Lapidazione

metodo di esecuzione
Versione del 9 set 2005 alle 22:21 di Francesco vin (discussione | contributi) (ampliato articolo)

La lapidazione è un tipo di pena di morte nella quale il condannato è ucciso con dei sassi, in genere dalla folla. La lapidazione è stata usata fin dall'antichità per punire prostitute, adultere e uccisori. Nel Vecchio Testatemento della Bibbia la lapidazione è descritta come un metodo di esecuzioni per crimini come la blasfemia. Nel Corano è descritto un episodio che dice che un adultero confessò a Maometto il suo "reato". Maometto gli fece ripetere 4 volte la confessione e gli chiese se era sposato e sano di mente. L'uomo rispose di sì. Allora Maometto lo fece lapidare e ai suoi funerali lo lodò.
La lapidazione è oggi criticata come un metodo crudele e in molti stati è stata abbandonata per metodi considerati più umani, come l'impiccagione e la decapitazione. Comunque è ancora praticata in alcuni stati islamici dove c'è la legge islamica, i quali sarebbero Iran, Nigeria, Arabia Saudita, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Pakistan e Yemen. La persona che deve essere uccisa è avvolta in un sudario bianco ed è seppellita fino alla vita se si tratta di un uomo e fino al petto se si tratta di una donna. Dopo di che, le vengono lanciati sassi fino a che non muore. Se riesce a uscire dalla buca non viene più lapidata ma subisce 15 anni di carcere.

  • Video di una lapidazione - Attenzione: il contenuto è molto impressionante - si sconsiglia la visione a persone impressionabili o sensibili