Lingua scots
Lo scozzese[1][2], nota anche con il nome nativo di scots (scots leid; /ˈskots lid/), è una lingua germanica occidentale, del ramo anglo-frisone, in uso nella Scozia, nell'Ulster e nella zona di confine della Repubblica d'Irlanda (nella variante del dialetto scozzese dell'Ulster), affine all'inglese. Viene anche definito Lowland Scots in contrapposizione al gaelico scozzese, limitato storicamente alle Highlands, le Ebridi e il Galloway.
Scozzese Scots | |
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Pronuncia | /ˈskots lid/ |
Parlato in | ![]() ![]() |
Parlanti | |
Totale | 200 000-1,5 milioni |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto latino |
Tipo | SVO |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue germaniche Lingue germaniche occidentali Lingue anglo-frisoni Lingua scots |
Statuto ufficiale | |
Minoritaria riconosciuta in | ![]() |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | sco
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ISO 639-3 | sco (EN)
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Linguist List | sco (EN)
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Glottolog | scot1243 (EN)
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Estratto in lingua | |
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 Aw human sowels is born free and equal in dignity and richts. They are tochered wi mense and conscience and shuld guide theirsels ane til ither in a speirit o britherheid. | |
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Il nome italiano della lingua è semplicemente scozzese, tuttavia, al fine di evitare confusioni con la lingua gaelica scozzese (un idioma celtico) e con l'inglese scozzese, variante dell'inglese parlata in Scozia, viene spesso usato il nome nativo di lingua scots.
Per la consistenza del gruppo di locutori, e per la sua nettamente marcata caratterizzazione, lo scots viene considerato lingua a sé, distinta dalla lingua inglese, sebbene la strutturazione di fondo ne sia la medesima e la capacità di comunicazione fra parlanti delle due lingue sia più che sufficiente, derivando entrambi dall'antica lingua anglosassone.
Lo scozzese trae infatti origine dalla lingua germanica degli Angli che abitavano a nord del fiume Humber, con influssi provenienti dall'inglese moderno. In effetti ha molti punti di contatto con l'inglese dialettale del nord, con cui, in passato, condivideva una certa area di transizione. Presenta, al contrario, caratteristiche che lo differenziano dai dialetti inglesi dell'Inghilterra meridionale e dall'inglese standard.
Storia
L'inglese antico, o lingua anglosassone, era già diffuso nella Scozia sud-orientale nel VII secolo, essendo la regione parte del regno anglosassone di Northumbria.[3] L'anglosassone rimase confinato a questa regione fino al XIII secolo, rimanendo una lingua di uso comune mentre il gaelico era la lingua della Corte Scozzese. La variante della lingua inglese media parlato nel sud-est della Scozia, anche conosciuta come scots antico, cominciò a divergere da quello della Northumbria nel XII e nel XIII secolo. Altre influenze sullo sviluppo dello scots furono da lingue romanze come il latino, utilizzato in ambito ecclesiastico e legale, il francese diffusosi grazie alla Auld Alliance e l'olandese grazie al commercio e all'immigrazione proveniente dai Paesi Bassi. Lo scots include prestiti linguistici in seguito al contatto con il gaelico. Antichi documenti legali medievali includono termini legali e amministrativi di origine gaelica. Al giorno d'oggi i prestiti dal gaelico sono principalmente caratteristiche geografiche e culturali, come ceilidh, loch e clan.
Dal XIII secolo lo scots antico si diffonde ulteriormente in Scozia tramite i Burghs, istituzioni urbane stabilite per la prima volta da re Davide I di Scozia. L'aumento del prestigio dello scots antico nel XIV secolo, e il declino del francese in Scozia, rese lo scots la lingua di prestigio della maggior parte della Scozia meridionale e orientale. Dal XVI secolo lo Scots Medio aveva stabilito delle regole ortografiche e norme letterarie indipendenti da quelle che si stavano sviluppando in Inghilterra ed era diventata la lingua letteraria della Scozia. Dal 1610 al 1690, durante la colonizzazione dell'Ulster, una grande quantità di parlanti di Scots – 200.000 per la precisione – si stabilì nel nord dell'Irlanda, dando origine al dialetto scozzese dell'Ulster. Il termine scots moderno è usato per descrivere la lingua dopo il 1700 quando l'inglese moderno fu adottato come lingua letteraria e lo scots rimase il vernacolo.
Dialetti
Lo scozzese si suddivide in almeno cinque dialetti:
- Scots del nord, parlato a nord di Dundee, spesso suddiviso a sua volta in North Northern, Mid Northern (conosciuto anche come Scots del nord-est o dialetto dorico) e South Northern, e nella contea di Caithness.
- Scots centrale, parlato da Fife e Perthshire a Lothian e Wigtownshire; spesso suddiviso in Scots centrale del nord-est, Scots centrale del sud-est, Scots centrale dell'ovest e Scots centrale del sud-ovest.
- Scots del sud o semplicemente lingua di confine o dialetto di confine, parlato nelle aree di confine con l'Inghilterra.
- Scots insulare, parlato nelle isole Orcadi e Shetland.
- Ulster Scots, parlato da discendenti di immigrati scozzesi (ma anche da discendenti di irlandesi ed immigrati inglesi) in Irlanda del Nord e a County Donegal nella Repubblica irlandese; qualche volta viene indicato con il neologismo Ullans, una contrazione di Ulster e Lallans (un sinonimo di Lowlands). Comunque in un recente articolo Caroline Macafee, autrice del The Concise Ulster Dictionary, ha dichiarato che l'Ulster Scots è "chiaramente un dialetto dello Scots centrale".
Particolarità linguistiche e ortografiche
- Il suono [x], scomparso in inglese, è reso con ch (loch [lox], lago, mare).
- Il suono [ʍ] è reso quh (quhyte, white).
- La [a:] dell'AI è rimasta immutata (è diventata [o:] in inglese) (laird, lord).
- La lunghezza di una vocale è indicata da una i o da una y (heid, head; laird, lord).
- k corrisponde all'inglese ch (breeks, breeches; kirk, church).
- Le vocali non sono alterate da r seguente (bird [bird], word [ward]).
- Il suono [y] è scritto ui (Guid mornin, buon giorno).
- Sono numerose le differenze lessicali (bonnie, beautiful; how are you keepin?, come stai?; the back of nine, poco dopo le nove, etc.).
Come esempio di scozzese, ecco una celebre poesia di Robert Burns:
O ye, wha are sae guid yoursel,
Sae pious and sae holy,
Ye've nought to do but mark and tell
Your neebours' fauts and folly!
Whose life is like a weel-gaun mill,
Supplied wi store o water;
The heapet happer's ebbing still.
An' still the clap plays clatter!
Wha, who; sae, so; guid, good; whase, whose; weel-gaun, well going; heapet happer, heaped hopper.
Note
- ^ Alberto Nocentini, L'Europa linguistica, Le Monnier, 2004. ISBN 8800860397.
- ^ AA.VV., Grande Enciclopedia dei ragazzi, vol. 3 - Terra, Milano, Biblioteca di Repubblica, 2005.
- ^ A History of Scots to 1700 Archiviato il 26 maggio 2011 in Internet Archive., DOST Vol. 12 p. xxxvi
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lingua scots
Collegamenti esterni
- (EN) Scots language, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere riguardanti Lingua scots, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Lingua scots, su Ethnologue: Languages of the World, Ethnologue.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85118883 · GND (DE) 7684708-1 · BNF (FR) cb12099323z (data) · J9U (EN, HE) 987007563216605171 · NDL (EN, JA) 00571671 |
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