Il termine what-if analysis si riferisce ad una tecnica di brainstorming utilizzata nell'ambito del decision making (ad esempio: per prendere decisioni di tipo strategico utili ad un'azienda[1]), per svolgere stime in ambito finanziario,[2] per svolgere simulazioni[2] e nell'ambito dell'analisi dei rischi (ad esempio: per individuare potenziali rischi nel settore assicurativo[2] o per la salute e sicurezza[3] associati ad un luogo di lavoro, un prodotto, un processo, ecc.).

Descrizione

Il modo più semplice per applicare tale metodo è quello di porre la domanda "Cosa succede se ...?" (in inglese What if ...?, da cui il nome di tale tecnica), seguita da un'ipotesi.[4]

Ad esempio, durante lo svolgimento dell'analisi dei rischi di una macchina, un esempio di domanda potrebbe essere: "Cosa succede se la macchina si inceppa?" A partire dalle risposte alle domande del tipo "what if", è così possibile discutere e indagare sulle possibili conseguenze nei diversi scenari ipotizzati.

Con lo sviluppo delle tecnologie informatiche e in particolare dell'intelligenza artificiale, le risposte alle domande del tipo "what if" possono essere elaborate anche attraverso simulazione computazionale.[1] L'utilizzo di simulazioni al computer, anche se utile in molti casi, è comunque stato ritenuto rischioso se sono prese per "buone" così come sono senza ulteriori valutazioni sul particolare scenario ipotizzato e sul modelli utilizzati dal calcolare per svolgere la simulazione.[5] Dall'altra parte, quando le risposte sono fornite all'interno di un gruppo di partecipanti, la validità e l'utilità di tale tecnica dipende in grossa parte dall'esperienza e dall'intuizione di tale persone, per cui tale tecnica può risultare incompleta rispetto ad altre tecniche di analisi dei rischi, come ad esempio HAZOP.[6]

Structured What If Technique

Structured What If Technique (o SWIFT) è una particolare tecnica di what-if analysis, dove il brainstorming è svolto in maniera strutturata, cioè più formale, pianificando anticipatamente il processo di analisi e le domande da porre del tipo "cosa succede se...?" anziché elaborarle su momento. Tale tecnica SWIFT è citata come un possibile modo per identificare i rischi nella norma CEI UNI EN IEC 31010 Gestione del rischio - Tecniche di valutazione del rischio.[7]

Nella sua applicazione come tecnica per l'analisi dei rischi in ambito medico, è considerata più veloce e intensiva rispetto alla tecnica Failure Modes and Effects Analysis (FMEA).[8]

Note

Voci correlate