Scala Santa
La Scala Santa è secondo la tradizione è la scala salita da Gesù per raggiungere l'aula dove avrebbe subito l'interrogatorio di Ponzio Pilato prima della crocifissione, successivamente trasportata a Roma da Santa Elena, madre di Costantino, nel 326.

Durante il pontificato di Papa Sisto V fu collocata nel Sancta Sanctorum, sul lato sinistro della piazza San Giovanni in Laterano: i 28 gradini che la compongono furono messi in opera iniziando dall’alto perché non fossero calpestati dai piedi dei muratori, ma toccati solamente dai ginocchi dei fedeli oranti. Più tardi, sotto Papa Innocenzo VIII, i gradini furono coperti con tavole di noce, per impedirne l’usura. Ad oggi molti fedeli percorrono in ginocchio tutta la scala pregando e chiedendo grazie.
Ne esitono altre tre al mondo: a Gerusalemme, a Veroli cittadina in provincia di Frosinone; fu fatta costruire dal Vescovo di Veroli Monsignor Lorenzo Tartagni tra il 1715 ed il 1740 ed è composta da 12 gradini di marmo (nell'undicesimo è racchiusa una presunta reliquia della Croce). Per concessione del Papa Benedetto XIV, salendo genuflessi questa scala si ottiene l'indulgenza quotidiana di 100 giorni e - una volta al mese - la stessa indulgenza che Sisto V concesse alla Scala Santa di S. Giovanni in Laterano. La terza si trova a Campli cittadina in provincia di Teramo.