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Nel caso delle Marche, il fattore principale è stato il terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017, che ha scaturito l'abbandono del centro storico di due città: Visso e Castelsantangelo sul Nera. Il 24 agosto 2016 si è avuta una forte scossa di magnitudo 6.0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto [1]. Questo evento sismico danneggiò molti degli edifici del centro storico di Visso che, col terremoto del 30 ottobre 2016 (6.5 MW) con epicentro a Castelsantangelo sul Nera, vennero rasi al suolo, riportando il fattore di inagibilità al 90% [2].

File:Visso-Piazza martiri vissani.jpg
Piazza martiri vissani, Visso, 2019

L'ultima scossa con magnitudo maggiore di 5 si registrò il 17 gennaio 2017 [3], data che segna la fine degli eventi sismici iniziati nel 2016, che hanno portato all'abbandono totale del centro storico di Visso. Il centro della città è stato spostato, con la costruzione delle SAE (Soluzioni abitative d'emergenza), verso Villa Sant'Antonio, frazione di Visso.

Nel 2020 Visso rimane ancora in silenzio, solo parte delle macerie è stata smaltita e non tutti gli edifici sono stati messi in sicurezza[4]. Tutta la città è rimasta bloccata al momento del terremoto, infatti se si visita la città è facile trovare porte ancora aperte, sia di negozi che di case.

Il centro storico di Castelsantangelo sul Nera venne distrutto dal terremoto del 30 ottobre 2016 [5], portando un altro borgo di montagna marchigiano a cessare di esistere.

Quello che vale per Visso, vale anche per Castelsantangelo, una città congelata da anni, costretta a spostarsi più a valle in Sostituzioni Abitative di Emergenza, in attesa di una ricostruzione [6].

Bowery Boys

I Bowery Boys erano un'organizzazione criminale newyorkese, nativista, anticattolica e anti-irlandese con sede nella Bowery, quartiere di Manhattan, che ha avuto il suo picco nella metà del XIX secolo [7]. Template:Organizzazione criminale Agli antipodi invece vi erano gli immigrati del quartiere irlandese di Five Points, molto più poveri rispetto alla gente proveniente dalla Bowery, classe lavoratrice benestante. La zona era talmente degradata da venir considerata uno dei peggiori bassifondi americani del tempo[8]. I Bowery Boys hanno combattuto contro molteplici gruppi provenienti dai Five Points, uno dei quali era la gang dei Dead Rabbits, con cui hanno avuto rapporti ostili per decenni [9].

Nonostante l'organizzazione fosse ampiamente conosciuta come una delle gang newyorkesi più malfamate, i suoi adepti cercavano di mantenere uno stile di vita conforme alla legge. Questo dato anche dal fatto che gran parte dei membri erano vigili del fuoco volontari [10] affiliati alla Haward Engine Company #34. Il fatto che quasi tutti fossero dei pompieri era favorevole all'organizzazione criminale in quanto queste compagnie organizzavano dei club di tiro anche ad un livello paramilitare. Motivo per cui i seguaci dell'organizzazione criminale riuscivano a mantenere un'organizzazione interna fondata sulla disciplina. Inoltre gli adepti venivano finanziati e forniti di equipaggiamento essenziale per la salvaguardia della città. I Bowery Boys erano soliti scontrarsi con altre compagnie di pompieri per decidere chi avrebbe gestito gli incendi di New York e quindi ricevuto i compensi monetari[11].

L'uniforme dei un Bowery Boys omaggiava la loro origine da vigili del fuoco portandoli generalmente a indossare un Cappello a cilindro, una camicia rossa, pantaloni neri e infine degli stivali [12].

Storia

Peter Adams scrive [13] :

«Sarebbe un errore identificare i Bowery Boys come un gruppo specifico di persone in un dato periodo di tempo [...] vi erano molte gang che si autoproclamarono Bowery Boys in diverse fasi storiche, sotto altrettanti leader differenti durante il periodo prebellico

Michael "Mike" Walsh

Questo finché Michael Walsh portò i Bowery Boys, a lui affiliati, a combattere e insorgere contro i problemi della nuova classe lavorativa causati dall'industrializzazione. Coloro che seguirono Walsh facevano parte di un sottogruppo dei Bowery Boys chiamato Spartan Association, formato da operai e lavoratori non qualificati [14], conosciuto però per la loro politicizzazione [15].

Walsh quindi divenne la figura politica che rappresentò i Bowery Boys arrivando ad essere eletto il 4 marzo 1853 come democratico al 33° congresso degli Stati Uniti.

 
Micheal "Mike" Walsh ritratto nel poster per la sua campagna politica,1847

Dopo essere diventato quindi il leader dei Bowery boys aprì il Subterranean nel 1843, un giornale settimanale lo porterà in galera la pubblicazione di articoli diffamatori sul medesimo giornale. Tre anni dopo, mentre era ancora in prigione, venne nuovamente giudicato colpevole per altri articoli diffamatori presenti sul suo giornale e fu condannato ad altri sei mesi di prigione sull'isola di Blackwell. I Bowery Boys non accettarono il verdetto e, con l'utilizzo della forza, fecero scarcerare Walsh a metà della sua sentenza per paura che sarebbero proseguite le insurrezioni e le violenze nelle strade. Il Subterranean dichiarò che questo era un affronto al "Vincitore dei diritti dei poveri" riferendosi a Walsh [16].

Eventualmente il capo dei Bowery Boys venne eletto a adempire oneri nel campo della legislatura e portato alla Tammany Hall acquisendo potere e il supporto del poeta Walt Whitman.

William "Bill il macellaio" Poole

Coloro che non erano pompieri volontari erano solamente meccanici, persone specializzate in un solo lavoro e macellai. Tra questi ultimi vi era William Poole, il secondo leader dei Bowery Boys, chiamato anche "Bill il macellaio". Poole ottenne una significante importanza quando Walsh dovette spostarsi a Washington dopo la sua elezione.

William Poole era già conosciuto per essere uno dei più malfamati gangster d'America. I suoi sentimenti xenofobi e anticattolici lo resero anche una persona molto impulsiva e aggressiva, che avrebbe preso una qualsiasi occasione per iniziare un combattimento. Era alto 1.80 cm e pesava 90 kg, era un noto pugile e questi due fattori lo avvantaggiavano enormemente nelle zuffe in cui si ritrovava dentro ogni giorno [17].

Il macellaio direzionò il risentimento dei Bowery Boys e della classe povera newyorkese contro l'insensibilità della città nei loro confronti, attaccanto nel 1855 le mense dei poveri protette dalla polizia, rubando il cibo della mensa per donarlo ai bisognosi.[18].

William Poole, dopo essersi alleato con l'ordine militare anticattolico degli americani uniti e reso i Bowery Boys un'organizzazione criminale anticattolica, morirà l'8 marzo 1855 dopo che Lewis Baker gli sparò molteplici volte al petto[19].

La fine dei Bowery Boys

Dal 1855, data in cui finì la carriera politica di Michael Walsh e in cui morì William Poole, i Bowery Boys persero sempre più importanza.

Walsh venne nuovamente battuto sul fronte politico da John Kelly di pochissimi voti, ma egli non potette ribattere, in quanto Kelly aveva in possesso informazioni che avrebbero potuto discreditarlo, in quanto Michael Walsh non era effettivamente un cittadino degli Stati Uniti. Nonostante l'accusa di John Kelly non fu mai provata, la ritirata di Walsh dalla politica fece intuire che egli sarebbe stato l'unico presente al congresso con questa distinzione.

Anche se il leader dei Bowery boys era talvolta egoista e imprevedibile, egli portò i Bowery Boys dallo stato di gang che combatteva per le strade a una fazione a capo del proletariato della Bowery [20].

Walsh morirà nella notte del giorno di san Patrizio del 1859 mentre tornava a casa dopo aver festeggiato. Fu ritrovato da un agente della polizia con la faccia rivolta verso l'asfalto e con una ferita alla testa, derubato del suo orologio e degli anelli [21].

Con l'avvento della guerra civile la gang criminale iniziò a diventare preda della sempre più crescente e matura città di New York che iniziò a stabilire dipartimenti di polizia e istituire il corpo dei vigili del fuoco.

Nel 1865 New York eliminò definitivamente le compagnie di pompieri volontari, creando un'istituzione libera dalle gang e dalle manipolazioni politiche [22].

La situazione venne aggravata dall'accrescimento della potenza del partito democratico e dal fatto che oramai la grande mela non era più una città ristretta alla sola Manhattan.

Note

  1. ^ Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia - Terremoto del 24 agosto 2016, su cnt.rm.ingv.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  2. ^ Marco Imarisio, Terremoto, viaggio a Pieve Torina Il paese «inagibile per sempre» dove le porte non si aprono più, in Corriere della Sera, 30 ottobre 2016. URL consultato il 6 maggio 2020.
  3. ^ Sequenza sismica in Italia Centrale 2016-2017, su ingvterremoti.com. URL consultato il 6 maggio 2020.
  4. ^ Serenella Bettin, Visso, a tre anni dal terremoto un paese spettrale. Dimenticato pure da Dio, in il Giornale, 23 agosto 2019. URL consultato il 7 maggio 2020.
  5. ^ Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia - Terremoto del 30 ottobre 2016, su cnt.rm.ingv.it. URL consultato il 6 maggio 2020.
  6. ^ Raffaella Calandra, Castelsantangelo sul Nera, tutto fermo al momento della scossa di terremoto, in Il Sole 24 ORE, 23 ottobre 2018. URL consultato il 6 maggio 2020.
  7. ^ Adams 2005, p. 1.
  8. ^ From Famine to Five Points: Lord Lansdowne's Irish Tenants Encounter North America's Most Notorious Slum, su historycooperative.org. URL consultato il 7 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2004).
  9. ^ Adams 2005, p. 136.
  10. ^ Adams 2005, p. 18.
  11. ^ Adams 2005, p. 20
  12. ^   James Brown. (EN) Frank Chanfrau nel personaggio di Mose il pompiere. Harvard University, 1848. URL consultato il 7 maggio 2020 L'immagine è stata tratta da: Records of the New York stage from 1750 to 1860, su hollis.harvard.edu.
  13. ^ Adams 2005, p XXVI-XXVII.
  14. ^ Adams 2005, p 2.
  15. ^ Adams 2005, p. XXVII.
  16. ^ Adams 2005, p 3.
  17. ^ BTB
  18. ^ Adams 2005, p. 131
  19. ^ Adams 2005, p. 132
  20. ^ Adams 2005, p. 147.
  21. ^ Adams 2005, 130
  22. ^ (EN) The origins of the Fire Department of New York City, su www1.nyc.gov. URL consultato l'8 maggio 2020.

Voci Correlate

Bibliografia

  • (EN) Peter Adams, The Bowery Boys: Street Corner Radicals and the Politics of Rebellion, Westport, Connecticut, Praeger, 2005, ISBN 0-275-98538-5.
  • (EN) Asbury Herbert, The Gangs of New York: An Informal History of the New York Underworld., New York, Alfred A. Knopf, 1928, ISBN 1-56025-275-8.
  • (EN) Richard Butsch, The Making of American Audiences: From Stage to Television, 1750-1990, Cambridge, Cambridge University Press, 2000, ISBN 0521662532.
  • (EN) Virgil W. Peterson, The Mob: 200 Years of Organized Crime in New York, Ottawa, IL, Jameson Books, 1983, ISBN 0898031567.
  • (EN) Dennis Jay Kenney, Organized Crime in America, Londra, Wadsworth Pyb. Company, 1995, ISBN 0534247024.