Ugo Procacci

storico dell'arte, funzionario e accademico italiano (1905-1991)

Ugo Procacci (Firenze, 1905 - 1991), storico dell'arte italiano, specialista di teoria del restauro.

Laureatosi in Storia dell'arte nel 1927, con una tesi su Spinello Aretino, si dedicò anche agli studi storici sotto la guida di Gaetano Salvemini, suo grande maestro. Socio fondatore del Circolo Rosselli, aderì successivamente al movimento antifascista Giustizia e Libertà, fondato nel 1929.

Secondo un moderna concezione, fondò nel 1932 il "Laboratorio di restauro dei dipinti" di Firenze, dove coniugò l'interesse per l'attività di restauro allo studio del patrimonio artistico del territorio toscano. Si occupò da vero pioniere delle tecniche artistiche dei maestri del passato.

Negli anni 1946-47 per la prima volta venne resa nota in modo estensivo, attraverso mostre aperte al pubblico e non più solamente attraverso articoli in riviste specializzate, l'attività del Laboratorio ed in modo particolare il suo intento scientifico, aspetto particolarmente innovativo rispetto alla tradizionale cultura del restauro, molto spesso affidata ancora a tradizioni ed usi tramandati nel tempo. Il Gabinetto dei restauri si inserì a pieno titolo nei più importanti dibattiti internazionali e raggiunse così alti livelli tecnici e fama internazionale.

Nel 1958 Procacci divenne Soprintendente ai monumenti e alle Belle Arti di Firenze, Arezzo e Pistoia (duplice carica che tenne fino al 1964, anno in cui lasciò ad altri l'incarico della tutela architettonica per continuare a svolgere quello delle Belle Arti); in tale veste affrontò l'emergenza dell'alluvione fiorentina del 1966, disastroso evento da cui il patrimonio artistico fiorentino riuscì a riemergere soprattutto grazie alla sua forza, tenacia e capacità organizzativa.

Dopo il pensionamento, nel 1972, Procacci iniziò una carriera di insegnamento universitario presso l'Istituto di Storia dell'Arte della facoltà di Lettere dell'Università di Firenze, insegnando Tecniche Artistiche, Storia del Restauro e Uso dei documenti storici per la storia dell'arte. Divenne così maestro della generazione oggi ai massimi livelli della tutela artistica in Italia.

Procacci fu il primo promotore di un atteggiamento moderno e consapevole riguardo al restauro delle opere d'arte: studiando sia le fonti scritte disponibili (ricettari antichi, trattati in materie artistiche, ecc.) studiò a ritroso le tecniche di produzione artistiche degli antichi artefici e vi innestò con giudizio i metodi di ricerca e di diagnosi moderni. I suoi studi furono particolarmente importanti nel campo dell'affresco: egli infatti scoprì un metodo per il recupero delle sinopie attraverso uno strappo che non danneggiasse gli affreschi, anche su grandi superfici.

Opere

Alcuni tra i suoi scritti principali

  • La tecnica degli antichi affreschi e il loro distacco e restauro. Firenze, Comitato della II Mostra di affreschi staccati, 1958.
  • Sinopie ed affreschi. Firenze, Cassa di risparmio, 1960. Ponderoso volume nel quale vengono ripercorse le fasi tecniche relative alla pittura murale.
  • Il Vasari e la conservazione degli affreschi della cappella Brancacci al Carmine e della Trinità in Santa Maria Novella. Roma, De Luca, 1956.
  • Beato Angelico al Museo di San Marco a Firenze. Milano, Silvana editoriale d'arte, 1972.
  • Come nasce un affresco. Firenze, Bonechi, 1975.
  • La Galleria dell'Accademia di Firenze. Roma, La libreria dello stato, 1951.
  • La casa Buonarroti a Firenze. Milano, Electa, 1967.
  • Studi sul catasto fiorentino, Firenze, Olschki, 1996 (postumo).

Bibliografia

  • Ugo Procacci a cento anni dalla nascita (1905-2005), Atti della giornata di studio (Firenze, 31 marzo 2005), a cura di M. Ciatti, C. Frosinini, Edifir, Firenze 2006.

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