Utente:Diacinta/Sandbox

Mosaico di Indicatore o Mosaico di Andreina
AutoriAndreina Giorgia Carpenito e circa 1300 fra artisti e volontari
Data2009 - in corso
Materialegres porcellanato, maioliche, cotto, clinker,marmo, vetro
UbicazioneChiesa dello Spirito Santo di Indicatore, Arezzo
Coordinate43°28′59.21″N 11°47′51.43″E
Map

Il mosaico di Indicatore o mosaico di Andreina è un'opera di arte pubblica site-specific, ideata dall'artista Andreina Giorgia Carpenito e in corso di realizzazione dal 2009 per la riqualificazione della chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, frazione del Comune di Arezzo in Toscana. Di dimensioni monumentali, l'opera è realizzata prevalentemente a mosaico trencadís e si compone di immagini ispirate a soggetti biblici, che ricoprono sagrato, sculture, strutture architettoniche e bassorilievi, all'esterno e all'interno della chiesa.

Storia

Chiesa

La chiesa dello Spirito Santo di Indicatore è un luogo di culto cattolico, costruito su progetto dell’ingegnere Francesco Fornasari nel 1964, la sua consacrazione avvenne nel 1965. Fa parte della Diocesi di Arezzo - Cortona - Sansepolcro [1][2]. L'edifico fu costruito su un terreno di riporto, situato vicino alla linea ferroviaria, con materiali poveri che causarono la comparsa di segni visibili di degrado strutturale ed estetico con il passare dei decenni. Negli anni Novanta i cedimenti fecero pensare ad una possibile demolizione dell'edificio[3].

A questa drastica soluzione Don Santi Chioccioli, il nuovo parroco insediatosi nel 1996, preferì una graduale riqualificazione dell'edificio e dell'area circostante, commissionando gli interventi di recupero estetico all'artista Andreina Giorgia Carpenito[4]. Gli interventi, iniziati nel 1998 e ancora in corso, hanno trasformato l'edificio in un luogo di interesse artistico[5][6] e turistico[7][8].

Primi interventi sulla chiesa

Fra il 1998 e il 2006 sono state realizzate le prime attività, volte a correggere il riflesso di luce che la vetrata posta sopra all'altare produceva all'interno dell'edifico e intese a rendere l'atmosfera della chiesa più accogliente e meditativa[9].

 
Vetrata dell'abside, chiesa dello Spirito Santo (Indicatore, Arezzo)

Da tali attività sono scaturite le seguenti opere: una pala lignea d'altare dedicata alla Discesa dello Spirito Santo; la vetrata dell'abside con una rappresentazione della Trinità; i lucernari perimetrali con soggetti ispirati a La creazione del mondo; cinque dipinti e un'altra vetrata in una cappella laterale ispirati a l'Incontro con Gesù; alcune opere come un ambone, una seduta, paramenti sacri, statue votive e bassorilievi; la decorazione della facciata con formelle istoriate ispirate da L’Apocalisse di san Giovanni[10].

Nascita del mosaico

Nel 2009 per creare un luogo di incontro aperto all'intera comunità, viene iniziata la riqualificazione della vasta area del sagrato antistante all'ingresso della chiesa. Le dimensioni dello spazio e la continua esposizione agli agenti atmosferici[11] hanno contribuito a suggerire la soluzione di realizzare un mosaico pavimentale con la tecnica trencadís, ispirato dai lavori del Parc Guëll di Antoni Gaudí a Barcellona[9]. Nel 2011, dopo circa due anni dall'inizio dei lavori, si è conclusa la realizzazione della prima parte di mosaico sul sagrato di 240 mq, l'opera è stata intitolata la Visione di Ezechiele.

Già dal 2010 il progetto prevedeva l'ampliamento del pavimento musivo all'esterno, anche con la posa di sculture, e all'interno della chiesa, fino al raggiungimento di una superficie complessiva di 3000 mq, ma nel 2011 i lavori si sono fermati per circa due anni[12].

Ampliamento e stati di avanzamento del progetto

I lavori sul mosaico esterno sono ripresi nel 2012, portando l'opera a raggiungere l'estensione di 450 mq nel 2013. La ripresa è stata resa possibile dalle donazioni di materiali edili ricevute da aziende nazionali e locali, da donazioni di competenze e manovalanza specializzata[12], e da donazioni fatte in prestazione d'opera da artisti e volontari, che hanno risposto all'appello internazionale lanciato nel 2013, inteso a sollecitare donazioni in forma di tempo per contribuire all'avanzamento dei lavori[13].

Con la ripresa dei lavori anche l'identità del progetto artistico è maturata: la trasformazione permanente dell'aspetto e delle funzioni di un luogo pubblico, la realizzazione inscindibile del progetto su una struttura architettonica esistente, la partecipazione materiale di centinaia di persone al processo artistico, concorrono a far considerare l'opera non più soltanto un'attività di riqualificazione di un edificio, ma un progetto di arte pubblica[11].

Dopo il 2013 sono continuate le donazioni rilevanti di materiali[14][15] e le donazioni in prestazione d'opera fra le quali sono arrivate partecipazioni di associazioni internazionali di mosaico come la DOMO dalla Germania[16] e il mosaico Paulista dall'Argentina. Fra il 2013 e il 2018 all'esterno sono state posate 30 sculture ed è stato realizzato una struttura con funzione di anfiteatro, Drago-anfiteatro; è stato iniziato il mosaico all'interno della chiesa, con l'esecuzione dei tappeti musivi delle due navate laterali e del muro perimetrale[17].

Nel 2020 il mosaico ha raggiunto un'estensione di 900 mq. Le prestazioni d'opera registrate in sette anni sono state circa 1300, e sono arrivate da artisti e volontari provenienti da Spagna, Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Austria, Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Guatemala, Cile, Turchia, Iran, Cina, Giappone, Israele; inoltre, si sono aggiunte anche donazioni di parti di mosaico già realizzate, pronte per essere inserite nell'opera, che a febbraio 2020 sono arrivate a 282[9].

A gennaio 2021 sul colonnato interno della chiesa è iniziata la decorazione di 15 colonne che rappresenteranno degli alberi[17].

Denominazione dell'opera

Inizialmente indicata come il mosaico di Indicatore[10], l'opera negli ultimi anni viene indicata come il mosaico di Andreina[5].

Descrizione dell'opera

L'iconografia dei mosaici che ricoprono l'esterno e l'interno della chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, decorando pavimenti, pareti e colonne, è ispirata a racconti contenuti nella Bibbia, in particolare al Libro di Ezechiele e al Libro dell'Esodo del Vecchio Testamento.

Visione di Ezechiele

La parte di mosaico che si estende su tutto il sagrato e sui tappeti musivi delle due navate interne della chiesa ricoprendo una superficie di 900 mq, si intitola Visione di Ezechiele, le immagini rappresentate costituiscono un'interpretazione del racconto del Libro del profeta Ezechiele sulla nascita del tempio e sulla salvezza del mondo dal male[18].

A destra dell'ingresso della chiesa sul sagrato, si trova la rappresentazione della fonte sacra che nasce ad Oriente, la Sorgente del tempio secondo il profeta Ezechiele. È una raffigurazione metaforica del bene, le acque dolci del fiume alimentano la vita, simboleggiata da colori vivi di pesci e alberi con frutti, che costituiscono a loro volta manifestazioni dell'amore di Dio per l'uomo.

Mentre a sinistra, è stata rappresentata un'interpretazione metaforica del male, attraverso le immagini di un lago salato che brucia la vegetazione e i raccolti, i colori usati sono neutri per ricordare la terra, l'acqua in questo caso non è sorgente di vita ma di morte[18].

Le immagini della Visione di Ezechiele continuano nei tappeti musivi delle due navate all'interno della chiesa. Il bene è rappresentato sul lato destro, attraverso la ripetizione delle forme e dei colori vivaci dell'esterno, il male è raffigurato sul lato sinistro con la ripetizione delle immagini e dei colori neutri[17].

Esodo

All'interno della chiesa sulle pareti delle navate e dell'abside, si trovano immagini ispirate all'interpretazione del Libro dell'Esodo, in particolare al tema del cammino di un popolo e delle manifestazioni di Dio per guidarlo; l'opera si intitola Esodo e si estende per circa 200 mq.

Si ripetono su tutto il muro perimetrale, ad intervalli, dei bassorilievi che rappresentano l'Albero della vita e le fiamme divine, uniti alla base della parete da sassi a mosaico e dune, metafora per il deserto, e che diventano una cornice delle metope raffiguranti persone che si tengono per mano, metafora di un popolo in cammino, simbolo dell'Esodo biblico e di un esodo più contemporaneo[17].

Materiali

I materiali usati per la composizione dell'opera sono stati materiali di risulta e di scarto, donati da cittadini privati, artisti, da aziende edili locali e aziende produttrici di materiali edili a livello nazionale e internazionale[12][13]. Fra i materiali arrivati negli anni vi sono stati: gres porcellanato, maioliche, cotto, clinker, marmi policromi, vetro[10], paste vitree spagnole, gres giapponesi, pastiglie da mosaico francesi ed italiane[17].

Riconoscimenti

Nel 2011 l'opera è stata inserita nel database del Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico (CIDM), archivio del Museo d'Arte della città di Ravenna[19].

Note

  1. ^ Chiesa dello Spirito Santo, su beweb.chiesacattolica.it. URL consultato il 9 marzo 2021.
  2. ^ Le CHIESE delle Diocesi ITALIANE Chiesa dello Spirito Santo - Indicatore - Arezzo - Arezzo - Cortona - Sansepolcro - elenco censimento chiese, su www.chieseitaliane.chiesacattolica.it. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  3. ^ Il miracolo della chiesa di Andreina, su famigliacristiana.it, 12 dicembre 2011. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  4. ^ Patrizia Boi, Intervista ad Andreina Giorgia Carpenito, su Wall Street International, 15 aprile 2014. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  5. ^ a b Mosaico di Andreina, docufilm su Tv2000, su ansa.it, 19 gennaio 2020. URL consultato il 3 marzo 2021.
  6. ^ All'Indicatore il mosaico più grande d'Europa, su rainews.it, 4 giugno 2017. URL consultato il 3 marzo 2021.
  7. ^ Il mosaico più grande del mondo nascerà a due passi da Arezzo, su zingarate.com. URL consultato il 14 febbraio 2021.
  8. ^ Il mosaico più grande d’Europa è in Italia. Ed è spettacolare, su si viaggia.it, 18 febbraio 2021. URL consultato il 1º marzo 2021.
  9. ^ a b c Claudia Failli, Il mosaico, la visione e il genio di Andreina. Tremila metri quadrati per un sogno ad Indicatore, su arezzonotizie.it, 24 febbraio 2020. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  10. ^ a b c Marco Botti, I mosaici di Indicatore, su Amarantomagazine. URL consultato il 6 febbraio 2021.
  11. ^ a b Il più grande mosaico d’Europa, su upmagazinearezzo.it, 29 gennaio 2021. URL consultato il 26 febbraio 2021.
    «"Nel tempo, forse, ho imparato ad abbandonare la volontà di controllo. Non è più la mia opera, ma quella di tutti”. Nel 2013 il mosaico è infatti diventato un rivoluzionario progetto di arte pubblica»
  12. ^ a b c Il mosaico gigante di Indicatore trova sette mecenati Ripartono i lavori per il più grande tappeto musivo d'Europa, su lanazione.it, 25 ottobre 2012. URL consultato il 23 febbraio 2021.
  13. ^ a b Terzo stato di avanzamento dei lavori al Mosaico della chiesa dello Spirito Santo di Indicatore, su arezzooggi.net, 11 dicembre 2013. URL consultato il 24 febbraio 2021.
    «Varie sono state le aziende che hanno creduto nel valore di questa «impresa»: tra queste, la multinazionale della ceramica Marazzi, la Sgrevi, storica azienda aretina di materiali edili e la Tacs, azienda artigianale di tessuti con sede in Casentino. Per questo terzo lotto di lavori, a esse si aggiunge l’Airbeton del Corsalone (Chiusi della Verna), i cui dirigenti (...) hanno donato 8000 q in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato con cui saranno create le sculture.»
  14. ^ Barbara Perissi, Due tonnellate di cemento regalate al mosaico di Andreina, su teletruria.it, 13 luglio 2019. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  15. ^ Donazione di materiale edile al Mosaico di Andreina per restauro della chiesa di Indicatore, su lanazione.it, 8 ottobre 2020. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  16. ^ 13 mosaiciste tedesche ad Indicatore per i mosaico di Andreina, su informarezzo.com, 7 maggio 2018. URL consultato il 22 febbraio 2021.
  17. ^ a b c d e Francesca De Simone, Mosaico di Andreina, il più grande d’Europa: raggiunti i 900 m². Decine di artisti coinvolti, su arezzo24.net, 9 marzo 2021. URL consultato il 9 marzo 2021.
  18. ^ a b Luca Tognaccini, Nella chiesa di Indicatore un mosaico dà il benvenuto ai fedeli., su Toscana Oggi. URL consultato il 7 febbraio 2021.
  19. ^ Andreina Giorgia Carpenito, su mosaicoravenna.it. URL consultato il 24 febbraio 2021.

Bibliografia

Michele Loffredo, Presentazione della Pala d’Altare lignea, raffigurante la “DISCESA DELLO SPIRITO SANTO” - Chiesa dello Spirito Santo - Indicatore (AR), 1998.

Voci correlate

Altri progetti

  • Docufilm Le tessere della solidarietà - serie televisiva Pensati con il cuore - storie per il bene comune, a cura della Fondazione Il cuore si scioglie, realizzato da Berta Films e Radical Plans

Collegamenti esterni