Humayun

imperatore indiano

Nasir ud-din Muhammad Humāyun, più comunemente noto come Humāyūn, in persiano نصیر الدین محمد همایون (7 marzo 150817 gennaio 1556), fu secondo sovrano timuride della dinastia Mogol dell'India. Discendente diretto di Tamerlano, fu figlio del fondatore dell'impero Babur e padre di Akbar.

Humāyun
Imperatore Moghul
In carica1530-1540 –
1555-1556
Incoronazione1530
PredecessoreBabur
SuccessoreAkbar
Nome completoNasir ud-din Muhammad Humāyūn
NascitaKabul, 7 marzo 1508
MorteDelhi, 17 gennaio 1556
Luogo di sepolturaDelhi (tomba di Humayun)
Casa realeTimuridi
PadreBabur
MadreMaham Begum
ConsorteḤamīda Banu Begum
FigliAl-aman Mīrzā
Akbar
Mīrzā Muḥammad Ḥakim
Religionemusulmana sunnita

Biografia

Quando Babur morì nel 1530, subentrò al padre sul trono dell'impero, ricevendo un territorio immenso, esteso dall'Asia centrale, passando per Kabul e il Punjab, fino a Delhi, Bihar ad est e Gwalior a sud.
La tradizione turco-mongola stabiliva che alla morte del padre, il primogenito dovesse assegnare agli altri fratelli altrettanti territori da governare. Così al primo fratello, Mīrzā Sulaymān, toccò il Badakhshan, a Kamran Kabul e Kandahar, mentre in India estese regioni vennero assegnate ad ʿAskari e Hindal. Durante il primo anno di regno, Kamran e ʿAskari si impossessarono del Punjab, cacciandone i responsabili imperiali.

A nord intanto, Bahādūr Shāh, sovrano del Gujarat, occupò il sultanato del Malwa, avvalendosi delle avanzate armi da fuoco e delle tecnologie europee fornite dai Portoghesi. Nel Bihar meridionale invece, Sher Khan Sur, un signore del luogo, imperversava con la sua guerriglia anti-moghul e nel 1537 giunse a invadere il Bengala, riuscendo a battere Humāyūn in ben due occasioni. Il sultano sconfitto, si rifugiò coi resti dell'esercito a Lahore e Kamran, il fratello governatore del luogo, non gli consentì di riparare a Kabul. Da questo momento Humāyūn, formalmente spodestato, non poté ritornare nel suo impero, vivendo da esule e cercando aiuti all'estero per riprendersi il potere.

Solo nel 1544 riuscì a trovare asilo a Herat, dove il sovrano safavide persiano Ṭahmasp lo indusse ad abbracciare l'Islam sciita, fornendogli il sostegno militare necessario a riconquistare il trono. Grazie a questi rinforzi Humāyūn avviò un conflitto durato otto anni contro Kamran, alla fine del quale (1553) riuscì a riprendere Kandahar e Kabul e a catturare il fratello (che venne abbacinato). Di qui Humayun ridiscese in India, dove, alla morte di Sher Khan nel 1545, che si era autoproclamato shah, il figlio di questi, Islàm Shah Sur, non era riuscito ad evitare la divisione dell'impero tra i fratelli. L'impero risultava quindi diviso tra potenziali concorrenti, che risultò facile a Humayun abbattere, conquistando una vittoria fondamentale a Sirhind, nel Panjab, contro Sikandar Shah.

Nel 1555 Humāyūn entrava trionfalmente a Delhi. Poco tempo dopo tuttavia rimase ucciso in un incidente, pare occorsogli nella biblioteca del palazzo reale (ebbe infatti interessi scientifici e letterari). Tenuta nascosta la sua morte per diversi giorni, mentre si approntava il regolamento della successione, alla fine di questo tempo, fu proclamato nuovo imperatore il figlio quattordicenne Akbar.

Dopo alcuni anni dalla sua scomparsa, la salma di Humāyūn fu tumulata nel sontuoso mausoleo voluto dalla moglie Ḥamīda Banu Begum, nel 1562, uno dei capolavori dell'architettura islamica indiana.

Humāyūn e suo figlio Akbar presero lezioni di pittura dal maestro pittore, calligrafo e miniatore Khwāja ʿAbd al-Samad.

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