana Blandiana, Octavian Paler, Mircea Dinescu e Dumitru Mazilu[6]. Il 10 febbraio 1990 venne emanato il decreto legge per la ridefinizione del CFSN in Consiglio provvisorio di unione nazionale (CPUN), piattaforma che ricalcava l'organizzazione del CFSN, ma che includeva anche i rappresentanti degli altri partiti. L'obiettivo principale era traghettare il paese fino a nuove elezioni, varando altresì la relativa legge elettorale[7]. Iliescu mantenne la presidenza, mentre la vicepresidenza venne assegnata ai rappresentanti delle altre forze politiche. Caramitru, già membro della piattaforma liberale Alleanza Civica, si iscrisse al Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico (PNȚCD) di Corneliu Coposu ed ottenne la vicepresidenza al fianco di Cazimir Ionescu (FSN), Károly Király (UDMR), Radu Câmpeanu (PNL) e Ion Mânzatu (PR)[6]. Il CPUN si sciolse dopo le elezioni, che furono vinte con una maggioranza bulgara dal FSN.
Opposizione e ministro della cultura
In the early 1990s, arguing that the granting of revolutionary diplomas and privileges had become an instrument of corruption, Caramitru, together with other revolutionaries and dissidents (Victor Rebengiuc, Dan Pavel, Radu Filipescu, and Costică Canacheu), formed the non-governmental organization Asociaţia Revoluţionarilor fără Privilegii (the Association of Non-Privileged Revolutionaries).[8]
A noted figure within the Aromanian community, Caramitru has also founded Societatea de Cultură Macedo-Română, which is currently involved in a debate with Comunitatea Aromână din România (CAR): Caramitru and his supporters argue that Aromanians are a branch of the Romanians, whereas CAR campaigns for their recognition as an ethnic minority (with automatic representation in the Parliament of Romania).[9]
Following the defeat in the 2000 elections and the party's breakup, he remained a member of the main PNŢ wing, the Christian-Democratic People's Party (PPCD). Caramitru opposed the PPCD leader Gheorghe Ciuhandu on several grounds, including the merger with the Union for Romanian Reconstruction;[10] he advocated a reconciliation with former president Constantinescu,[10] and was among the PPCD members to declare themselves alarmed by the possibility of Ioan Talpeş joining the party (Talpeş, who had left the PSD, had served as head of the Romanian Foreign Intelligence Service in 1992–1997).[11] In February 2006, he handed in his resignation as vice-president of the PPCD.[10]
In 2006, during a visit in Moldova, Caramitru claimed that Moldova is still a part of Romania, leading to a diplomatic row between Romania and Moldova and Caramitru being declared a "persona non grata" in Moldova.[12][13]
Vita privata
Nel 1976 sposò l'attrice Micaela Caracaș con cui ebbe tre figli: Andrei, Matei e Ștefan[14].
Premi
Onorificenze
Note
- ^ Ion Caramitru, reales președinte al UNITER, 20 sept 2010, mediafax.ro, accesat la 21 septembrie 2010
- ^ Evenimentul zilei - "Tinerețea lui Ion Caramitru: Am luat prima oară contact cu SECURITATEA la șapte ani și, ultima oară, acum șapte sau opt ani"
- ^ Sursa de Vest - "Provocare de la Nicolae Robu pentru renumitul actor Ion Caramitru"
- ^ (RO) „Fraţilor, am învins!”, su tvrplus.ro, Televiziunea Română - TVR, 22 dicembre 1989. URL consultato il 20 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2016).
- ^ (RO) Alex Mihai Stoenescu, Revolutie - Din culisele luptei dure pentru putere, 1989-1990, su jurnalul.ro, Jurnalul Național, 4 ottobre 2006. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ a b c (RO) Ion Bucur, ANUL 1990 PARTIDE, IDEOLOGII şi MOBILIZARE POLITICĂ (PDF), Bucarest, Editura IRRD, 2014.
- ^ (RO) Oana Stancu Zamfir e Aniela Nine, CPUN şi-ar fi serbat majoratul, Jurnalul Național, 11 febbraio 2008. URL consultato il 20 agosto 2016.
- ^ Brăileanu, "Disidenţă..."
- ^ Herţa
- ^ a b c "Caramitru se cere..."
- ^ Brăileanu, "Ţărănistul Ioan Talpeş"
- ^ "Autorităţile Moldovei acuză din nou România", BBC, 5 December 2006
- ^ "Caramitru: „Băsescu ar trebui să-i răspundă lui Voronin”", Evenimentul Zilei, 13 April 2009
- ^ (RO) Marina Dohi, Ion Caramitru a împlinit 76 de ani. Uite cum arată soția lui!, Click, 9 marzo 2018. URL consultato il 19 gennaio 2019.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- (RO) Teatrografia e Filmografia di Ion Caramitru, su tnb.ro, Teatro Nazionale di Bucarest. URL consultato il 19 gennaio 2019.
- (EN) Profilo di Ion Caramitru, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 19 gennaio 2019.
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