Scamandro (divinità)

dio fluviale

Nella mitologia greca, Scamandro era il nome di diversi personaggi, uno era un dio di un fiume, l'altro era suo nipote.


Il mito

Scamandro: divinità del fiume

Scamandro (o Xanto) un dio fluviale figlio di Zeus e di Doride. Suo padre gli diede l'onore di festeggiare le giovani donne che in seguito al matrimonio andavano a bagnarsi nelle sue acque. Appena uscite dall'acqua, Scamandro usciva dal suo letto e le accompagnava nel suo palazzo.

Durante la guerra di Troia, quando morì Patroclo sembrava che nessuno potesse fermare la furia del prode Achille. I troiani cercavano allora riparo nel fiume Scamandro, ma la furia non si placa e l'eroe continua ad attaccare. Il dio si scaglia contro Achille, adirato per i molti corpi di giovani troiani gettati tra le sue acque senza vita, ma viene fermato da Efesto con una pioggia di fuoco che prosciuga le acque.

Generazioni

Ebbe una figlia, chiamata Glaucia, diventata l'amante di Dimaco uno degli amici di Eracle in battaglia.

La donna in seguito partorì un bimbo e gli diede come nome Scamandro.

Scamandro: Figlio di Dimaco

Dietro la richiesta di Eracle, Scamandro fù eletto re di Beozia. Lui diede il proprio nome al fiume Inaco, mentre donò il nome di sua madre Glaucia ad un altro corso d'acqua che scorreva vicino al primo e il nome di sua moglie Acidusa ad una sorgente. Con lei aveva avuto tre figlie.

La fondazione di Troia

In una delle varie leggende della creazione della mitica città vede Scamandro guidare un terzo della popolazione di Creta prigioniera di una carestia dell'epoca alla ricerca di terre più felici. Ricordandosi del consiglio di Apollo di fermarsi dove dei nemici li avrebbero attaccati di notte, così egli fece e si sposò con la ninfa Idea, con il quale ebbe un figlio, Teucro.

In seguito Scamandro morì, il suo corpo cadde in un fiume e il suo posto fu preso dal figlio.

Voci correlate


Referenti

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