Edge computing
L'edge computing è un modello di calcolo distribuito nel quale l'elaborazione dei dati avviene il più vicino possibile a dove i dati vengono generati, migliorando i tempi di risposta e risparmiando sulla larghezza di banda[1]. L'elaborazione dei dati in prossimità del luogo in cui vengono generati porta considerevoli vantaggi in termini di latenza di elaborazione, riduzione di traffico dati e maggior resilienza in caso di interruzione nella connessione dati.
Definizione
Una definizione di edge computing è l'utilizzo di qualsiasi tipo di programma informatico che offra una bassa latenza in prossimità delle richieste. Karim Arabi, in un Keynote dell'IEEE DAC 2014[2] e successivamente in un intervento su invito al Seminario MTL del MIT nel 2015[3], ha definito l'edge computing in modo ampio come "tutta l'elaborazione al di fuori del cloud che avviene ai bordi della rete e, più specificamente, in applicazioni in cui è richiesta l'elaborazione dei dati in tempo reale".
Il termine è spesso usato come sinonimo di fog computing[4]. Questo è particolarmente rilevante per le piccole distribuzioni. Tuttavia, quando le dimensioni dell'implementazione sono grandi, ad esempio per le Smart City, il fog computing può essere un livello distinto tra l'Edge e il Cloud. Pertanto, in tali implementazioni, il livello Edge è distinto con responsabilità specifiche.[5][6]
Secondo il rapporto The State of the Edge, l'edge computing si concentra sui server "in prossimità della rete dell'ultimo miglio".[7]
L'edge computing può impiegare la tecnologia di virtualizzazione per facilitare la distribuzione e l'esecuzione di un'ampia gamma di applicazioni sui server edge.[8]
Descrizione
Il termine in lingua inglese, edge computing (in lingua italiana elaborazione al margine), prende spunto dalla parola "edge" che significa "angolo, estremità o margine"[9] per fare riferimento al fatto che con questo approccio progettuale l'elaborazione dei dati avviene in maniera decentralizzata, in opposizione a quella centralizzata tipica del cloud computing. Il termine si riferisce più a un'architettura che a una tecnologia specifica[10].
Questo modello computazionale è adottato nel cosiddetto Internet delle cose, in quanto permette di elaborare grosse quantità di dati prodotti localmente ed eventualmente inviare a sistemi remoti una loro elaborazione molto più compatta[11]. L'edge computing può anche essere sfruttato in architetture quali quella del 5G per fornire ai dispositivi connessi servizi locali con risposte in tempo reale, difficilmente realizzabili con architetture cloud[12].
Le origini dell'edge computing risiedono nelle Content Delivery Network create alla fine degli anni '90 per servire contenuti web e video da server edge distribuiti in prossimità degli utenti[13]. All'inizio degli anni 2000, queste reti si sono evolute per ospitare applicazioni e componenti applicativi nei server edge[14], dando vita ai primi servizi commerciali di edge computing[15] che ospitavano applicazioni come localizzatori di rivenditori, carrelli della spesa, aggregatori di dati in tempo reale e motori per l'inserimento di annunci pubblicitari.
Applicazioni
I servizi applicativi edge riducono i volumi di dati che devono essere spostati, il conseguente traffico e la distanza che i dati devono percorrere. Ciò consente di ridurre la latenza e i costi di trasmissione. L'offloading del calcolo per applicazioni in tempo reale, come gli algoritmi di riconoscimento facciale, ha mostrato notevoli miglioramenti nei tempi di risposta, come dimostrato dalle prime ricerche[16]. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che l'utilizzo di macchine ricche di risorse, chiamate cloudlet o micro-centri di dati, migliorano i tempi di esecuzione quando alcuni compiti vengono scaricati sul nodo edge quando sono locati in prossimità degli utenti mobili.[17] D'altra parte, l'offloading di ogni compito può comportare un rallentamento a causa dei tempi di trasferimento tra i dispositivi e i nodi. A seconda del carico di lavoro è quindi possibile definire una configurazione ottimale.
Il sistema di rete elettrica basato sull'IoT consente la comunicazione di elettricità e dati per monitorare e controllare la rete elettrica, rendendo più efficiente la gestione dell'energia[18].
Un altro utilizzo dell'architettura è il cloud gaming, dove alcuni aspetti di un gioco possono essere eseguiti nel cloud mentre il video renderizzato viene trasferito a client leggeri in esecuzione su dispositivi come telefoni cellulari, occhiali VR, ecc. Questo tipo di servizi è noto anche come pixel streaming.[19]
Altre applicazioni degne di nota sono le auto connesse e a guida autonoma[20], le città intelligenti[21], l'Industria 4.0 e i sistemi di automazione domestica[22].
Note
- ^ (EN) Eric Hamilton-Last Updated: 2018-12-27T08:37:12+00:00, What is Edge Computing: The Network Edge Explained, su Cloudwards, 31 dicembre 2018. URL consultato il 17 maggio 2022.
- ^ Archive | Design Automation Conference, su web.archive.org, 30 luglio 2020. URL consultato il 5 giugno 2023 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2020).
- ^ (EN) Trends, Opportunities and Challenges Driving Architecture and Design of Next Generation Mobile Computing and IoT Devices | Microsystems Technology Laboratories, su www.mtl.mit.edu, 11 dicembre 2017. URL consultato il 5 giugno 2023.
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- ^ (EN) Difference Between Edge Computing and Fog Computing, su GeeksforGeeks, 27 novembre 2021. URL consultato il 5 giugno 2023.
- ^ (EN) State of the Edge Report 2022, su State of the Edge. URL consultato il 5 giugno 2023.
- ^ (EN) Edge virtualization manages the data deluge, but can be complex | TechTarget, su IT Operations. URL consultato il 5 giugno 2023.
- ^ Edge computing: l’elaborazione ai margini della rete, su IONOS Digitalguide. URL consultato il 17 maggio 2022.
- ^ The Edge Completes The Cloud A Gartner Trend Insight Report | PDF | Cloud Computing | Internet Of Things, su Scribd. URL consultato il 17 maggio 2022.
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