1º aprile 2000!
[[Categoria:Film austriaci del 1952]]
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Titolo originale | 1. April 2000 |
Paese di produzione | Austria |
Anno | |
Durata | 83 minuti |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,33:1 |
Genere | satirico, fantascienza |
Regia | Wolfgang Liebeneiner |
Soggetto | Ernst Marboe |
Sceneggiatura | Rudolf Brunngraber, Ernst Marboe |
Produttore | Ernst Marboe |
Produttore esecutivo | Karl Ehrlich |
Casa di produzione | Wien Film |
Distribuzione in italiano | Amore Film |
Fotografia | Sepp Ketterer, Karl Löb, Fritz Arno Wagner |
Montaggio | Henny Brünsch-Tauschinsky |
Musiche | Josef Fiedler, Robert Stolz Alois Melichar (direzione musicale) |
Costumi | Elli Rolf, Leo Bei |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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1º aprile 2000! (1. April 2000) è un film del 1952 diretto da Wolfgang Liebeneiner. È una satira fantapolitica ambientata 48 anni nel futuro in cui s'immagina l'indipendenza dell'Austria, la quale tre anni dopo riconquistò la piena sovranità con il Trattato di Stato austriaco.[1]
Trama
1º aprile dell'anno 2000: la povera e inerme Austria si trova da cinquantatré anni sotto l'occupazione di Unione Sovietica, Stati Uniti d'America, Francia e Gran Bretagna, oramai superpotenze atomiche. Contro ogni previsione il neoeletto presidente dichiara l'indipendenza dell'Austria. Gli alti commissari delle potenze occupanti denunciano la nazione alla Global Union, il Consiglio di Difesa Mondiale, per aggressione e minaccia della pace, causando l'irruzione a Vienna della superpolizia mondiale a bordo di stratorazzi armati di lanciarazzi della morte. La severa presidentessa della Global Union è decisa a adottare un provvedimento definitivo: cancellare l'Austria dalla carta geografica, trasferire altrove la sua popolazione e rendere il territorio inabitato per duecent'anni. Le buone intenzioni del capo di stato austriaco e la storia pacifica del suo Paese – rievocata attraverso una "macchina del tempo" – convincono però il tribunale a concedergli finalmente l'indipendenza.[2]
Produzione
Il film fu girato con larghi mezzi e vide l'utilizzo di oltre 20.000 comparse.[1]
Critica
Bibliografia
- Claudio Bertieri, Umberto Rossi e Ansano Giannarelli, L'ultimo schermo: cinema di guerra, cinema di pace, Edizioni Dedalo, 1984, p. 56, ISBN 978-88-220-5020-5.
- Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), 1º aprile 2000, in Fantafilm.
Voci correlate
Note
- ^ a b c Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), 1° aprile 2000, in Fantafilm. URL consultato l'11 dicembre 2015.
- ^ Bertieri 1984.
Collegamenti esterni
- (EN) 1º aprile 2000!, su The Encyclopedia of Science Fiction.
- 1º aprile 2000!, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l..
- (EN) 1º aprile 2000!, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) 1º aprile 2000!, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) 1º aprile 2000!, su FilmAffinity.
- (EN) 1º aprile 2000!, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (DE, EN) 1º aprile 2000!, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 209900551 · GND (DE) 4756082-4 |
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