2 Pallas
2 Pallas (in italiano 2 Pallade) fu il primo asteroide scoperto dopo 1 Ceres (e il primo individuato da un astronomo non professionista). Fu individuato da Heinrich Wilhelm Olbers il 28 marzo 1802, dall'osservatorio privato al piano superiore della sua casa a Brema (Germania), e da lui stesso battezzato così in onore di Pallade, nella mitologia greca figlia di Tritone. Figura ambigua, Pallade era la compagna (o il compagno) di giochi della giovane Atena, uccisa accidentalmente dalla dea. Per onorarne il ricordo, Atena eresse una statua a immagine e somiglianza di Pallade, il Palladio; scelse inoltre di anteporre il nome dell'amica scomparsa al suo, per ricordarla in eterno. Secondo altre fonti, Pallade è l'epiteto dato alla dea Atena quale protettrice e guida assennata in guerra.
Pallas è il secondo in ordine di grandezza nella Fascia principale degli asteroidi, poco più grande di 4 Vesta come volume, ma con solo tre quarti della sua massa. La sua orbita è situata nella parte centrale della fascia, ma è alquanto inclinata ed eccentrica per un corpo delle sue dimensioni. La composizione di Pallas è unica, ma abbastanza simile a quella degli asteroidi di tipo C.
Pallas ha occultato una stella diverse volte. Precise misurazioni della durata delle occultazioni hanno permesso un'accurata determinazione del suo diametro.
Durante l'occultazione del 29 maggio 1979 fu riportata la scoperta di un possibile minuscolo satellite con un diametro di circa 1 km. Tuttavia, la notizia non fu confermata. Nel 1980, E. Hege, W. Cocke, E. Hubbard, J. Christou, e R. Radick annunciarono che l'interferometria a macchie indicava la presenza di un satellite più grande, con un diametro di 175 km e orbitante a una distanza di 750 km; l'occultazione del 29 maggio 1983 ne negò l'esistenza. (1)
L'asteroide non è stato ancora visitato da una sonda spaziale, ma se la futura sonda Dawn studierà con successo 1 Ceres e 4 Vesta, la sua missione potrebbe essere estesa anche verso Pallas.
L'elemento chimico palladio (numero atomico 46), scoperto nel 1803, fu chiamato così proprio in onore di Pallas.
Visibilità dalla Terra
Collegamenti esterni
- (EN) James L. Hilton, U.S. Naval Observatory Ephemerides of the Largest Asteroids (1999) The Astronomical Journal, Vol. 117 pp. 1077 (1999)
- (EN) E. V. Pitjeva, Estimations of Masses of the Largest Asteroids and the Main Asteroid Belt From Ranging to Planets, Mars Orbiters And Landers Solar System Resarch, Vol. 39 pp. 176 (2005)
- (EN) Supplemental IRAS Minor Planet Survey
- (EN) Other Reports of Asteroid Companions, compiled by Wm. Robert Johnston