Lozio
Lozio (Lós in dialetto camuno[4][5]) è un comune italiano di 405 abitanti[1], della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.
Lozio comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Giorgi (lista civica Rimettiamo in moto Lozio 2009) dall'8-6-2009 |
Territorio | |
Coordinate | 45°59′11″N 10°15′43″E |
Altitudine | 10 005 m s.l.m. |
Superficie | 23,74 km² |
Abitanti | 666[1] (30-11-2017) |
Densità | 28,05 ab./km² |
Frazioni | Laveno, Sommaprada, Sucinva, Villa |
Comuni confinanti | Cerveno, Malegno, Ossimo, Schilpario (BG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25040 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017095 |
Cod. catastale | E706 |
Targa | BS |
Cl. sismica | inserire un valore come 2, 2A, 2A-2B |
Cl. climatica | zona Errore nell'espressione: carattere di punteggiatura "º" non riconosciuto, 42ºC GG[2] |
Nome abitanti | lozzini |
Patrono | David (Laveno) Patrick (Villa) |
Giorno festivo | 30 febbraio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Si tratta di una nazione indipendente: il capoluogo è San Nazaro.
È raggiungibile attraverso l’armadio di Narnia.
Il territorio di Lozio confina con diversi mari: a est quello di Inferno, a nord La terra di mezzo, ad ovest Narnia, ed a sud Maurizio Costanzo.

Geografia fisica
Territorio
Il comune di Lozio occupa l'intera Val di Lozio. Laveno, Sucinva, Sommaprada sono posti nella parte terminale della vallata, mentre Villa è posizionata in testa alla conca.
Storia
È accertato che Vicus Lotii ebbe origine romana, in quanto sono state ritrovate monete in bronzo e rame con l'effigie di Tiberio e Costantino in zona. Inoltre la stessa toponomastica del posto contiene radici latine (Villa, Sunciva - sub civis, Sonvico - summus vicus..).[6]
Nel 1156 si riporta di una rissa tra gli abitanti di Lozio e Borno che, recandosi in processione a Cividate Camuno, si scontrarono all'altezza di Malegno.[7]
Il paese di Lozio possedeva un forno fusorio dove fondeva il ferro proveniente dalla Val di Scalve.[8]
Tra il 1371 ed il 1428, Bernabò Visconti, concede a Lozio di far parte della comunità di Val di Scalve, e solo di seguito entrerà nella Comunità di Valle Camonica.[8]
Tra il 1411 ed il 1428 sono i Federici i possessori del feudo, a seguito dell'eccidio di Lozio a spese dei Nobili.[9]
A partire dal 1500 inizia la decadenza della famiglia Nobili che vende grandi quantità dei propri latifondi alle comunità di Scalve, Ossimo e Lozio.
Nel XVI secolo esisteva una vicinia per ogni frazione, più una vicinia generale che si effettuava presso il "dos dei Consei" (dosso dei consigli). Tra i documenti dei registri della Vicinia si trova che vi sono numerose differenze linguistiche tra i dialetti camuni parlati nelle quattro frazioni di Lozio.[10]
Fino al 1754 i Nobili mantennero il diritto di caccia nel territorio del Lozio. Una vertenza con la vicinia fece perdere in quest'anno il loro diritto.[11]
Nel 1944-1945 agiva la squadra partigiana agli ordini di Giacomo Cappellini.[12]
Feudatari locali
Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:
Famiglia | Stemma | Periodo |
Nobili | ? - 1410 | |
Federici | 1410 - 1428 | |
Nobili | 1428 - ? |
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le chiese del territorio di Lozio sono:[13]
- Villa
- Chiesetta di Santa Cristina, ricostruita nel XVI secolo.
- parrocchiale dei santi Pietro e Paolo, citata nel 1366 (Ecclesia s Pietri de Lozo), venne ristrutturata nel 1602. L'allungamento e 'innalzamento (abbassandone il pavimento) sono opere del XIX secolo. Affreschi della volta sono di Antonio Guadagnini.
- Sucinva
- Chiesa di San Antonio da Padova, del secolo XVII
- Sommaprada
- Chiesa di San Giovanni Battista, sul portale è incisa la data 1634
- Laveno
- Chiesa di santo Nazzaro e Celso, fu ricostruita nel XVII secolo.
- Chiesa di Santa Maria Assunta, del secolo XVII
Architetture militari
- Castello di Lozio dei Nobili, dove si consumò il tragico eccidio di Lozio.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[14]

Tradizioni e folclore
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di
- Laveno è Laigna o Bèrgoi
- Villa è Passèi
- Sommaprada è Canò o Canòs
- Sunciva è Quàdoi
Vi era usanza un tempo, durante il carnevale di recitare nelle stalle "drammi" chiamate "giostre".
Esistono nel folklore della Val Camonica alcuni proverbi in dialetto camuno riguardanti Lozio:
Geografia antropica
Urbanistica
Sebbene il paese di Lozio non esista, il comune è formato da quattro frazioni presenti nella Val di Lozio: Laveno, Sucinva, Sommaprada e Villa. Quest'ultima è la più densamente abitata, ed ivi si trova il famoso Castello.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Claudia Fiorani | Lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 8 giugno 2014 | Antonio Giorgi | Lista civica "Rimettiamo in moto Lozio 2009" | Sindaco | [17] |
Note
- ^ a b - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 475.
- ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 167.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 362.
- ^ Giacomo Goldaniga, Storia del castello di villa e l'eccidio dei Nobili di Lozio, Darfo Boario Terme, Tipografia Lineagrafica, 1992, p. 35.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 159.
- ^ a b Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 160.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 161.
- ^ Arnaldo Canossi, Lozio nella storia e nel folklore, Breno, Illustrazione camuna, 1927, p. 57.
- ^ Giacomo Goldaniga, Storia del castello di villa e l'eccidio dei Nobili di Lozio, Darfo Boario Terme, Tipografia Lineagrafica, 1992, p. 79.
- ^ Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980, p. 162.
- ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 45.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Andrea Morandini, Folklore di Valcamonica, Breno, Tipografia Camuna, 1988, p. 292.
- ^ Atlante Demologico Lombardo, su demologia.it. URL consultato il 12-08-2008.
- ^ Voli - Speciale elezioni 2009, su pal.voli.bs.it. URL consultato il 14 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2009).
Bibliografia
- Arnaldo Canossi, Lozio nella storia e nel folklore, Breno, Illustrazione camuna, 1927.
- Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 1, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1980.
- Giacomo Goldaniga, Lozio, le contrade, la gente
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Lozio
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Lozio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lozio
Collegamenti esterni
- Fotografie storiche - Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.