Angelo Bonelli

politico italiano (1962-)
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Angelo Bonelli (Roma, 30 luglio 1962) è un politico italiano, dal 10 luglio 2021 è Co-Portavoce di Europa Verde, assieme a Eleonora Evi.

Angelo Bonelli
Angelo Bonelli nel 2022

Co-Portavoce di Europa Verde
In carica
Inizio mandato10 luglio 2021
ContitolareEleonora Evi
PredecessoreCarica creata

Presidente della Federazione nazionale dei Verdi
Durata mandato10 ottobre 2009 –
24 marzo 2018
PredecessoreAlfonso Pecoraro Scanio
SuccessoreCarica abolita

Deputato della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato13 ottobre 2022
LegislaturaXIX
Gruppo
parlamentare
- XIX: Alleanza Verdi e Sinistra
CoalizioneXIX: Centro-sinistra 2022
CircoscrizioneXIX: Emilia-Romagna
CollegioXIX: 5 (Imola)

Durata mandato28 aprile 2006 –
28 aprile 2008
LegislaturaXV
Gruppo
parlamentare
- XV: Misto (fino al 4/05/2006)
- Misto/Verdi (dal 4/05/2006 al 18/05/2006)
- Verdi (dal 18/05/2006)
CoalizioneXV: L'Unione
CircoscrizioneXV: Lazio 1
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Leader di Alleanza Verdi e Sinistra
In carica
Inizio mandato2 luglio 2022

Dati generali
Partito politicoEuropa Verde (dal 2021)
In precedenza:
FdV (1990-2021)
Titolo di studioDiploma di geometra
ProfessioneAttivista

È stato candidato a sindaco di Taranto nel 2012, presidente della Federazione dei Verdi dal 10 ottobre 2009 al 24 marzo 2018, deputato alla Camera nella XV legislatura e presidente della XIII Circoscrizione di Roma (Ostia-Acilia-Casal Palocco) dal 1993 al 1994.

Biografia

Primi anni

Nasce a Roma nel 1962[1]. Il suo impegno politico ed ecologista inizia nelle associazioni ambientaliste e nella Federazione dei Verdi, dove nel 1990 diventa consigliere circoscrizionale della XIII Circoscrizione del Comune di Roma.[1]

Alle elezioni politiche del 1992 è candidato alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Roma-Viterbo-Latina-Frosinone, ottenendo 1.155 preferenze e non venendo eletto.

Alle elezioni comunali del 1993 viene eletto consigliere comunale di Roma, ma opta per la Presidenza della XIII Circoscrizione, incarico che ricopre nel biennio 1993-1994.[1]

Alle elezioni politiche del 1994 è nuovamente candidato alla Camera nel collegio di Roma - Lido di Ostia per i Progressisti: totalizza il 40,40% ed è sconfitto dal candidato del Polo del Buon Governo Teodoro Buontempo (52,00%).

Alle elezioni regionali nel Lazio del 1995 è eletto consigliere regionale per la provincia di Roma con 2.650 preferenze, venendo nominato capogruppo dei Verdi in consiglio regionale, è rieletto alle elezioni regionali del 2000 nella medesima circoscrizione con 6.671 preferenze.

Alle elezioni europee del 2004 viene candidato nella lista della Federazione dei Verdi nella circoscrizione Italia centrale, ottenendo 8170 preferenze senza tuttavia risultare eletto.

Alle elezioni regionali del 2005 è riconfermato consigliere regionale del Lazio con 6037 preferenze nella provincia di Roma, venendo nominato assessore all'Ambiente e alla cooperazione tra i popoli della giunta di centrosinistra presieduta da Piero Marrazzo, carica dalla quale si è dimesso dopo l'elezione alla Camera.[1]

Deputato e Capogruppo dei Verdi

Alle elezioni politiche del 2006 viene candidato ed eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lazio 1 per la Federazione dei Verdi all'interno dell'Unione. Nel corso della XV Legislatura è stato membro della IX Commissione Trasporti, oltre a svolgere il ruolo di capogruppo dei Verdi alla Camera. Per iniziativa sua e di Giuseppe Trepiccione, il 6 giugno 2007 viene approvato un sub-emendamento parlamentare che avrebbe potuto causare la ri-nazionalizzazione della gestione delle risorse idriche.[2]

Alle elezioni politiche del 2008 viene ricandidato alla Camera per la circoscrizione Lazio 1 nelle liste di Sinistra Arcobaleno, ma non viene rieletto, dato che la formazione non ottiene seggi.

Presidente della Federazione dei Verdi

Il 10 ottobre 2009 a Fiuggi si svolge la XXX Assemblea Nazionale del partito, dove si candida a presidente della Federazione nazionale, in rappresentanza dell'ala a favore di tornare ad essere un soggetto ecologista autonomo, vincendo a sorpresa contro l'avversaria Loredana De Petris, candidata favorita rappresentante della mozione a favore che i Verdi confluissero in Sinistra e Libertà di Nichi Vendola, e viene eletto presidente dei Verdi con 245 voti favorevoli contro i 231 di De Petris[3]. Con Bonelli passa la linea favorevole al mantenimento di un partito ecologista autonomo, contro la confluenza dei Verdi in Sinistra e Libertà.[3]

Consigliere regionale del Lazio

Si ricandida alle elezioni regionali nel Lazio del 2010 coi Verdi come capolista nella circoscrizione di Roma, a sostegno della candidata del centro-sinistra Emma Bonino, ottenendo 2.594 preferenze e venendo eletto consigliere regionale, diventando poi capogruppo dei Verdi.

In occasione dei referendum abrogativi del 2011 ha partecipato attivamente alla campagna referendaria contro l'energia nucleare; durante una trasmissione televisiva sull'argomento ha affermato che nel rapporto dell'UNSCEAR sulle conseguenze di Černobyl' si indica in 6800 il numero dei morti causati dall'incidente[4], mentre in quel rapporto, confermato anche dal forum su Černobyl' pubblicato nel 2005, il numero dei morti accertati varia da un minimo di 30 a un massimo di 65.

Candidatura a sindaco di Taranto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni amministrative italiane del 2012 § Taranto.

In vista delle elezioni amministrative del 2012, dopo l'appello lanciato dal cartello di associazioni e comitati ambientalisti che fanno capo a "Taranto Respira", il leader dei Verdi ha sciolto la riserva e ha deciso di accettare la candidatura a sindaco di Taranto[5], già dichiarato nel 1991 dal Ministero dell'Ambiente "area a elevato rischio ambientale".[6]

Sostenuto da un coalizione formata da Ecologisti e Reti Civiche e dalle liste civiche "Rinascere, Aria Pulita, Mamme per Taranto e Rinnoviamo Insieme", ha ottenuto 12.277 voti, pari all'11,91% delle preferenze, piazzandosi al terzo posto dietro al sindaco uscente e candidato del centro-sinistra (il vendoliano Ippazio Stefano) e il candidato della destra (Mario Cito), riuscendo però a staccare il candidato del centro-destra Filippo Condemi, fermo al 7,11%. Pur non riuscendo ad approdare al ballottaggio, risulta comunque eletto consigliere comunale a Taranto, diventando capogruppo del suo partito.

Angelo Bonelli, oltre a svolgere l'attività di consigliere comunale a Taranto, con l'aiuto dei movimenti ambientalisti che lo hanno sostenuto per la candidatura a sindaco, è uno dei principali oppositori dell'inquinamento prodotto dall'Ilva e delle commistioni tra azienda e politica emerse dall'inchiesta “Ambiente svenduto”. Proprio per questa sua incessante attività, la Questura di Roma gli ha assegnato un servizio di vigilanza sotto la sua abitazione dopo che il 13 febbraio era giunta nella sede del partito dei Verdi una lettera anonima. Bonelli non era a Roma e così lo staff del co-portavoce dei Verdi ha chiamato gli artificieri che hanno sequestrato la missiva per analizzarla. All'interno, gli investigatori, hanno trovato del liquido che è stato sottoposto ad analisi. Il 5 marzo 2014, Bonelli, ha ricevuto una seconda lettera anonima. Questa volta, la busta, era stata spedita agli uffici comunali di Taranto e gli è stata consegnata da uno dei dipendenti comunali, ignaro del contenuto. La busta oltre ad una lettera anonima con delle chiare minacce, conteneva anche un coltello a serramanico[7].

Elezioni politiche 2013 ed europee 2014

Candidato alle elezioni politiche del 2013 alla Camera nelle circoscrizioni Piemonte 2, Puglia e Campania 1 in posizioni potenzialmente utili per ottenere seggi, non viene eletto a causa del mancato superamento del quorum dalla parte della lista Rivoluzione Civile, coalizione alla quale partecipavano anche i Verdi.

Alle elezioni europee del 2014 si è candidato nella lista Verdi Europei - Green Italia, nell'ambito del Partito Verde Europeo, nella Circoscrizione Italia centrale e nella Circoscrizione Italia meridionale, ottenendo rispettivamente 6.568 e 2.048 preferenze. Tuttavia, la lista non ha superato lo sbarramento del 4% e pertanto non è stato eletto. Contro lo sbarramento i Verdi hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale, senza però vedere accolta la questione di legittimità costituzionale con la sentenza n. 239 del 2018.

Elezioni politiche del 2018

In vista delle elezioni politiche del 2018, i Verdi si collocano nella coalizione di centro-sinistra e in particolare nella lista elettorale Italia Europa Insieme (nota semplicemente come Insieme), che include anche il Partito Socialista Italiano di Riccardo Nencini e i prodiani ulivisti orfani di Giuliano Pisapia e del suo progetto "Campo Progressista", raccolti in Area Civica e guidati dall'ex ministro per l'attuazione del programma di governo Giulio Santagata.[8][9][10]

Viene candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Marche - 01 (Pesaro) per la coalizione di centro-sinistra, ma ottiene il 26,24% e viene superato dalla candidata del Movimento 5 Stelle Donatella Agostinelli (35,64%) e quella del centrodestra Anna Cinzia Bonfrisco (31,75%), e da capolista di Insieme nel collegio plurinominale Lazio - 01, ma la lista non supera lo sbarramento del 3% e Bonelli non è eletto.

Dimissioni da portavoce dei Verdi e corsa alle europee 2019

Il 24 marzo 2018 si è dimesso dell’esecutivo nazionale dei Verdi, e conseguentemente da coordinatore dello stesso; lo ha annunciato attraverso i suoi canali social.[11]

Nel gennaio 2019 Angelo Bonelli è stato nominato coordinatore nazionale dell’esecutivo dei Verdi.

Alle elezioni europee del 2019 è candidato nelle liste di Europa Verde (lista formata dai Verdi con Possibile) per la circoscrizione Italia nord-orientale, dove ottiene 4.074 preferenze, senza però essere eletto a causa del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento da parte della lista.

Nomina a portavoce di Europa Verde e l’alleanza con Sinistra Italiana per le politiche

Il 10 luglio 2021, all'assemblea costituente a Chianciano Terme di Europa Verde come partito, viene nominato co-portavoce del soggetto politico insieme ad Eleonora Evi.[12]

Agli inizi di novembre 2021 è stato vittima di vandalismo: la sua porta di casa viene imbrattata con la scritta fatta in bomboletta spray "infame"; fatto avvenuto poco dopo che Bonelli aveva depositato due esposti su Forza Nuova, uno alla Procura di Milano e l’altro a Roma[13][14]. In merito alla vicenda Bonelli al Corriere della Sera dichiara che “non si arrenderà”.[15]

In vista delle elezioni politiche del 2022 Europa Verde e Sinistra Italiana decidono di allearsi, dopo l’esperimento fatto alle amministrative di giugno, e così il 26 luglio, presso il Caffè della Casa del Cinema a Roma, i co-portavoce dei Verdi Eleonora Evi e Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, presentano il simbolo della lista rosso-verde “Alleanza Verdi e Sinistra”.[16] Bonelli viene candidato alla Camera nel collegio uninominale Emilia-Romagna - 05 (Imola) per il centro-sinistra, oltreché come capolista di AVS nei collegi plurinominali Puglia - 03 e Puglia - 04 [17]. Viene eletto all'uninominale con il 38,34% (pari a 90.004 voti), superando Benedetta Fiorini del centrodestra (35,79%) e Lorenza D'Amato del Movimento 5 Stelle (10,29%).[18]

Opere

Note

  1. ^ a b c d Massimo, Angelo Bonelli, su Lista Insieme, 9 febbraio 2018. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  2. ^ Beppe Grillo, Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua, su beppegrillo.it, 9 giugno 2007. URL consultato il 5 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2010).
  3. ^ a b Verdi Monopoli, Verdi, Angelo Bonelli è il nuovo presidente, su verdimonopoli.blogspot.com, 12 ottobre 2009. URL consultato il 5 ottobre 2010.
  4. ^ Annozero, Lo scippo, Rai 2, 28/04/2011 (01:15:00, dal sito ufficiale della Rai)
  5. ^ 'ARIA PULITA PER TARANTO' CANDIDA BONELLI Archiviato il 15 aprile 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Ambiente e salute a Taranto (pag.79) (PDF), su salute.gov.it. URL consultato il 9 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2012).
  7. ^ Taranto, lettera con coltello e minacce di morte ad Angelo Bonelli dei Verdi - Il Fatto Quotidiano
  8. ^ "Insieme" con il Pd: ecco il simbolo della lista Psi-Verdi-Prodiani, su la Repubblica, 14 dicembre 2017. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  9. ^ "Insieme", Psi con Verdi e prodiani alleati di Renzi: "Non siamo civette o mosche cocchiere". E c'è chi azzarda: "7-8%", su Il Fatto Quotidiano, 14 dicembre 2017. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  10. ^ Ritorna, in piccolo, L'Ulivo e l'avversario è sempre lo stesso: "Siamo gli unici che hanno battuto due volte Berlusconi", su L'HuffPost, 14 dicembre 2017. URL consultato il 13 gennaio 2022.
  11. ^ Angelo Bonelli, su facebook.com. URL consultato il 28 marzo 2018.
  12. ^ Nasce Europa Verde,"rilanciamo ambientalismo politico", su ANSA.
  13. ^ Intimidazioni al portavoce di Europa verde Angelo Bonelli: scritta "infame" sulla porta di casa, su RomaToday. URL consultato il 22 novembre 2021.
  14. ^ Verdi, scritta intimidatoria sulla porta di casa del leader Bonelli, su la Repubblica, 5 novembre 2021. URL consultato il 22 novembre 2021.
  15. ^ Intimidazioni al portavoce di Europa verde Angelo Bonelli: scritta "infame" sulla porta di casa, su Il Fatto Quotidiano, 6 novembre 2021. URL consultato il 22 novembre 2021.
  16. ^ AMP | Anche la colomba arcobaleno nel simbolo unitario di Verdi e Sinistra italiana per le politiche, su www.rainews.it. URL consultato il 26 luglio 2022.
  17. ^ Elezioni Camera 2022: i candidati delle 4 coalizioni, tutte le sfide uninominali
  18. ^ ELEZIONI CAMERA 2022 RISULTATI ITALIA, in la Repubblica, 26 settembre 2022.

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