Il parco Rignon è un piccolo parco urbano, di 46.200 m² di estensione, situato a Torino, a sud-ovest della città, nel quartiere di Santa Rita.

Rignon
Anni '60: illuminazione di parco Rignon
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàTorino
IndirizzoSanta Rita
Caratteristiche
TipoParco urbano storico
Superficie4,6 ha
GestoreComune di Torino
Aperturah. 7.00/20.30 dal 1º ottobre al 30 aprile; h 7.00/23.00 dal 1º maggio al 30 settembre; h. 7.00/24.00 in occasione di eventi estivi
Ingressicorso Orbassano, via Piscina, via Filadelfia
Mappa di localizzazione
Map

Storia

 
Villa Amoretti.

Nel 1650, l'area risultava ancora una semplice cascina rurale, quando l'acquistò tal Don Giambattista Amoretti, un giovane sacerdote ligure originario di Oneglia, da poco divenuto elemosiniere e diplomatico presso la corte ducale. Entrato nelle grazie del marchese Filippo San Martino di Agliè, di Madama Cristina di Francia e di Carlo Emanuele II di Savoia, il giovane prete, dotato di spiccata diplomazia e senso degli affari, sia a Torino che in Francia, fu altresì nominato abate di corte.[1]. Oltre la Casina Amoretti, fu nominato amministratore dell'Abbazia di Casanova di Carmagnola, nonché dell'Abbazia di Abondance in Alta Savoia, entrambe appartenenti all'Ordine Cistercense.

Fino alla sua morte, avvenuta nel 1686, l'abate finanziò i lavori di ristrutturazione della cascina, elevandola a "commenda", con pianta a "L". Come accadde per alcuni suoi nipoti, Lorenzo Giovanni Batta Amoretti Conte d’Envie e Benedetto Amoretti, anche questa proprietà finì in eredità, questa volta ad terzo nipote, tal Carlo Giacinto Amoretti, che finanziò un ulteriore ristrutturazione dell'area dopo l'Assedio di Torino del 1706. Carlo Giacinto, nel frattempo divenuto marchese di Osasio, ebbe un primogenito, Giuseppe Antonio Amoretti, che però morì prematuramente, e alla proprietà quindi subentrò il secondogenito, il marchese Giambattista Amoretti di Osasio.

L'attuale Villa Amoretti

Nel 1760, su volere del marchese Giambattista Amoretti Osasio, partirono i lavori di costruzione dell'attuale Villa, situata al centro del parco, su dei progetti dell'architetto torinese Plantery, che già si era occupato di interventi urbanistici in città, e strutturata su di un piano rialzato con due scalinate centrali, quindi sormontata ancora da due ampi piani di residenza.

Il marchese Giambattista Amoretti ebbe un figlio, Carlo, che fu anche ultimo marchese di Osasio, il quale ebbe a sua volta una sola figlia, la quale però morì presto nel 1807, lasciando quindi la villa in eredità ai Guasco di Castelletto, famiglia della madre. I Guasco, a loro volta, cedettero la villa nel 1828, comprensiva dei terreni circostanti ai Signori Provana di Collegno, che a loro volta vendettero ai fratelli Conti Pietro Amedeo e Paolo Luigi Rignone, o Rignon. Nel 1899, l'eredità passò al figlio di Paolo Luigi, il Conte Vittorio Rignon.

Fu quest'ultimo, il Conte Vittorio Rignon, che nel periodo 1900-1910 condusse importanti rimaneggiamenti; la villa fu totalmente ristrutturata, mentre il parco circostante fu totalmente ridisegnato, con giardino in stile liberty, nel 1906Errore nelle note: </ref> di chiusura mancante per il marcatore <ref>[2].
Alla morte del Conte, suo figlio, Felice Rignon, già sindaco di Torino e senatore del Regno, donò la Villa, senza i terreni, al Comune di Torino[3]. Nel 1970 il Comune di Torino riuscì ad acquistare anche i terreni circostanti, e ne prese la gestione come parco pubblico cittadino, mentre la villa fu adibita a Biblioteca Civica e spazio espositivo, di un punto nevralgico del quartiere Santa Rita di Torino[4][5].

La stessa villa fu poi ulteriormente ristrutturata nel 2001, con sala riunioni sotterranea, e fu costruito un nuovo padiglione bibliotecario sul retro, nel 2004[6].

Attività

 
Anni '60: Prime luci accese a Parco Rignon, progetto di illuminazione di Guido Chiarelli

Il parco, frequentato soprattutto per la Biblioteca, in estate è sede di eventi musicali e di altre manifestazioni di quartiere; è stata sede di lavori del Teatro Stabile[7] e di varie importanti attività artistiche[8]. Nel parco vi sono anche dei giochi per bambini ed una bocciofila.

Note

Collegamenti esterni

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