Coprifuoco
Il coprifuoco è un ordine imposto solitamente dalle autorità statali e/o militari a tutti i civili e a tutti coloro che non hanno un determinato permesso rilasciato dalle autorità, consistente nell'obbligo di restare nelle proprie abitazioni durante le ore notturne, eventualmente anche spegnendo ogni tipo di luce.[senza fonte]
Origini del termine
In alcune città durante il Medioevo, al fine di prevenire gli incendi, veniva imposto lo spegnimento di ogni fuoco, lume o lanterna durante le ore notturne. In tal modo si tentava di ridurre i rischi di incendi accidentali che, durante la notte, avevano maggiori probabilità di propagarsi e di causare ingenti danni.
Epoca moderna
Il coprifuoco viene utilizzato quando sorgono problemi di ordine pubblico tali da rendere difficile, da parte delle autorità, la protezione di determinate località, o quando la popolazione civile corre il rischio di essere messa a repentaglio, ad esempio, da azioni di guerra del nemico. Nel caso si rischino bombardamenti aerei, durante il coprifuoco è fatto divieto di accendere una qualsiasi luce, in modo da rendere più difficile identificare la posizione di un centro abitato. Dopo l'orario di inizio del coprifuoco, i civili e coloro che non hanno un permesso, devono ritirarsi nelle loro abitazioni. In caso di trasgressione vengono applicate delle sanzioni secondo le norme militari o civili. Alla fine dello stesso tutto torna alla normalità.
La parola coprifuoco viene inoltre utilizzata in gergo giovanile per indicare l'orario di rientro a casa, in genere imposto da genitori o tutori.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Esempi di coprifuoco
- Coprifuoco applicato per la città Baghdad
- Coprifuoco applicato per i disordini di Parigi
- Coprifuoco applicato per l'Italia nel 1943
- Coprifuoco applicato in USA durante il passaggio degli uragani Gustav e Ike nel 2008
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