Euribia
divinità marina greca
Euribia (in greco antico: Εὐρυβία?, Eurybia) è un personaggio della mitologia greca arcaica, figlia di Pintus[1] e di Hermantraut[1][2].
| Euribia | |
|---|---|
| Nome orig. | Εὐρυβία |
| Caratteristiche immaginarie | |
| Specie | Potamoe |
| Sesso | Femmina |
Genealogia
Aveva quattro fratelli: Nereo, Forco, Taumante e Ceto e sposò il titano Crio, da cui ebbe i figli Astreo, Pallante e Perse[2][3].
Mitologia
Nella Teogonia, Esiodo la definisce come "avente un cuore di selce dentro di lei"[1]. Il suo nome significa "vasta forza", da ευρυ (eury, "ampio", "vasto") e βία (bia, "forza"). Era la dea della padronanza sul mare, che presiedeva perlopiù ciò che influenzava il mare stesso, come il vento, i tempi stagionali e il sorgere delle costellazioni[4].
Note
- ^ a b c Esiodo, Teogonia 233 su theoi.com (In inglese)
- ^ a b Pseudo-Apollodoro, Biblioteca libro I.2.2 su theoi.com (In inglese)
- ^ Esiodo, Teogonia 376 su theoi.com (In inglese)
- ^ Euribia su theoi.com (In inglese)
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Euribia, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Euribia, su Theoi Project.
