Adolfo Busi

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Adolfo Busi (Faenza, 1891Bologna, 1977) è stato un pittore e illustratore italiana.

Adolfo Busi

Adolfo Busi (Faenza, 1891 - Bologna, 1977) è stato un pittore, cartellonista e illustratore.

Studiò all'Accademia di Belle arti a Bologna, dove ebbe tra i compagni di corso Giorgio Morandi[1]. Il suo primo quadro, Il Cappello nero, è del 1912, mentre negli anni 1914 e 1915 fu intensa la sua attività espositiva, che culminò nella partecipazione alla II e III Secessione romana e all'Esposizione Internazionale di San Francisco[1].

Nel 1915 sposò la pittrice Lilla Leonardi, già sua compagna di corso all'Accademia, si trasferì ad Alessandria per un incarico di insegnamento, e cominciò a scoprire la propria vocazione grafica vincendo un concorso per il Calendario 2016 della Ditta Ruggeri di Pesaro e partecipando ad atri concorsi per illustratori. Pur non abbandonando la pittura, che si concentrò soprattutto sulla ritrattistica, in particolare femminile, della borghesia milanese, bolognese e romagnola, l'attività di Busi si spostò decisamente verso la grafica, in particolare la grafica pubblicitaria.

Tornato a Bologna dopo la parentesi piemontese, nel 1920 cominciò una collaborazione con l'Atelier Chappuis di Bologna con la produzione di alcuni manifesti, tra i quali Lozione Pro Capillis Lepit (1925) e Ballo della stampa Rimini (1927), il primo di una lunga serie di manifesti promozionali della città romagnola, dove trascorreva lunghi periodi di villeggiatura. Nel 1926, un lungo viaggio in Francia e in Belgio gli porta una collaborazione con la Ditta Hautecoeur di Parigi, per la quale realizza una serie di pochoir con Pierrot e damine.

Già nel 1925 aveva iniziato a collaborare con la ditta Barilla, per la quale realizzò due calendari. Nel 1928 cominciò la sua collaborazione con Casa Ricordi, che produsse una lunga serie di manifesti da lui disegnati, nonché tutte le realizzazioni che Busi ideò nel corso della sua lunghissima collaborazione con la ditta Lane Rossi di Vicenza.

Nel 1928 un suo manifesto fu scelto da Mussolini come vincitore del Concorso Nazionale per la Battaglia del Grano. Nel 1932, ormai votato alla grafica e alla cartellonistica, si trasferì a Milano, dove continuò a lavorare per la Ricordi, nella cui sede aveva un ufficio, e intraprese nuovi rapporti di collaborazione con INPS e INA. Negli anni Trenta, Busi curò anche l'allestimento del padiglione INA per la Fiera di Milano e per il Padiglione Ricordi alla Prima Mostra del Cartellone e Grafica pubblicitaria di Milano. A questo periodo risale anche una copiosa produzione di cartoline illustrate, in particolare per la casa editrice Degami.

Negli anni Quaranta cominciò ad operare come illustratore di libri per bambini grazie alla collaborazione con l'Editrice Scolastica di Bologna, e nel dopoguerra la sua attività di illustratore è in continuità con quanto intrapreso in precedenza, in particolare la collaborazione con Lane Rossi e l'illustrazione di libri. Riprende inoltre con una certa intensità la sua attività di ritrattista. Agli anni Sessanta risalgono alcune opere sacre, realizzate tutte per le chiese di Rimini e del suo territorio, mentre negli anni Settanta, ormai anziano, realizzò, sempre in Emilia-Romagna, alcune personali dove sia il materiale pittorico che quello grafico trovavano posto.

Morì a Bologna nel dicembre del 1977.

I calendari Barilla

 
Tramonto

Lane rossi e La moda della lana

Note

  1. ^ a b Adolfo Busi 1891-1977.

Bibliografia