Lapithos
Lapithos (Λάπηθος in greco, anche Lapethos, in turco Lapta) è un comune appartenente de facto a Cipro del Nord e, de iure, alla Repubblica di Cipro, con 12.118 abitanti (dati 2011).[1]
Lapithos comune | |
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Λάπηθος (GR) - Lapta (TR) | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() (de facto) ![]() |
Distretto | Girne |
Amministrazione | |
Sindaco | Mustafa Aktuğ dal 2018 |
Territorio | |
Coordinate | 35°20′38.8″N 33°10′03.1″E |
Altitudine | 0 m s.l.m. |
Abitanti | 12 118 (2011) |
Altre informazioni | |
Lingue | turco |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
È compreso de facto nel distretto di Girne (Cipro del Nord) e, de iure, nel distretto di Kyrenia (Cipro).
Gli archeologi sostengono che Lapithos fu fondata dai fratelli achei Praxandros e Cepheus. Secondo Strabone, l'antico insediamento di Lapathus, il cui sito si trova nelle vicinanze, fu fondato dagli Spartani.
Nelle iscrizioni assire, Lapithos è menzionata come uno degli undici regni ciprioti. Durante il dominio persiano, Lapithos fu colonizzata dai fenici per un certo periodo. L'ultimo re indipendente Praxippos fu sottomesso da Tolomeo I nel 312 a.C.
Lambousa è il nome attualmente utilizzato per l'antica città greca sulla costa a circa 3 chilometri a nord dell'attuale Lapithos.
Storia
Periodo pre-romano
Strabone scrisse che Lapethos è una 'costruzione dei Laconi e di Prassandro'. Il filosofo Alessandro di Efeso la chiamò "Imeroessa", che significa "attraente" e "che suscita passione".[2]
Lapithos viene solitamente indicata nella letteratura archeologica come una colonia laconica costruita dopo la guerra di Troia da Prassandro, il suo primo re. Tuttavia, reperti di scavi, come vasi e ruote di ceramica, fanno risalire la sua esistenza al 3000 a.C. Secondo Diodoro Siculo, che scrisse nel IV secolo a.C., Lapithos era uno dei nove regni di Cipro.[2]
Peisistratos, re di Lapithos, con la sua flottiglia, insieme a Nicocreon di Salamina e Stasanor di Curion, venne in aiuto di Alessandro Magno, aiutandolo a catturare Tiro in Fenicia. Per questo motivo Alessandro, il comandante dell'esercito vittorioso, dichiarò Cipro libera dai Persiani. L'ultimo re di Lapethos fu Praxippos.[2]
Periodi romano, bizantino e dei lusignano
Durante il periodo dell'Impero Romano, Lapethos aveva più di 10.000 abitanti. Formava uno dei quattro distretti di Cipro. Fin dai tempi antichi, Lapithos divenne un centro per la lavorazione del rame e soprattutto un centro di produzione di terracotta.[2]
Durante il periodo protocristiano (25 a.C. - 250 d.C.) Lapethos visse un grande impulso commerciale per la pletora dei suoi prodotti, ma anche per il suo porto e il suo cantiere navale. Durante questo periodo a Lapethos fu dato il nome di Lambousa, "splendente", forse per la sua ricchezza splendente o per la sua bellezza e pulizia splendente o per il suo faro, che gettava luce splendente alla regione circostante.[2]
Durante i primi anni del cristianesimo gli apostoli Paolo, Barnaba e Marco passarono da Lapethos venendo da Tarso. Secondo l'apostolo Barnaba, Lapethos aveva mura da città. Egli riporta infatti che durante il suo secondo viaggio con l'apostolo Marco, rimasero fuori dalle mura perché non avevano accesso alla città. Nella tarda antichità, Lapethos godette di grande prosperità nel commercio e nelle ricchezze, nell'arte e nello sviluppo. Il vescovo di Lapithos Theodotos (c. 314-324) morì martire a Kyrenia mentre il vescovo Didymos fu rappresentato al Concilio di Calcedonia (451) da Sant'Eulaleus o Eulampius, la cui cappella si trova ancora vicino al Monastero Acheiropoietos.[2]
Lapethos fu pesantemente danneggiata durante le incursioni arabe. La popolazione dovette spesso fuggire e rifugiarsi nell'interno.[2]
Dopo la riconquista bizantina di Cipro dagli arabi nel 965, i rifugiati di Lapithos tornarono alla loro città per ricostruirla in una nuova posizione, ma scelsero di stare lontani dal mare, trasferendola ai piedi del monte Pentadactylos.[2]
Durante il periodo dei Lusignano, Lapithos vantava una popolazione maggiore di Limassol, Famagosta o Paphos. 3000 soldati erano di stanza a Lapithos sotto il comando di Zanetto Dandolo negli anni precedenti alla conquista ottomana di Cipro nel 1571. Dandolo fu ucciso durante la difesa di Nicosia.
Periodo ottomano
Nel 1780 una zona di Lapithos fu separata dal resto del comune per formare un nuovo villaggio, Karavas.[2]
Dominio britannico
Lapithos divenne un comune subito dopo il trasferimento del potere al dominio britannico, con Andreas Koumides che divenne il primo sindaco.[2]
Geografia
Situato a circa 14 chilometri ad ovest di Kyrenia, sulla costa settentrionale di Cipro, il villaggio confina ad est con Karavas, ad ovest con Basileia, a sud con i villaggi di Sysklhpos, Agridaki e Larnaka tis Lapithou. Si estende dalle alte montagne di Pentadactylos alle acque del Mediterraneo. Infatti, si estende sulle pendici del picco più alto di Pentadactylos, il Kyparissovouno.[3]
Economia
I dipendenti pubblici e gli operai costituiscono la maggioranza della popolazione attiva. Il turismo, l'agricoltura, la piccola industria e la pesca sono anche importanti fonti di reddito, praticate dal resto della popolazione.[4]
Agricoltura
Grazie alla sua sorgente, Lapithos ha ricche risorse idriche e terra fertile. Questo si traduce in un settore agricolo con una gamma diversificata di prodotti. Gli agrumi sono un prodotto importante, i limoni di Lapithos sono particolarmente rinomati. Sulle colline crescono olivi e carrubi. Tra gli altri alberi e coltivazioni si coltivano pistacchio, konari e kolokas/kolokasi. Si piantano anche gelsi che proteggono gli alberi di limone dal sale e dai venti del mare e la seta che viene usata nell'industria serica e nell'artigianato. Lapithos ha anche una grande varietà di prugne, compresa la varietà "flokkaroues", che esiste solo in questa città.[5]
Politica
Comune turco-cipriota
Il Comune di Lapta che amministra de facto la città fu fondato il 19 novembre 1974 dal gabinetto dell'Amministrazione Autonoma Turco-Cipriota.[6] L'attuale sindaco è Mustafa Aktuğ. È in questa carica dal 2018.[7]
Note
- ^ dati censimento 2011 (PDF), su devplan.org. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ a b c d e f g h i j History, su lapithos.org.cy, Lapithos Municipality.
- ^ Location of Lapithos, su lapithos.org.cy, Lapithos Municipality.
- ^ Lapta, su laptabelediyesi.com, Lapta Municipality.
- ^ Farming and Crops, su lapithos.org.cy, Lapithos Municipality.
- ^ (TR) Belediyemizin Kuruluşu ve Siyasi Oluşumu, su laptabelediyesi.com, Lapta Municipality.
- ^ Belediye Baskani, su laptabelediyesi.com. URL consultato il 9 gennaio 20227lingua=tr.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lapithos
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su lapithos.org.cy.