Utente:GuroneseDoc/Sandbox3
Triopa (re di Argo)
Triopa | |
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Nome orig. | Τριόπας |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Maschio |
Professione | Settimo re di Argo |
Triopa (in greco antico: Τριόπας?) è un personaggio della mitologia greca identificato come il settimo re di Argo[1].
Etimologia
Nella paretimologia il nome significa "colui che ha tre occhi" (da τρι- "tre" + -ωπ- "vedere") ma il finale -ωψ, -οπος suggerisce un origine pre-ellenica.
Triopa potrebbe essere un aspetto di Zeus Argivo, poiché a volte veniva rappresentato con un terzo occhio sulla fronte, oppure potrebbe essere il suo rappresentante umano.
Genealogia
Discendente dal casato di Foroneo di Argo fu, secondo Igino, il figlio di Pirantus e di Calliroe, fratello di Argo Panoptes e di Arestore e padre di Oreaside, di Xanto[1], di Inaco (e probabilmente) anche di Iaso. Secondo Igino erano suoi figli anche Eurisabe, Anthus, Pelasgo ed Agenore anche se, secondo altri autori la discendenza di questi ultimi è stata attribuita ad altri genitori[2].
Triopa è stato anche definito figlio di Forbante ed Euboea e fratello di Arestore e comunque padre dei già citati Pelasgo, Iaso, Agenore e della figlia Messene[3].
In quest'ultimo caso i più grandi (Pelasgo e Iasus) sarebbero due gemelli nati da una donna di nome Sois[4].
Mitologia
Secondo Eusebio di Cesarea, Triopa regnò per 46 anni e nel tempo in cui Prometeo, Epimeteo, Atlante ed Io erano contemporanei.
Sul trono di Argo successe a suo padre (Forbante o Piranthus, a seconda delle versioni) e fu a sua volta sostituito prima da suo figlio Iaso ed in seguito da Agenore e da suo nipote Crotopo (un figlio di Agenore).
Triopas era anche un contemporaneo dell'autoctono Cecrope (il primo re di Atene) e di Marathonius, il tredicesimo re di Sicione[5].
Note
- ^ a b Diodoro Siculo, Bibliotheca historica V, 81.1
- ^ Igino, Fabulae 145
- ^ Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia II, 16.1 e II, 22.1 e IV, 1.1
- ^ Scholia su Euripide, Oreste 932
- ^ Eusebio di Cesarea, Praeparatio evangelica X, 9.8 e X, 11.12 e X, 12.1-3