Dark Souls (ダークソウル?, Dāku Souru) è un videogioco di ruolo d'azione dark fantasy sviluppato da FromSoftware e pubblicato in Giappone il 22 settembre 2011 per PlayStation 3, a livello internazionale il 4 ottobre 2011 per PlayStation 3 e Xbox 360[7] e il 24 agosto 2012 per Microsoft Windows.[6] In occidente la distribuzione è affidata a Namco Bandai Games. Precedentemente conosciuto con il nome in codice Project Dark, è il successore spirituale di Demon's Souls.[8][9][10]

Dark Souls
videogioco
Logo del gioco
PiattaformaPlayStation 3, Xbox 360, Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch
Data di pubblicazionePlayStation 3:
Giappone 22 settembre 2011[1]
4 ottobre 2011[2]
Zona PAL 7 ottobre 2011[3]
8 ottobre 2011
6 ottobre 2011[4][5]

Xbox 360:
4 ottobre 2011
Zona PAL 7 ottobre 2011
8 ottobre 2011
6 ottobre 2011
Microsoft Windows:
Giappone 25 ottobre 2012
24 agosto 2012
Zona PAL 24 agosto 2012[6]
23 agosto 2012
23 agosto 2012[6]

GenereAction RPG
TemaDark fantasy
OrigineGiappone
SviluppoFromSoftware
PubblicazioneGiappone (bandiera)FromSoftware, Mondo (bandiera)Namco Bandai
DirezioneHidetaka Miyazaki
Modalità di giocoGiocatore singolo, multiplayer online
Periferiche di input
SupportoBlu-ray Disc, DVD
Distribuzione digitaleGames for Windows, Steam
Requisiti di sistemaSO: Windows XP, Processore: AMD Phenom II X2 545 3.0 Ghz - Intel Core 2 Duo E6850 3.0 Ghz, Memoria: 2 GB, Hard Disk: 4 GB, Scheda Video: ATI Radeon HD 4870 - GeForce 9800 GTX+, DirectX: 9.0c, Audio: Compatibile Direct Sound, Altro: Il gioco online richiede installazione e login di Games for Windows - LIVE
Fascia di etàCEROD · ESRBM · PEGI: 16
EspansioniArtorias of the Abyss
Seguito daDark Souls II

Considerato uno dei migliori videogiochi della sua generazione, i critici ne hanno elogiato la profondità del suo sistema di combattimento, l'intricato level design, l'uso del testo di colore, il gameplay articolato e la trama velata[11]. Sono, tuttavia, arrivate anche pesanti critiche a causa della sua presunta difficoltà, una componente che però ha contribuito alla fama del videogioco e alla costituzione di una fanbase ancora molto attiva a distanza di anni dall'uscita.[12]

Ad aprile 2013 il gioco aveva venduto oltre due milioni di copie in tutto il mondo e nel 2015 oltre 5 milioni. Due sequel sono usciti a metà degli anni 2010, mentre una versione rimasterizzata intitolata Dark Souls Remastered è uscita nel 2018.

Trama

Nell'Era degli Antichi il mondo era statico e amorfo. Avvolta dalla nebbia, la grigia superficie era abitata da Arcialberi e Draghi eterni, mentre sotto la superficie, nei meandri del sottosuolo vi era l'oscurità. Dopo, però, venne il fuoco, che generò la diversità: caldo e freddo, vita e morte, ed infine, luce e oscurità. Poi dall'oscurità degli esseri giunsero alla fiamma, e trovarono le anime dei lord, anime tanto potenti da plasmare il mondo stesso e da rendere coloro che le possiedono delle divinità : Nito, il primo dei morti; la Strega di Izalith e le sue figlie del Caos; Gwyn, il Signore della luce e i suoi fedeli soldati; ed infine il Nano furtivo, così facilmente dimenticato, il quale trovò un'anima diversa: l'Anima Oscura.

Con la forza dei Lord, essi combatterono i Draghi. Le potenti saette di Gwyn perforarono le loro scaglie di pietra, Le Streghe di Izalith invocarono grandi tempeste di fuoco, Nito scatenò un Miasma di morte. Infine Seath il senzascaglie tradì la propria specie, e così i draghi furono sconfitti. Così ebbe inizio l'Era del Fuoco, ma presto le fiamme si spensero, e rimase soltanto l'oscurità. Nel tentativo di creare una nuova Prima Fiamma, La Strega di Izalith creò invece il Caos, un fuoco corrotto e potente a cui ella stessa soccombette diventandone una fucina e generando una stirpe demoniaca. In seguito Gwyn, il possessore dell'anima più grande, consapevole dell'imminente fine dell'era degli dei si gettò nel fuoco della Prima Fiamma, bruciandosi come un tizzone per ravvivare il fuoco.

Molto tempo dopo il sacrificio di Gwyn, la Fiamma sta per spegnersi nuovamente. Fra gli uomini si distinguono i portatori del Segno Oscuro, marchio che identifica la maledizione dei non-morti. Il protagonista è uno di questi.

Dopo essere evaso dalla prigione dei non morti, il protagonista raggiunge una Lordran in rovina per suonare le Campane del Risveglio. Il suono delle campane ridesta dal suo sonno il Serpente Primordiale Frampt, il Cercatore di Re, che chiede al videogiocatore di ascendere ad Anor Londo, la casa degli Dei. Ad Anor Londo, Gwynevere, Principessa del Sole e figlia maggiore di Gwyn, dà istruzioni su come succedere a Lord Gwyn e compiere la profezia: il giocatore deve acquisire le Anime dei Lord della Strega di Izalith, Nito e i frammenti della stessa anima di Gwyn, detenuti dai Quattro Re e dal drago Seath il Senzascaglie. Durante queste avventure s'incontra anche il serpente ingannatore Kaathe l'Oscuro, che incoraggia il videogiocatore a non prolungare la vita della Fiamma ma a lasciarla finalmente perire, gettando il mondo nell'Era dell'Oscurità (in quanto l'umanità è stata creata dai frammenti della stessa Anima Oscura in possesso del Nano Furtivo).[13] Una volta acquisite tutte le Anime dei Lord il giocatore raggiunge la Fornace della Prima Fiamma dove, dopo aver sconfitto Gwyn, deve scegliere se rispondere alla chiamata degli Dei per riaccendere la Fiamma o dare inizio all'Era dell'Oscurità.

Artorias of the Abyss

Molto tempo fa un essere conosciuto come Manus si risvegliò e cominciò a diffondere l'Abisso - una distesa di oscurità - sulla terra di Oolacile. Artorias, uno dei quattro cavalieri di Lord Gwyn, intraprese una missione a Oolacile per fermare la diffusione dell'Abisso, fallendo e finendo anch'egli corrotto. Nel frattempo, Manus cercava disperatamente il suo ciondolo a lungo perduto (simbolo del suo passato umano) attraverso lo spazio e il tempo. Quando il Prescelto dei Non Morti entra in possesso del ciondolo, Manus lo trasporta nel passato. Lì il Prescelto riesce a sconfiggere Artorias, dando pace alla sua anima tormentata, e distrugge Manus, arrestando la diffusione dell'Abisso, sebbene l'impresa sarà poi erroneamente attribuita ad Artorias.

Modalità di gioco

 
Immagine tratta dalla versione Remastered

Dark Souls è un videogioco action RPG con visuale in terza persona. Il giocatore deve esplorare varie ambientazioni in stile dark fantasy e utilizzare armi, magie e strategie per sopravvivere a trappole e nemici. All'inizio, durante la creazione dell'avatar, si possono selezionare alcune classi che si rifanno all'immaginario dei giochi di ruolo (guerriero, ladro, chierico ecc);[14] la differenza di ogni classe è in realtà solo l'equipaggiamento iniziale e la distribuzione delle statistiche (vita, forza, destrezza), fattori che lasciano piena libertà all'utente nell'utilizzo di qualunque oggetto o potere magico ottenibile in gioco a discapito della classe scelta.[15]

Il mondo di gioco non è diviso in livelli come nel precedente Demon Souls, ma è liberamente esplorabile:[16] molte ambientazioni che lo compongono sono collegate tra loro e per la maggior parte accessibili sin dall'inizio, a rischio e pericolo del giocatore che può ritrovarsi di fronte nemici troppo potenti rispetto al suo equipaggiamento e livello di abilità.[17][18][19][20] Nel corso del gioco verranno sbloccate alcune scorciatoie che permetteranno di spostarsi più velocemente tra le varie zone.[16]

Uno degli elementi centrali di Dark Souls è rappresentato dai falò: interagendo con essi è possibile, tra le altre cose, salvare la partita, ripristinare le pozioni di cura ed aumentare di livello.[16] Per quest'ultima operazione è necessario spendere delle anime, che si guadagnano sconfiggendo i nemici.[14] Ogni volta che ci si siede ad un falò il mondo viene resettato, e la maggior parte dei nemici uccisi ritorna in vita.[15] Se si viene uccisi a nostra volta, il giocatore appare nell'ultimo falò utilizzato, e tutte le anime guadagnate fino a quel momento rimangono nel punto dove si è verificata la morte. Le anime possono essere recuperate a meno di non essere nuovamente uccisi; in questo caso vengono perse.[14]

In Dark Souls si possono ottenere una grande quantità di armi, sia corpo a corpo (spade, mazze, alabarde) che a distanza (archi, balestre e artefatti per lanciare magia); sono inoltre presenti scudi, anelli e parti di armature (elmo, busto, gambe e mani). Ogni oggetto possiede valori offensivi o difensivi, che possono essere migliorati grazie a dei materiali e tramite appositi NPC.[15]

Multigiocatore

Durante il gioco è possibile avere due forme: "vuoto" (caratterizzato da un aspetto simile a quello di un cadavere) o "umano". Si inizia il gioco come vuoto, e si diventa umani sconfiggendo un boss, aiutando un altro giocatore oppure utilizzando un punto umanità dopo essersi seduti ad un falò;[16] ad ogni morte si ritorna vuoti. Quando si è in forma umana è possibile evocare uno o più alleati, sia controllati dalla CPU che da altri giocatori in remoto; allo stesso tempo si può essere invasi da qualcuno che voglia ucciderci. Non è possibile comunicare con altri giocatori in maniera diretta (non esiste una chat), ma solo tramite una serie di gesti o incidendo sul terreno dei messaggi predefiniti.[15]

Boss

Come in Demon's Souls, nel gioco sono presenti numerosi boss, alcuni facoltativi, altri necessari per proseguire nella trama ed accedere alle zone successive. I boss in tutto sono 26, DLC compreso:

  • Demone del Rifugio: primo boss del gioco, presente nel Rifugio del Non Morto. Lento e non molto resistente, se lo si sconfigge al primo incontro, quindi prima di ottenere l'equipaggiamento di classe (cosa che rende lo scontro decisamente più impegnativo) si ottiene la sua arma.
  • Demone vagante: uguale al Demone del Rifugio ma decisamente più grande, lo si può incontrare tornando al Rifugio del Non Morto tramite lo stesso corvo che ha permesso di fuggire a Lordran. Lo scontro è reso ostico dalle onde d'urto del boss e dalla sua grande resistenza agli attacchi.
  • Demone del Toro: boss del Borgo dei Non Morti superiore, è obbligatorio a meno che non si abbia la Chiave universale. Difficile per i giocatori alle prime armi, specialmente per l'arena stretta; se ne incontrano vari esemplari alle Rovine del Demone come miniboss.
  • Demone Capra: boss del Borgo dei Non Morti inferiore, anche lui è evitabile scegliendo la Chiave universale come dono iniziale. Non è molto resistente, ma lo scontro è reso difficile dalla presenza di due cani in uno spazio relativamente piccolo. Come il suo simile taurino, è possibile rincontrarlo alle Rovine del Demone come miniboss.
  • Gargoyle della Campana: situato sulla cima della Chiesa dei Non Morti, questo boss blocca l'accesso alla prima campana da suonare per aprire la Fortezza di Sen; lo scontro è relativamente semplice fino a quando la sua vita non scende a metà, facendo arrivare un altro gargoyle da combattere (fortunatamente, più debole del primo e già con metà vita in meno). Per facilitare lo scontro è possibile evocare Solaire di Astora e Lautrec di Carim, se si ha parlato con loro in precedenza. Anche lui ricompare come miniboss, ma stavolta ad Anor Londo. Tagliandogli la coda si ottiene l'Ascia Coda di Gargoyle.
  • Drago Famelico: boss delle Profondità, è necessario batterlo per accedere alla Città Infame dalle fogne, ma è opzionale se invece si decide di passare per la Valle dei Dragoni. Ha una grande resistenza agli attacchi, essendo un drago (seppur corrotto), ma in alcuni casi lascia la testa, suo punto debole, a portata del giocatore; se gli si taglia la coda, lascia come premio l'Ascia Bipenne del Re Drago. Anche qui è possibile evocare Solaire di Astora e Lautrec di Carim.
  • Queelag, la Strega del Caos: Boss del Dominio di Queelag, mini-area tra la Città Infame e le Rovine del Demone, questa donna-ragno difende la seconda campana da suonare per accedere alla Fortezza di Sen. Ha molta resistenza ai danni (specialmente da fuoco) e i suoi attacchi sono potenti, ma prevedibili. Per rendere lo scontro meno ostico si può evocare Mildred la Cannibale, se la si è precedentemente sconfitta vicino al falò all'inizio della palude.
  • Golem di Ferro: golem posizionato in cima alla Fortezza di Sen, è necessario batterlo per accedere ad Anor Londo. Lancia attacchi potenti e destabilizzanti, ma se lo si colpisce ripetutamente alle gambe (meglio se con armi pesanti) lo si può far barcollare e cadere per terra, o, se si è in posizione favorevole, farlo cadere di sotto. Prima di attraversare la nebbia del boss è consigliato uccidere il gigante sulla torre più alta della fortezza, che lancia massi esplosivi all'interno dell'arena. Lo scontro è decisamente più facile se si evoca Tarkas Ferronero.
  • Ornstein l'Ammazzadraghi e Smough il Giustiziere: rispettivamente il capitano dei cavalieri e il boia di Lord Gwyn, questi due boss di Anor Londo difendono l'accesso alla stanza della Principessa Gwynevere, che permette di proseguire nella trama. Considerato da molti come lo scontro più difficile del gioco, è possibile facilitarlo evocando Solaire di Astora. I due avversari hanno stili di combattimento diametralmente opposti: Ornstein usa una lancia per attaccare velocemente con il potere del fulmine, mentre Smough carica e schiaccia il giocatore con il suo martello gigante. Una volta sconfitto uno dei due boss, l'altro ne assorbirà il potere, diventando gigante (nel caso di Ornstein) o infondendo l'arma di elettricità (nel caso di Smough).
  • Gwyndolin, il Sole Oscuro: dio della luna e figlio minore di Lord Gwyn, lo si può incontrare ad Anor Londo in due modi: trovando l'Anello della Magia Bianca nelle Catacombe, con il quale diventa un NPC e permette di entrare nel Patto delle Lame della Luna Oscura (a meno che non si attraversi la nebbia, in quel caso diventa immediatamente un boss), oppure uccidendo la Principessa Gwynevere nella sua stanza, cosa che fa sparire le illusioni nella città degli dei, e quindi anche la statua che nasconde il boss. Lo scontro si svolge in un grande corridoio, reso infinito dalla magia di Gwyndolin, che attaccherà il giocatore a distanza, ma essendo poco resistente non è uno scontro difficile.
  • Priscilla Mezzosangue: boss alla fine del Mondo Dipinto di Ariamis, zona segreta accessibile dal quadro gigante di Anor Londo (se si ha recuperato la bambola insolita nella cella da cui inizia il gioco, dopo essere tornati al Rifugio del Non Morto). Figlia illegittima di Seath il Senzascaglie e della Principessa Gwynevere, Priscilla ha poca vita, ma può diventare invisibile (si possono seguire i suoi movimenti guardando le orme sulla neve) e la sua falce ha un alto grado di sanguinamento. Tagliandole la coda si può ottenere la Daga di Priscilla.
  • Farfalla della Luna: primo boss del Giardino Radiceoscura, è poco resistente ma i suoi attacchi magici sono potenti; se non si hanno armi a distanza o magie (dato che il boss vola per buona parte dello scontro), si può evocare la Strega Beatrice, che, essendo appunto un'incantatrice, può in pratica battere il boss al posto del giocatore. Essendo una creazione di Seath il Senzascaglie, se ne possono trovare alcune nella Caverna di Cristallo.
  • Sif, il Grande Lupo Grigio: secondo boss del Giardino Radiceoscura, è obbligatorio per recuperare il Patto di Artorias e così raggiungere i Quattro Re, dato che, essendo l'antico compagno del Cavaliere Artorias, ne difende la tomba. Nonostante i suoi attacchi veloci e potenti, non è uno scontro molto difficile. Se, prima di affrontarlo, si completa il DLC e lo si salva dall'oscurità, il boss avrà un filmato iniziale diverso (invece di ringhiare e mettersi in posizione d'attacco, Sif riconosce il giocatore e a malincuore afferra la spada per combattere).
  • I Quattro Re: boss dell'Abisso e uno dei 4 Lord, sono i comandanti degli Spettri Oscuri ed ex vassalli di Gwyn, raggiungibili da Petite Londo se si ha equipaggiato il Patto di Artorias. Sono quattro boss (identici) che si alternano e condividono una sola barra della vita; i loro attacchi sono molto pericolosi, in particolare la presa che ruba un'umanità alla volta, e inoltre l'oscurità dell'Abisso rende difficile percepire la profondità dell'arena. Si può comunque evocare la Strega Beatrice in proprio aiuto.
  • Seath il Senzascaglie: boss della Caverna di Cristallo e uno dei 4 Lord, è un drago deforme e traditore della propria specie, divenuto alleato di Lord Gwyn e premiato con il titolo di Duca. Per battere il boss bisogna prima distruggere il cristallo alle sue spalle, che lo rende immortale; i suoi attacchi hanno un alto danno magico e possono maledire, ed è praticamente immune alla magia. Tagliandogli la coda si ottiene lo Spadone della Luna.
  • Girandola: boss delle Catacombe e, secondo molti, il più facile del gioco, Girandola è un necromante che, mentre cercava di resuscitare la moglie e il figlio, per errore si fuse con essi. Attacca sdoppiandosi e lanciando sfere infuocate, ma può essere facilmente battuto anche a inizio gioco, evocando il Paladino Leroy. Quando viene sconfitto lascia una delle tre maschere e il Rito dell'Accensione, che permette di avere fino a 20 Fiaschette Estus.
  • Nito, il Re Tombale: boss della Tomba dei Giganti e uno dei 4 Lord, è il dio della morte di Lordran, ed è possibile incontrarlo anche a inizio gioco, tramite un passaggio segreto dalle Catacombe: qui si presenta come un NPC che permette di entrare nel Patto dei Servitori del Re Tombale. Successivamente, lo si affronta come boss: è probabilmente il più semplice dei 4 Lord, anche se gli scheletri presenti nell'arena e la sua arma tossica creano non poche difficoltà.
  • Scarica Infinita: primo boss delle Rovine del Demone, è un demone gigantesco e deforme, fratello minore di Queelag: essendo un boss abbastanza confusionario, è consigliabile correre all'inizio dell'arena, verso la nebbia, e aspettare che il demone salti verso il giocatore per colpirlo; non riuscendoci, il boss rimarrà appeso alla sporgenza, e basteranno un paio di colpi per farlo precipitare di sotto.
  • Demone del fuoco: secondo boss delle Rovine del Demone, è tuttavia opzionale se si ha raggiunto il secondo livello del Patto dei Servitori del Caos, che permette di aprire una scorciatoia per Lost Izalith (la stessa che permette di salvare Solaire nella sua quest). Praticamente la copia del Demone vagante, eccetto per i danni e la velocità, l'arena stretta e le radici impediscono di muoversi liberamente.
  • Demone centipede: terzo boss delle Rovine del Demone, anche lui evitabile con la scorciatoia sopracitata, lo si incontra dopo aver sconfitto Scarica Infinita, mentre è aggrappato ad un muro, senza poterci però interagire. Successivamente ci attacca in un'arena quasi interamente coperta dalla lava, anche se, tagliando uno dei suoi "tentacoli", è possibile ottenere l'Anello arancione annerito, che consente di camminare sulla lava senza quasi subire danno. Si può comunque evocare Solaire di Astora.
  • Culla del Caos: boss di Lost Izalith e uno dei 4 Lord, è l'antica strega di Izalith che, nel tentativo di ricreare la Prima Fiamma, divenne un ricettacolo di demoni del Caos. Il boss non va affrontato in maniera convenzionale, ma bisogna distruggere i due nuclei posti alle sue estremità, e poi farsi strada al suo interno uccidendo (con un colpo solo) una specie di Larva del Caos. La difficoltà principale deriva dal pavimento che crolla in più punti e le spazzate del boss, oltre alle sue Tempeste del Caos.
  • Guardiano del Santuario: primo boss del DLC, è una specie di manticora che attacca con rapidità, utilizzando artigli, attacchi elettrici e una coda di scorpione che causa tossicità; tagliando quest'ultima si ottiene la frusta Coda del Guardiano. Se si ritorna più avanti nella sua arena se ne possono trovare due esemplari.
  • Cavaliere Artorias: boss del Bosco Reale, è l'eroe leggendario a cui è dedicato il DLC, ma qui si presenterà come ferito e corrotto dall'Abisso: nonostante questo è un boss rapido e letale, con combo veloci che causano molti danni, specialmente dopo essersi potenziato. Dopo averlo sconfitto, nell'arena troveremo Ciaran, una dei 4 cavalieri di Gwyn (insieme ad Ornstein, Artorias e Gough) che, in cambio dell'anima del boss appena ottenuta, donerà le sue armi.
  • Manus, Padre dell'Abisso: boss finale del DLC, è il responsabile dell'invasione dell'Abisso ad Oolacile e del viaggio nel passato del giocatore. Manus è un boss difficile e resistente, in grado di lanciare potenti magie oscure, le quali sono però prevedibili, con un po' di attenzione. Se si ha già salvato Sif nel Baratro dell'Abisso, lo si può evocare direttamente nell'arena (le dimensione del lupo saranno quelle del DLC, non, ovviamente, quelle del gioco base).
  • Drago Nero Kalameet: boss opzionale del DLC, è un drago ciclopico che incontriamo nel Bosco Reale, senza poterlo affrontare perchè vola e attacca con soffiate di fuoco magico. Per combattere ad armi pari si deve trovare la Chiave con Emblema nella città di Oolacile ed entrare in una torre vicino all'arena di Artorias: qui si trova Gough Occhio di Falco, uno dei 4 cavalieri di Gwyn, che accetta di abbattere con una freccia il drago, per impedirgli di volare. Lo scontro è uno dei più difficili del gioco, sia per i danni elevati del boss sia per la sua alta resistenza. Tagliandogli la coda si ottiene lo Spadone di Ossidiana.
  • Gwyn, Lord dei Tizzoni: boss finale del gioco, è il Signore della Luce che sconfisse i draghi e inaugurò l'Età del Fuoco. Qui si incontra come un essere vuoto, dopo essersi sacrificato con i suoi cavalieri per mantenere accesa la Prima Fiamma. Lo scontro è reso difficile dalla velocità di Gwyn, il quale è però facilmente battibile con le parate; se lo si ha salvato a Lost Izalith, è possibile evocare Solaire di Astora.

Colonna sonora

La colonna sonora del gioco è stata composta da Motoi Sakuraba ed è scaricabile dal sito web del gioco inserendo il codice all'interno della confezione.

Sviluppo

L'autore e direttore Hidetaka Miyazaki ha modellato vari luoghi del mondo di gioco ispirandosi a posti realmente esistenti, come l'edificio principale di Anor Londo che è basato sul castello di Chambord (a sinistra) e sul Duomo di Milano (destra).

Dark Souls ha molti elementi in comune con Demon's Souls, sebbene il cambio di distributore abbia fatto desistere From Software dal fare un vero e proprio seguito.[21] Tra le ispirazioni per l'aspetto estetico di personaggi e oggetti di entrambi i titoli, Miyazaki ha citato il manga Berserk.[22] Alcune architetture sono ispirate a luoghi reali: in particolare nella città di Anor Londo si trovano elementi in comune con il Duomo di Milano e con il Castello di Chambord.[22]

Distribuzione

Il videogioco è stato pubblicato in Giappone per PlayStation 3 il 22 settembre 2011 e nel resto del mondo per PlayStation 3 e Xbox 360 nel corso del mese di ottobre 2011. È stato venduto anche in edizione limitata:[23]

  • Versione giapponese: contiene il gioco, la colonna sonora e una mappa di una sezione del mondo di gioco.[24]
  • Versione nordamericana: contiene il gioco, un codice per scaricare la mini-guida, un codice per la colonna sonora, un codice per i video del "dietro le quinte", un artbook in edizione rilegata con immagini in alta qualità. La copertina è in metallo;[25]
  • Versione europea: contiene il gioco, un codice per scaricare la mini-guida, un disco della colonna sonora, un disco in HD del "dietro le quinte", un artbook in edizione rilegata con immagini in alta qualità;[26]

Le edizioni limitate sono state disponibili allo stesso prezzo dell'edizione standard per tutte le persone che hanno preordinato il gioco, fino ad esaurimento scorte.[27] Poco prima dell'uscita giapponese, gli sviluppatori di FromSoftware hanno usato un metodo insolito per punire chi aveva comprato il videogioco prima della data ufficiale: chi fosse stato trovato a giocare online prima del 22 settembre, si sarebbe trovato ad affrontare spettri oscuri (invasori del mondo di altri giocatori) comandati dagli sviluppatori con statistiche al massimo, quindi invincibili.[28]

Prepare to Die Edition

Namco Bandai, dopo aver riscontrato un ottimo numero di firme nella petizione per portare il gioco anche su computer[29], ha deciso di effettuare un porting per Microsoft Windows contenente una modalità PvP online avanzata, tre aree inedite con quattro boss, nuove armi, armature e nuovi personaggi tra cui il cavaliere Artorias, aumentando notevolmente anche la durata del gameplay.[30] Questa edizione è chiamata Dark Souls: Prepare to Die Edition ed è uscita il 24 agosto 2012 in Occidente[6]. Il gioco è disponibile per Games for Windows e Steam. Per quanto riguarda le versioni per PlayStation 3 e Xbox 360, dal 24 ottobre 2012 i contenuti aggiuntivi di questa edizione sono scaricabili dai relativi store in tutto il mondo e una versione su disco del gioco è stata pubblicata il 26 ottobre 2012 in Europa e Australasia (in Italia dal 29 novembre).[31] Questo DLC è noto con il nome di Artorias of the Abyss.

Dark Souls Remastered

Una versione rimasterizzata del gioco (compreso il DLC Artorias of the Abyss), intitolata Dark Souls: Remastered, è stata annunciata l'11 gennaio 2018 e pubblicata il 24 maggio 2018 per PS4, Xbox One e PC. Il 19 ottobre 2018 è uscita anche per Nintendo Switch, insieme all'amiibo di Solaire di Astora. Dark Souls: Remastered gira nativamente a 60 fotogrammi per secondo su tutte le piattaforme eccetto Nintendo Switch e supporta una risoluzione 4k su PlayStation 4 Pro, Xbox One X e Windows.[32] Inoltre vennero apportate modifiche alla modalità multigiocatore, tra cui l'aggiunta di server dedicati, il numero di giocatori online aumentati da quattro a sei e l'introduzione della password per il matchmaking per facilitare la partecipazione degli amici online.[33][34][35]

Dark Souls: Remastered ha venduto 71.739 copie in Giappone durante la prima settimana, rendendolo il titolo più venduto nel Paese in quel momento.[36]

Accoglienza

Valutazioni professionali
Testata Giudizio
GameRankings (media al 2023) 88,48%[37]
Metacritic (media al 2023) 89/100[38]
Play Generation 93%[39]
The Games Machine 92%[40]
multiplayer.it PS3: 9/10[14]
PC: 7.5/10[41]
Spaziogames 9.1/10[15]
Everyeye.it 8.7/10[16]
GameSpot 9,5/10[42]
Eurogamer 9/10[43]
Destructoid 7/10[44]

La rivista Play Generation diede alla versione per PlayStation 3 un punteggio di 93/100, apprezzando il fatto che fosse vasto, profondo e accattivante, rivelandosi una sfida molto appagante per chi non si voleva tirare indietro e come contro il suo non riuscire a sorprendere come il primo capitolo, dal quale riprendeva alcuni difetti tecnici, finendo per trovarlo un gioco "maledettamente" difficile quanto "maledettamente" affascinante, considerandolo un GdR unico ma non per tutti[45]. Dello stesso parere la recensione di Everyeye.it, il quale ha apprezzato il level design e la struttura aperta, sebbene «dopo una prima fase di gioco affrontata con tanto trasporto (...), si incappa in qualche evidente errore di progettazione.»[16] Multiplayer.it afferma che Dark Souls «regalerà infatti mille soddisfazioni come e più del predecessore, permettendo loro di godere di uno dei giochi più belli e completi degli ultimi anni.» a patto di essere «un pubblico hardcore, ma di quelli tosti, desiderosi sempre di grandi sfide e che non si demoralizzano ne tirano mai indietro di fronte a decine di morti continue».[14] Anche la recensione di Spaziogames accenna alla difficoltà piuttosto elevata del gioco, ma anche all'innovativo reparto online, «capace di reinventare il concetto di gioco cooperativo e competitivo.»[15] Meno positivo il parere del sito Destructoid, che punta il dito soprattutto al reparto tecnico, colpevole di non riuscire a mantenere un frame rate costante in diverse occasioni.[44]

La conversione PC ha ricevuto, all'uscita, diverse critiche a causa di un frame rate limitato, del blocco di alcune risoluzioni e per altri bug[41] nonostante una mod non ufficiale abbia risolto, appena due giorni dopo, la maggior parte delle problematiche.[46] La rivista The Games Machine ha assegnato due voti nella sua recensione: 92/100 per il gioco, 50/100 per la conversione.[40] Uno dei produttori di Dark Souls II, Takeshi Miyazoe, si è scusato riguardo ai problemi di conversione, adducendo tempi stretti e scarsa esperienza di lavoro sulla piattaforma.[47]

Premi

  • Gioco dell'anno, Double Fine Productions[48]
  • Gioco dell'anno, Electronic Gaming Monthly[49]
  • Gioco dell'anno, Game Revolution[50]
  • Gioco dell'anno, IncGamers[51]
  • Gioco dell'anno, Q-Games[48]
  • Migliore gioco di ruolo, GameTrailers[52]
  • Migliore gioco di ruolo, Games.cz[53]
  • Migliore gioco di ruolo, GameZone[54]
  • Migliore gioco di ruolo (menzione d'onore), TeamXbox[55]
  • Migliore gioco d'azione/avventura, GameZone[54]
  • Migliori scontri di boss, Game Informer[56]
  • Migliori scontri di boss, GameSpot[57]
  • Migliore integrazione di funzionalità online, The Daily Telegraph[58]
  • Gioco più gratificante, 1UP.com[59]
  • Migliore gioco di tutti i tempi, Golden Joystick Awards[60]

Vendite

Nell'aprile 2013 From Software annunciò in una conferenza che Dark Souls aveva venduto oltre 2,36 milioni di copie in tutto il mondo.[61][62] Al 2015 il videogioco aveva venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo.[11]

Note

  1. ^ Data di uscita giapponese, su fromsoftware.jp. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
  2. ^ Dark Souls trailer confirms october 4 US launch, su vg247.com.
  3. ^ Namco confirms Dark Souls release date Archiviato l'11 giugno 2011 in Internet Archive.
  4. ^ Dark Souls su NamcoBandai Games, su it.namcobandaigames.eu. URL consultato il 13 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2011).
  5. ^ Dark Souls, in Play Generation, n. 70, Edizioni Master, settembre 2011, p. 12, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  6. ^ a b c d Namco Bandai Games annuncia DARK SOULS: PREPARE TO DIE EDITION, in arrivo su PC, su it.namcobandaigames.eu. URL consultato il 12 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2013).
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