Hymnu sardu nationale

Inno del Regno di Sardegna

S'hymnu sardu nationale (in italiano, «L'inno nazionale sardo») fu l'inno del Regno di Sardegna sabaudo[1].

Hymnu sardu nationale
inno nazionale sardo
Dati generali
Nazione Regno di Sardegna (bandiera) Regno di Sardegna
Adozione 1848
Lingue sardo
Componimento poetico
Autore Vittorio Angius
Composizione musicale
Autore Giovanni Gonella
Epoca anni 1830
Audio
File:S'hymnu sardu nationale (Instrumental).ogg
(info file)

Storia

Risalente agli anni trenta del XIX secolo, l’inno fu scritto dal sacerdote, secolarizzatosi nel 1842, Vittorio Angius deputato al Parlamento Subalpino. La musica invece venne composta dal maestro sassarese Giovanni Gonella (1804-1854), musicante della "Brigata Regina".

La prima esecuzione ebbe luogo al Teatro Civico di Castello di Cagliari il 20 febbraio 1844.

Lo spartito originale è stato ritrovato nell'archivio dell'Auditorium Comunale di Cagliari dal professor Francesco Cesare Casula, direttore dell'Istituto di storia dell'Europa mediterranea del CNR.

Secondo Casula, l'inno fu sempre tenuto in grande considerazione dai sovrani. L'ultima esecuzione ufficiale fu nel 1937, dal coro della Cappella Sistina, direttore Lorenzo Perosi, per espresso desiderio di Vittorio Emanuele III di Savoia, durante la cerimonia per il conferimento della Rosa d'Oro alla regina Elena da parte di papa Pio XI.

L'inno, scritto in sardo, venne affiancato[senza fonte] alla preesistente Marcia Reale[2], la quale fu a sua volta sostituita dopo la proclamazione della Repubblica Italiana, nel 1946, dal Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro.

Il 29 maggio 1991 S'Hymnu sardu nationale è stato eseguito dalla banda dei Carabinieri al Quirinale nel tradizionale ricevimento offerto al corpo diplomatico straniero. Era inteso come un omaggio alle origini sassaresi del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Venne suonato nuovamente al momento delle sue dimissioni da Capo dello Stato, il 28 aprile 1992.

Nel 2001 venne eseguito, su sua disposizione, ai funerali di Maria José di Savoia, ultima regina d'Italia[3] e ancora, nel 2021, per i funerali di Amedeo di Savoia a Firenze[4], per la sua traslazione a Superga[5] e in suo suffragio al Pantheon[6].

Viene altresì suonato ancora oggi in occasione della rievocazione storica della battaglia dell'Assietta, la cui rievocazione si svolge ogni anno nel mese di luglio nella medesima località in Val di Susa.

Interpreti

Discografia

Testo

 
Il Teatro Civico di Castello di Cagliari dove debuttò, il 20 febbraio 1844, S'hymnu sardu nationale

Il testo dell'inno è in sardo logudorese[9] (sulla destra la sua traduzione in italiano):

(sardo)
«
Cunservet Deus su Re
Salvet su Regnu Sardu
Et gloria a s’istendardu
Cuncedat de su Re!
chi manchet in nois s’animu
chi languat su valore
Pro fortza o pro terrore
Non apas suspetu, o Re.
Cunservet Deus su Re…
Unu o omni chentu intrepidos
A ferru et a mitralia
In vallu e in muralia
amus a andare o Re.
Cunservet Deus su Re…
Solu in sa morte cedere
Soliat su Sardu antigu
Né vivu a’ s’inimigu
deo m’apa a dare, o Re.
Cunservet Deus su Re…
De fidos et fort’omines
Si fizos nos bantamus
Bene nos provaramus
Fizos issoro, o Re.
Cunservet Deus su Re…
De ti mostrare cupidu
Sa fide sua, s’amore
Sas venas in ardore
Sentit su Sardu, o Re.
Cunservet Deus su Re…
Indica un adversariu
E horrenda dae su coro
Scoppiat s’ira insoro
A unu tou cinnu, o Re.
Cunservet Deus su Re…
Cumanda su chi piagati
Si bene troppu duru,
E nde sias tue seguru
chi at a esser fatu, o Re.
Cunservet Deus su Re…
Sa forza qui mirabile
Là fuit a’ su Romanu
E innanti a s’Africanu
Tue bideras, o Re.
Cunservet Deus su Re…
Sa forza qui tant’atteros
Podesit superare
Facherat operare
Unu tuo cinnu, o Re.
Cunservet Deus su Re…
Sos fidos fortes homines
Abbaida tue contentu
chi an a esse in onzi eventu
cales jà fuint, o Re.
Cunservet Deus su Re
Salvet su Regnu Sardu
Et gloria a s’istendardu
Concedat de su Re!»
(italiano)
«
Iddio conservi il Re
Salvi il Regno Sardo
E gloria allo stendardo
Conceda del suo Re!
Che in noi languisca l'animo
E infermisi il valore,
Per forza e per terrore
Non mai temere o Re.
Iddio conservi il Re...
Uno contro cento intrepidi
A spade e a mitraglie,
Su valli e su muraglie
Noi correremo, o Re.
Iddio conservi il Re...
Solo in sua morte cedere
Soleva il Sardo antico,
Né vivi all'inimico
Noi cederemo, o Re.
Iddio conservi il Re...
Da fidi valent'uomini
Se nati ci vantiamo,
Ben proverem che siamo
Noi loro figli, o Re.
Iddio conservi il Re...
Di mostrarti cupidi
La fede e il loro amore,
Le vene in grande ardore
Sentono i Sardi, o Re.
Iddio conservi il Re...
Indica un avversario,
E orrendo dal lor cuore
Tonar s'udrà il furore
Ad un tuo cenno, o Re.
Iddio conservi il Re...
Comanda ciò che piacciati
Foss'anche troppo duro,
Ad esser sicuro
Che sarà fatto, o Re.
Iddio conservi il Re...
La forza che mirabile
Sentirono i Romani,
E prima gli africani
Potrai vedere, o Re.
Iddio conservi il Re...
La forza che altri barbari
Poteva già domare
Saprà far operare
Solo un tuo cenno, o Re.
Iddio conservi il Re...
I fidi e valent'uomini
O vedi tu contento
Che a te in qualunque evento
Quali fu, saranno, o Re
Iddio conservi il Re
Salvi il Regno Sardo
E gloria allo stendardo
Conceda del suo Re!»

Note

  1. ^ Il primo inno d'Italia è sardo (PDF), su ilisso.com. URL consultato il 16 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2017).
  2. ^ Era l'inno dell'Italia monarchica, affiancato alla preesistente Marcia Reale, suonato obbligatoriamente nelle accademie militari durante le manifestazioni, le esercitazioni e alla fine della messa (fino alla caduta della monarchia), in Il primo inno d'Italia è sardo Archiviato l'11 ottobre 2017 in Internet Archive. Gian Nicola Spanu
  3. ^ La Repubblica on line 2 febbraio 2001
  4. ^ admin, L’ultimo saluto a S.A.R. il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta – Real Casa di Savoia, su crocerealedisavoia.org. URL consultato il 5 luglio 2021.
  5. ^ admin, Superga 1 luglio 2021. Ultimo saluto a S.A.R. Il Principe Amedeo di Savoia – Real Casa di Savoia, su crocerealedisavoia.org. URL consultato il 5 luglio 2021.
  6. ^ Relazione sulla serie di eventi del 16 e 17 ottobre 2021 a Roma in celebrazione del genetliaco di SAR il Principe Aimone, Duca di Savoia, e in memoria dell’Augusto padre, Principe Amedeo, su Sito degli Italiani Monarchici, un Patto per la Corona. URL consultato il 19 ottobre 2021.
  7. ^ Sardegna canta e prega, 1972
  8. ^ Unu mundu bellissimu, 1988
  9. ^ S'innu de su Regnu de Sardigna, ammentos de una monarchia "sarda", Limba Sarda 2.0

Bibliografia

  • Vittorio Angius, Inno sardo Nazionale composto e dedicato al Consiglio civico di Cagliari da Giovanni Gonella, capo-musica. Parole di Vittorio Angius, Torino, calcografia Magnini, 1848.
  • Ernesto Armaroli, È un sacerdote l'autore dell'Inno sardo, su Storia Illustrata n. 268, marzo 1980

Voci correlate