Tor Fiscale
Tor Fiscale è la zona urbanistica 9C (zona "O" 22)[1] del Municipio Roma VII di Roma Capitale. Si estende sul quartiere Q. VIII Tuscolano.
Tor Fiscale | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Città | ![]() |
Circoscrizione | Municipio Roma VII |
Data istituzione | 30 luglio 1977 |
Codice | 09C |
Superficie | 0,94 km² |
Abitanti | 2 250 ab. |
Densità | 2 393,62 ab./km² |
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Geografia fisica
Territorio
La campagna romana che qui ritroviamo è stata conservata anche nell’adattamento operato per la trasformazione a parco pubblico, che ha riproposto scelte di architettura agraria per il restauro-ristrutturazione degli immobili presenti e per l’arredo del verde. Il recupero di essenze arboree tipiche quali alberi da frutto e prati lasciati a “misticanza” di erbe e fiori, testimoniano una leggerezza di intervento che ha saputo rispettare l’identità di questo luogo. Qui, percorrendo i sentieri lungo gli antichi acquedotti, si possono ritrovare i suoni della campagna romana; casali agricoli, orti e frutteti; ampi spazi di verde ed enormi porzioni di cielo sotto il quale si può individuare sempre la maestosa Torre del Fiscale che, con i suoi 30 metri di altezza, domina l’intero paesaggio.
Questo monumento è quasi una “presenza” nell’immaginario di chi da molto tempo vive in questi luoghi; essa ha visto e potrebbe raccontare un millennio di fatti e persone che ai suoi piedi hanno consumato la loro storia non viene e non può essere dimenticata da chi vive qui, perché onnipresente, è davvero il simbolo e rappresenta l’identità sociale di questo territorio. Volgendo lo sguardo verso sud, all’orizzonte, il profilo netto degli antichi vulcani dei Colli Albani ci mostra uno sfondo antico di 500.000”[1]
La zona confina:
- a nord con la zona urbanistica 9B Tuscolano Sud
- a est con la zona urbanistica 10B Appio Claudio
- a sud con le zone urbanistiche 10C Quarto Miglio e 10D Pignatelli
- a ovest con la zona urbanistica 11X Appia Antica Nord
Storia
La Torre del fiscale fu edificata tra il XII e XIII secolo, e fu costruita per il controllo dei possedimenti di una ricca famiglia dell’ epoca
Il monumento rappresenta uno degli esempi meglio conservati tra le tante torri e casali che segnano tutt’ora il paesaggio dell’Agro romano. Un tempo si riteneva che facessero parte di un articolato sistema di vedetta e segnalazione a difesa della città .
La Torre permetteva di controllare terreni che si estendevano per centinaia di ettari nell’area strategica tra la Via Latina e la Via Appia, oltre che rappresentare un prestigioso stato economico per la casata che la posedeva.
Nel corso dei secoli La Torre passò di mano in mano tra diverse famiglie, finchè nel ‘600 fu acquistata da Filippo Foppi, tesoriere pontificio “fiscale”.
La zona prende nome da una torre costruita nel XIII secolo all'intersezione degli acquedotti Claudio e Marcio. La torre è costituita di blocchetti di tufo ed è alta circa 30 metri.
La denominazione di Fiscale, attribuita al fondo e alla torre, compare nel XVII secolo quando la tenuta appartenne a Filippo Foppi, tesoriere pontificio, altrimenti detto "fiscale".[2] Qui, 2000 anni fa, si potevano ammirare gli acquedotti romani (Anio Novus, Claudio, Marcio, Julia, Tepula e il più recente acquedotto Felice) sulle cui arcate sgorgavano le acque della Valle dell'Aniene e quelle del Vulcano Laziale. L'area era percorsa dalla Via Latina e qui i patrizi romani risiedevano per il periodo estivo.
Note
- ^ Piano particolareggiato di Zona "O" n. 22 - "Tor Fiscale", su Roma Capitale - Urbanistica.
- ^ Tor Fiscale, su Medioevo.Roma.