Shogun: Total War è il primo videogioco della serie Total War dello studio The Creative Assembly. Come gli altri titoli della serie appartiene al genere strategico ed è basato sull'interazione tra tattica in tempo reale e strategia a turni.

Shogun: Total War
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows
Data di pubblicazione2000
GenereStrategia a turni, tattica in tempo reale
TemaStorico
OrigineRegno Unito
SviluppoThe Creative Assembly
PubblicazioneElectronic Arts
SupportoCD-ROM
EspansioniMongol Invasion
SerieTotal War
Seguito daMedieval: Total War

Il videogioco, ambientato nel Giappone feudale, permette al giocatore di assumere il ruolo di Daimyō (signore locale) durante il periodo Sengoku con l'obiettivo di diventare Shōgun. Le fazioni presenti, tutte giocabili, sono: Uesugi, Shimazu, Oda, Mori, Imagawa, Takeda e Hōjō.

Modalità di gioco

Come detto prima, il gioco è ambientato nell'epoca degli stati in guerra in Giappone, il Sengoku Jidai; la campagna inizia nell'anno 1530, su una mappa rappresentante l'accurata descrizione fisica del Giappone. L'obiettivo del gioco è diventare shōgun, il capo militare di tutto il Giappone, e per raggiungere questo scopo, il giocatore dovrà ricorrere a mezzi militari, diplomazia, intrighi, spionaggio e religione. Come primo gioco della serie Total War, il gioco è diviso in due parti: la prima parte, la campagna a turni, permette di gestire le proprie regioni (nelle quali è possibile costruire infrastrutture e reclutare truppe) e le proprie armate che possono essere spostate semplicemente trascinandole tra una provincia e l'altra, in pratica come RisiKo!, così come la diplomazia, il commercio, la religione e altro ancora; la seconda, la battaglia in tempo reale, impone al giocatore il controllo della battaglia contro l'esercito nemico, sia essa una battaglia in campo aperto o un assedio a una fortezza.

Sebbene ogni clan abbia accesso alle stesse unità e alle stesse tecnologie e inizi la partita con lo stesso numero di province, ogni clan ha uno specifico vantaggio in un'area particolare: per esempio, il clan Imagawa produce agenti migliori in campo di spionaggio, mentre i Takeda possono produrre cavalleria di qualità superiore.

Campagna

La campagna principale del gioco inizia con il giocatore che sceglie uno dei sette clan disponibili, e lo impone di eliminare i suoi nemici e diventare shogun del Giappone feudale. Ogni fazione controlla varie province storiche (ad esempio, gli Oda controllano alcune province dell'Honshu centrale, tra cui quella di Owari, mentre gli Shimazu controllano il sudovest di Kyushu). Ogni provincia permette la coltivazione di piantagioni, e la costruzione di un avamposto e di un castello, oltre che di una miniera nel caso possieda una risorsa naturale particolare il cui accesso è però consentito solo con la miniera, o anche un porto nel caso sia una provincia costiera. Ogni castello possiede una guarnigione interna massima di 4 unità per livello, fino a 16 quando al massimo livello, e possiede spazio per espandersi con una certa varietà di edifici militari e dojo, che permettono il reclutamento di un tipo specifico di unità e agenti. Ogni volta che si aggiorna un castello (e quindi una provincia), aumenta il numero di edifici disponibili per la provincia alla quale appartiene il castello, oltre che alla sua resistenza all'assedio. La produzione di unità e la costruzione degli edifici sono limitate dall'ammontare della valuta del gioco, ovvero i koku, che si generano a seconda della forza economica e dei raccolti ad ogni anno. Sia il reclutamento che la costruzione impiegano tempo per essere completati: di solito, le unità militari impiegano un solo turno per completare il loro reclutamento, mentre le costruzioni impiegano almeno 3 turni e fino a 12; ogni turno equivale a una stagione, ovvero tre mesi, e quindi un anno comprende ben quattro turni.

Ad ogni turno, il giocatore può muovere le unità sulla mappa. In pieno stile RiSiKo!, le unità si presentano come pedine che si muovono da un territorio confinante all'altro, e possono attraversare distanze maggiori usando i porti, che gli permettono di passare persino all'altro capo del Giappone in un solo turno. Gli eserciti consistono in unità come lancieri, arcieri, samurai e cavalieri, e nel caso entrino in battaglia (cosa che accade quanto si muovono in una provincia neutrale o nemica che presenta eserciti ostili), queste unità sono riprodotte nella modalità di tattica in tempo reale. Ogni esercito è guidato da un generale che possiede un certo grado di onore, che sale o scende a seconda dell'esito delle battaglie; se un generale subisce ripetute sconfitte, potrebbe essere costretto a commettere il seppuku. Anche il daimyō (ovvero il capofazione) e i suoi eredi maschi che superano i 18 anni sono rappresentati come generali. Ogni volta che un daimyō muore, il suo erede (di solito il primogenito) prenderà il suo posto, che sia esso suo figlio o suo fratello. Se un daimyō muore senza lasciare eredi, la fazione è eliminata dal gioco, e alcune sue province vanno al conquistatore e/o diventano neutrali.

Quanto agli assedi, è possibile aspettare un certo numero di turni perché il castello e i suoi difensori, ormai privi di viveri, si arrendano all'invasore, a patto che non rompano l'assedio o non ricevano rinforzi. In alternativa, è possibile che gli assedianti decidano di non indugiare oltre e attaccare direttamente il castello, il che rappresenta una soluzione più rapida ma anche più difficile, in quanto i difensori saranno più determinati a vincere, non essendo passati i turni necessari alla resa del castello. Un assedio causa sempre danni agli edifici del castello, per cui saranno necessarie delle riparazioni.

Il gioco presenta anche vari agenti, anche loro presentanti il loro grado di onore, che determina le probabilità di successo in un determinato compito.

  • L'emissario, quello iniziale, è l'equivalente del diplomatico, ed è usato per firmare alleanze, tregue e trattati di pace, ma anche per corrompere eserciti (o persino castelli) neutrali o appartenenti al nemico per farli passare dalla parte del giocatore. Durante un trattato, inoltre, potrebbe capitare che, in segno di rifiuto, il destinatario interessato riporti la testa dell'emissario al giocatore, eliminandolo dal gioco.
  • Il ninja è usato principalmente per assassinare qualunque personaggio appartenga al nemico, siano essi generali o agenti.
  • Lo shinobi è usato per spiare le province nemiche o per fare controspionaggio sulle proprie province.
  • La geisha è l'agente più potente del gioco, e richiede un alto livello tecnologico in almeno una provincia. È in grado di ammaliare agenti e generali nemici per poi ucciderli con ben poca discrezione, ma neanche essa è esente da fallimenti.

Col progredire del gioco il giocatore può venire in contatto con i commercianti europei: vengono prima i gesuiti portoghesi, che cederanno i loro archibugi in cambio di denaro e l'adozione del cattolicesimo, e poi gli olandesi, che venderanno anche loro i loro archibugi, ma senza conversione alla loro religione. Ogni fazione parte inizialmente con il buddhismo come religione standard, ma una fazione che si converte al cattolicesimo avrà accesso anche a un nuovo agente, il sacerdote gesuita, che oltre ad agire come emissario (senza la penalità di farsi tagliare la testa data la tolleranza della loro religione), è in grado di convertire la popolazione, rendendo meno probabile la ribellione per motivi religiosi.

Clan giocabili

Ci sono 7 clan giocabili nel gioco, ognuno con i rispettivi colori e i propri bonus in campagna:

  • Hōjō (viola)
  • Imagawa (azzurro): gli Imagawa possiedono le spie più efficienti, il che gli permette di raccogliere maggiori informazioni sul bersaglio;
  • Mori (rosso)
  • Oda (dorato)
  • Takeda (nero): i Takeda possono reclutare cavalleria d'alto livello, di grado migliore rispetto agli altri clan;
  • Shimazu (verde)
  • Uesugi (blu)

Esiste anche una fazione Ronin, ribelli con colore bianco. Non è una fazione giocabile nella campagna, e non è nemmeno possibile usare diplomazia (richieste di alleanza o di libero passaggio sui territori). È possibile giocare nei panni dei Ronin soltanto nelle battaglie personalizzate.

Una volta installata l'espansione Mongols, i mongoli saranno giocabili come nona fazione. Gli Hojo saranno rappresentanti principali dei nemici dei Mongoli stessi, sotto forma dello shogunato Kamakura.

Accoglienza

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
Metacritic (media al 31-07-2020) 84/100[1]
AllGame      [2]
CGW      [3]
Edge 8/10[4]
Eurogamer 9/10[5]
GamePro      [6]
GameRevolution B[7]
GameSpot 8.8/10[8]
GameSpy 90%[9]
GameZone 9.5/10[10]
IGN 8.5/10[11]
Next Generation      [12]
PC Gamer (US) 84%[13]
The Cincinnati Enquirer     [14]

Nel dicembre del 2002, Shogun: Total War ha ricevuto un premio "Silver" (Argento) dalla Entertainment and Leisure Software Publishers Association (ELSPA), grazie alle sue circa 100.000 copie vendute nel Regno Unito.[15] Il premio è stato promosso a "Gold" (Oro)[16] alla soglia delle 200.000 copie.[17] Negli Stati Uniti, il gioco ha venduto tra le 100,000 e le 390,000 nell'agosto 2006, superato però dal successore Rome: Total War.[18][19]

Shogun: Total War ha ricevuto un'accoglienza favorevole stando ai voti aggregati sul sito web Metacritic.[1]

Jason Samuel lo ha recensito per la rivista Next Generation con quattro stelle su cinque, dichiarando: "una volta compresa l'interfaccia in tempo reale, il gioco diventerà un'esperienza godibile con tanto valore di rigiocabilità. Shogun è solo il primo di una serie Total War in corso, e speriamo che ne vengano altri"[12]

Gli editori di Computer Gaming World lo hanno nominato come miglior wargame del 2000, vinto però da Combat Mission: Beyond Overlord, e l'hanno considerato "un sogno realizzato per i fan della guerra medievale del Giappone", scrivendo che "mai c'è stato un gioco che descrive la guerra storica così accuratamente".[20] Analogamente, Shogun è stata finalista nel premio "Miglior Strategico in Tempo Reale" della CNET Gamecenter, vinto da Sacrifice.[21] Gli editori di Computer Games Magazine hanno nominato Shogun come "Strategico dell'Anno" del 2000.[22]

Note

  1. ^ a b Shogun: Total War for PC Reviews, su metacritic.com. URL consultato il 23 July 2016.
  2. ^ Woods, Nick, Shogun: Total War – Review, su allgame.com, AllGame. URL consultato il 23 July 2016 (archiviato dall'url originale il 14 November 2014).
  3. ^ Liberatore, Raphael, The Way of the Warrior (Shogun: Total War Review) (PDF), n. 194, September 2000, pp. 92–96. URL consultato il 24 July 2016.
  4. ^ Edge staff, Shogun: Total War, n. 85, June 2000.
  5. ^ Fahey, Rob, Shogun: Total War, su eurogamer.net, 27 June 2000. URL consultato il 23 July 2016.
  6. ^ Template:Cite magazine
  7. ^ Liu, Johnny, Shogun: Total War Review, su gamerevolution.com, Game Revolution, July 2000. URL consultato il 24 July 2016.
  8. ^ Chin, Elliott, Shogun: Total War Review, su gamespot.com, 19 June 2000. URL consultato il 23 July 2016.
  9. ^ Timperley, Nate, Shogun: Total War, su archive.gamespy.com, GameSpy, 27 June 2000. URL consultato il 23 July 2016 (archiviato dall'url originale il 28 January 2005).
  10. ^ Lafferty, Michael, Shogun: Total War Review, su pc.gamezone.com, GameZone, 23 June 2000. URL consultato il 24 July 2016 (archiviato dall'url originale il 10 February 2008).
  11. ^ Butts, Steve, Shogun: Total War, su ign.com, 22 June 2000. URL consultato il 23 July 2016.
  12. ^ a b Template:Cite magazine
  13. ^ Morris, Daniel, Shogun: Total War, August 2000. URL consultato il 23 July 2016.
  14. ^ Braxton-Brown, Justin, Shogun chops way into middle of Japanese war, 6 July 2000. URL consultato il 23 July 2016.
  15. ^ Latest Announcement of ELSPA Sales Awards, su elspa.com:80, Entertainment and Leisure Software Publishers Association, December 12, 2002 (archiviato dall'url originale il February 21, 2003).
  16. ^ ELSPA Sales Awards: Gold, in Entertainment and Leisure Software Publishers Association (archiviato dall'url originale il 19 March 2009).
  17. ^ Caoili, Eric, ELSPA: Wii Fit, Mario Kart Reach Diamond Status In UK, in Gamasutra, November 26, 2008 (archiviato dall'url originale il September 18, 2017).
  18. ^ Edge Staff, The Top 100 PC Games of the 21st Century, in Edge, August 25, 2006 (archiviato dall'url originale il October 17, 2012).
  19. ^ PC Zone Staff, Games That Changed The World: Shogun: Total War, in PC Zone, May 7, 2004 (archiviato dall'url originale il 15 July 2007).
  20. ^ Staff, The 2001 Premier Awards; Games of the Year, in Computer Gaming World, n. 201, April 2001, pp. 72–80, 82, 83.
  21. ^ The Gamecenter Editors, Gamecenter's computer game awards for 2000, in CNET Gamecenter, January 25, 2001 (archiviato dall'url originale il February 8, 2001).
  22. ^ Staff, Computer Games Magazine announces nominees for annual best in computer gaming awards, in Computer Games Magazine, February 8, 2001 (archiviato dall'url originale il 9 February 2005).

Collegamenti esterni

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