Flos Leonardi Bigolli Pisani super solutionibus quarundam questionibus ad numerum et ad geometriam, vel ad utrumque pertinentium
Il Flos Leonardi Bigolli di Leonardo Fibonacci è un trattato privo dell'anno di composizione e contenuto all'interno del ms. E 75 Sup. della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Flos Leonardi Bigolli | |
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Autore | Leonardo Fibonacci |
1ª ed. originale | |
Genere | trattato |
Sottogenere | matematica |
Lingua originale | latino |
Il codice presenta due epistole di dedica, la prima delle quali è indirizzata al cardinale Raniero Capocci di Viterbo[1], cardinale diacono del titolo di Santa Maria in Cosmedin a partire dal 1212 o dal 1213[2].
«Avendo compreso, o Raniero, padre beato e signore venerando, per grazia del Signore Cardinale diacono di Santa Maria in Cosmedin, che la vostra santità si degnò di chiedere una copia dei miei scritti per nulla in modo perentorio, ma semplicemente per lettera, nondimeno tuttavia accogliendo con reverenza questa richiesta nelle lettere che mi avete spedito, non solo intesi obbedire alla vostra volontà per questa parte, ma in verità compilando questo libello, che ho composto in lode e gloria al vostro nome, da una diffusa moltitudine di scritti su certe soluzioni ad alcune questioni che mi furono poste da da alcuni filosofi del mio serenissimo signore Imperatore, e di altre che nel tempo mi furono poste, e di molte che sono state risolte in modo più approfondito qui che nel Libro Maggiore sul numero, che ho composto, e di molte, che io stesso ho trovato, ho voluto dunque intitolarlo Fiore...»
Nel 1240 l'imperatore Federico II di Hohenstaufen si impadronì della città di Viterbo e vi pose un presidio, ma nel 1243 la città insorse avendo a capo anche il cardinale Capocci. Inoltre, concluso sotto Innocenzo IV il concilio di Lione, Raniero Capocci, col cardinale di San Calisto, promulgò contro Federico II la sentenza di privazione del potere temporale[3].
Soprende, perciò, che dopo la lettera di dedica al cardinale Capocci segua nel trattato una seconda epistola, rivolta stavolys all’imperatore Federico II di Svevia:
«Quando Maestro Domenico a Pisa mi condusse ai piedi di vostra altezza, principe illustrissimo signore Federico, essendo presente Maestro Giovanni da Palermo, mi propose il problema scritto più sotto appartenente alla geometria non meno che all’aritmetica...»
«Il problema proposto da Maestro Giovanni chiedeva di trovare un numero quadrato tale che, aggiungendogli e sottraendogli il numero cinque, si ottenesse ancora un numero quadrato. Leonardo trovò che il numero 11+2/3+1/144, quadrato di 3+1/4+1/6, è una soluzione del problema e la comunicò al suo interlocutore. Egli tuttavia continuò a meditare sul problema e più in generale sulle proprietà dei numeri quadrati, pervenendo a una serie di importanti risultati raccolti nel Liber quadratorum che dedicò all’imperatore»[4].
Storia editoriale
La prima e unica edizione a stampa del Flos è stata curata da Baldassarre Boncompagni Ludovisi, che ne pubblicò il testo prima nel 1856 e poi nel 1862 secondo la lezione del manoscritto E. 75 Sup. della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano[5]. Si tratta di un codice pergamenaceo di 217 x 140 mm, databile alla prima metà del XV secolo. Il manoscritto, scritto in caratteri goticheggianti con le iniziali miniate, tramanda non solo il testo del Flos con l'Epistola ad Magistrum Theodorum (cc. 1r-18v), ma anche il testo del Liber quadratorum (cc. 19r-39v). Esso è appartenuto a Vincenzo Pinelli e ai suoi eredi, fino a che il Cardinale Federico Borromeo lo acquistò nel 1609[6].
Del Flos esiste una traduzione in lingua italiana e un commento matematico a cura di Ettore Picutti[7].
Note
- ^ N. Kamp, Raniero Capocci, in Dizionario Biografico degli Italiani XVIII, 1975, pp. 608-616.
- ^ G. Arrighi, La fortuna di Leonardo Pisano alla corte di Federico II, in Dante e la cultura sveva. Atti del convegno di studi tenuti a Melfi, 2-5 novembre 1969, Firenze 1970, pp. 17-31
- ^ G. Arrighi, La fortuna di Leonardo Pisano alla corte di Federico II, in Dante e la cultura sveva. Atti del convegno di studi tenuti a Melfi, 2-5 novembre 1969, Firenze 1970, pp. 17-31
- ^ R. Franci, Il Liber Abaci di Leonardo Fibonacci 1202-2002, in «Bollettino dell’Unione Matematica Italiana», Serie 8, Vol. 5-A—La Matematica nella Società e nella Cultura (2002), n.2, p. 293–328. La citazione è tratta da p. 299
- ^ Baldassarre Boncompagni Ludovisi, Opuscoli di Leonardo Pisano secondo un codice della Biblioteca Ambrosiana di Milano contrassegnato E.75. Parte Superiore, in Id., Scritti di Leonardo Pisano matematico del secolo decimoterzo, vol. II, Roma, Tipografia delle scienze matematiche e fisiche, 1862, pp. 227-247.
- ^ Per la descrizione del manoscritto cfr. E. Picutti, Il Flos di Leonardo Pisano dal codice E.75. P. sup. della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in «Physis. Rivista Internazionale di Storia della Scienza» XXV, 1983, pp. 293-387
- ^ E. Picutti, Il Flos di Leonardo Pisano dal codice E.75. P. sup. della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in «Physis. Rivista Internazionale di Storia della Scienza» XXV, 1983, pp. 293-387.
Bibliografia
- F. Bonaini, Memoria unica sincrona di Leonardo Fibonacci, novamente scoperta, in «Giornale Storico degli Archivi Toscani» I, 4, 1857, pp. 239-246.
- (LA) B. Boncompagni Ludovisi, Opuscoli di Leonardo Pisano secondo un codice della Biblioteca Ambrosiana di Milano contrassegnato E.75. Parte Superiore, in Id., Scritti di Leonardo Pisano matematico del secolo decimoterzo, vol. II, Roma 1862, pp. 227-247.
- G. Arrighi, Nuovi contributi per la storia della matematica in Firenze nell’età di mezzo. Il codice Pal. 573 della Biblioteca Nazionale di Firenze, Milano 1967.
- G. Arrighi, La fortuna di Leonardo Pisano alla corte di Federico II, in Dante e la cultura sveva. Atti del Convegno di Studi, Melfi, 2-5 novembre 1969, Firenze 1970, pp. 17-31.
- E. Picutti, Il Flos di Leonardo Pisano dal codice E.75. P. sup. della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in «Physis. Rivista Internazionale di Storia della Scienza» XXV, 1983, pp. 293-387.
- C. Maccagni, Leonardo Fibonacci e il rinnovamento delle matematiche, in AA.VV., L'Italia ed i paesi mediterranei: vie di comunicazione e scambi commerciali e culturali al tempo delle repubbliche marinare. Atti del Convegno internazionale di studi: Pisa, 6-7 giugno 1987, Pisa 1988, pp. 91-113.
- R. Franci, Il Liber abaci di Leonardo Fibonacci 1202-2002, in «Bollettino dell'UMI» VIII, 5 - Sezione A, La matematica nella società e nella cultura, 2002, n.2, pp. 293–328.
- E. Burattini, E. Caianiello, C. Carotenuto, G. Germano e L. Sauro, Per un'edizione critica del Liber Abaci di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, in Forme e modi delle lingue e dei testi tecnici antichi, a cura di R. Grisolia, G. Matino, Napoli 2012, pp. 55-138.
- V. Gavagna, Leonardo Fibonacci, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti. Il contributo italiano alla storia del pensiero, Roma 2012, pp. 192-195.
- F. Delle Donne, porta del sapere. Cultura alla corte di Federico II di Svevia, Roma 2019.