Disambiguazione – Se stai cercando la circoscrizione che dal 1993 al 2017 comprendeva le province di Padova, Vicenza, Verona e Rovigo, vedi Circoscrizione Veneto 2.
La circoscrizione comprende geograficamente la parte più orientale della regione Veneto e sostituisce, ai fini dell'elezione della Camera, la precedente circoscrizione Venezia (denominata anche "Venezia-Treviso") e parte della circoscrizione Udine, (nota come "Udine-Belluno-Gorizia-Pordenone") in vigore dalle elezioni del 1946 a quelle del 1992. Con entrambe le leggi elettorali la circoscrizione ha eletto 20 deputati.
Il territorio della circoscrizione coincide con le province di Belluno, Treviso e Venezia per un totale di 208 comuni, una superficie di 8.617 km² ed una popolazione di 1.934.102 abitanti[2].
1994-2006
Con la legge elettorale Mattarella, alla circoscrizione allora identificata come Veneto 2 spettavano 20 seggi, di cui 15 eletti con collegi uninominali a turno unico e 5 eletti con sistema proporzionale.
L'attribuzione dei primi 15 seggi avveniva in base ad un sistema maggioritario a turno unico plurality: veniva eletto parlamentare il candidato che avesse riportato la maggioranza relativa dei suffragi nel collegio. I rimanenti 5 seggi erano invece assegnati con un metodo proporzionale. Pertanto l'elettore godeva di una scheda elettorale separata per l'attribuzione dei seggi residui, a cui accedevano solo i partiti che avessero superato la soglia di sbarramento nazionale del 4%. Il calcolo dei seggi spettanti a ciascuna lista veniva effettuata nel collegio unico nazionale mediante il metodo Hare dei quozienti naturali e dei più alti resti; tali seggi venivano poi ripartiti, in ragione delle percentuali delle singole liste a livello locale, fra le 26 circoscrizioni plurinominali in cui era suddiviso il territorio nazionale, e all'interno delle quali i singoli candidati - che potevano corrispondere a quelli presentatisi nei collegi uninominali - venivano proposti in un sistema di liste bloccate senza possibilità di preferenze. Il meccanismo era però integrato dal metodo dello scorporo, volto a dar compensazione ai partiti minori fortemente danneggiati dall'uninominale: successivamente alla determinazione della soglia di sbarramento, ma antecedentemente al riparto dei seggi, alle singole liste venivano decurtati tanti voti quanti ne erano serviti a far eleggere i vincitori nell'uninominale - cioè i voti del secondo classificato più uno - i quali erano obbligati a collegarsi ad una lista circoscrizionale.
Con la legge elettorale Calderoli, alla circoscrizione Veneto 2 spettano 20 seggi eletti con sistema proporzionale.
Il sistema di assegnazione dei seggi avviene a seguito della attribuzione, nel collegio elettorale unico (escluso quindi la Circoscrizione Estero), di un premio di maggioranza di 340 seggi alla coalizione vincente a livello nazionale (con soglie di sbarramento, limitazioni ecc.) e la successiva suddivisione dei seggi guadagnati da ogni lista fra le varie circoscrizioni, in proporzione ai voti ottenuti da ogni lista locale.
Nel compiere tale riparto, essendo fisso ed immutabile il numero totale di seggi assegnati ad ogni lista, può verificarsi la necessità di variare il numero di seggi originariamente attribuiti alle singole circoscrizioni elettorali.
Con l'entrata in vigore della Legge Rosato viene istituito un sistema elettorale misto a separazione completa.[17] Per la Camera, come per il Senato, il 37% dei seggi (quindi 232 alla Camera) vengono assegnati con un sistema maggioritario a turno unico in altrettanti collegi uninominali: in ciascun collegio è eletto il candidato più votato, secondo il sistema noto come uninominale secco. Il 61% dei seggi (cioè 386 alla Camera) è ripartito proporzionalmente tra le coalizioni e le singole liste che abbiano superato le previste soglie di sbarramento nazionali; la ripartizione dei seggi è effettuata a livello nazionale per la Camera e a livello regionale per il Senato; a tale scopo sono istituiti collegi plurinominali nei quali le liste si presentano sotto forma di listini bloccati di candidati. Il 2% dei seggi (12 deputati) è destinato al voto degli italiani residenti all'estero e viene assegnato con un sistema proporzionale che prevede il voto di preferenza.
Alla circoscrizione "Veneto 1" sono attribuiti 8 seggi eletti con sistema maggioritario in collegi uninominali, e 12 seggi eletti con sistema proporzionale; questi ultimi sono divisi in due collegi plurinominali, denominati Veneto 1 - 01 e Veneto 1 - 02.
^Un sistema elettorale si definisce misto se una parte dei seggi è attribuita con sistema proporzionale e una parte con sistema maggioritario. Nell'ambito dei sistemi misti, si definiscono a separazione completa quelli privi di sistemi di compensazione tra le due modalità di attribuzione dei seggi.