Fortune plango vulnera
Fortune plango vulnera (in italiano Piango le ferite inferte dalla fortuna) è un testo poetico goliardico in latino medievale scritto all'inizio del XIII secolo, numero 16[1] della raccolta nota come Carmina Burana.
Testo e traduzione
stillantibus ocellis
quod sua mihi munera
subtrahit rebellis
Verum est, quod legitur
fronte capillata
sed plerumque sequitur
Occasio calvata
In Fortunae solio
sederam elatus
prosperitatis vario
flore coronatus
Quicquid enim florui
felix et beatus
nunc a summo corrui
gloria privatus
Fortune rota volvitur
descendo minoratus
alter in altum tollitur
nimis exaltatus
Rex sedet in vertice
caveat ruinam
nam sub axe legimus
Hecubam reginam»
gemendo i tuoi occhi
questo è il suo regalo per me
deruba i ribelli
È vero che leggiamo
fronte pelosa
ma di solito segue
L'occasione è pessima
Sul trono della fortuna
Mi sono seduto gonfio
gioioso successo
coronato di fiori
Per qualunque cosa io abbia prosperato
felice e felice
ora sono caduto dall'alto
gloria privata
La ruota della fortuna è accesa
scendo in basso
l'altro è preso in alto
estremamente esaltato
Il re siede in cima
attenzione alla rovina
perché leggiamo sotto l'asse
Regina Ecuba»
Carmina Burana di Carl Orff
Brano celebre per essere stato musicato nel 1935/36 dal compositore tedesco Carl Orff come parte dei suoi Carmina Burana che debuttarono all'Opera di Francoforte l'8 giugno 1937. All'interno dei Carmina Burana di Orff, questa canzone è il secondo movimento nel prologo, Fortuna Imperatrix Mundi (Fortuna imperatrice del mondo).
Note
Bibliografia
- Piervittorio Rossi (a cura di), Carmina Burana. Testo latino a fronte, 8ª ed., Milano, Tascabili Bompiani, 2006 [1989], ISBN 88-452-5307-4.