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Sima Sarajlija Milutinović (Sarajevo, 3 ottobre 1791 – Belgrado, 30 dicembre 1847) è stato uno scrittore serbo.
Biografia
Sima Sarajlija Milutinović nacque a Sarajevo il 3 ottobre 1791 dai genitori, Milutin e Andjelija.[1]
Frequentò le scuole di Belgrado, di Seghedino, Sremski Karlovci, Zemun, dove imparò la lingua greca per aprirgli le porte del mondo del commercio.[1]
Esordì nella letteratura con brevi scritti poetici, dopo di che nella primavera del 1814 scrisse una petizione all'imperatore russo e turco per salvare la Serbia, che tre anni dopo diventerà un Principato autonomo.[1]
Nel 1827 ultimò la raccolta lirica Sul far dell'aurora (Zorica, 1827), cui seguirono altre poesie pubblicate su numerose riviste, che si rivelarono come le più riuscite di Milutinović, perché si caratterizzarono per la spontaneità e uno stile dai ritmi popolareschi;[2] invece le composizioni successive, anche se dedicate a personaggi ed a eventi politici importanti, a personalità insurrezionali serbe, manifestarono una serie di allegoria non sempre chiarissime, così come il linguaggio poetico.[2]
Molto apprezzati risultarono gli scritti epici: Serbiade (La Serbianka, 1826), ispirata dall'Iliade e incentrata sulla figura del capo dell'insurrezione serba, Karađorđe Petrović; Le tre sorelle (Trojesestarstvo, 1837), descrivente la seconda insurrezione serba e il principe Miloš Obrenović I di Serbia; I tre fratelli (Trojebratstvo, 1844), una seconda parte della Serbiade, sempre di argomento storico.[2]
Note
Bibliografia
Voci correlate
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