Teresa Gullace

simbolo della resistenza romana (1907-1944)
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Teresa Gullace- da nubile Talotta - (Cittanova, 8 settembre 1907Roma, 3 marzo 1944) è stata una donna romana uccisa dai soldati nazisti durante l'occupazione di Roma, freddata da un colpo di pistola mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi. La sua morte ebbe una notevole eco nella città, e la sua figura divenne ben presto un simbolo della resistenza romana; la sua vicenda venne inoltre ripresa e resa celebre dal regista Roberto Rossellini, che prenderà spunto dalla Gullace per il personaggio della Sora Pina, interpretata da Anna Magnani nel film Roma città aperta.

La vicenda

Nata a Cittanova, in Calabria, ma trasferitasi a Roma in gioventù, Teresa Gullace all'epoca dei fatti aveva 37 anni, cinque figli ed era incinta del sesto. Suo marito, Girolamo Gullace, venne arrestato dai nazisti il 26 febbraio 1944 nel corso di un rastrellamento e portato nella caserma dell'81° di fanteria in Viale Giulio Cesare; qui la donna lo andò a trovare, insieme alle mogli di altri prigionieri, la mattina del 3 marzo. Secondo le testimonianze rilasciate, fra gli altri, dalla partigiana Laura Lombardo Radice, dopo aver scorto il marito alla finestra Teresa tentò di avvicinarsi a lui, forse per consegnargli del pane o solo per parlargli, incurante del divieto urlatole da un soldato tedesco che, vedendola avvicinarsi alla caserma, le sparò un colpo con la sua Luger, uccidendola.
Lo sdegno e la rabbia popolare che immediatamente seguirono la sua morte convinsero i tedeschi a rilasciare Girolamo Gullace; nei giorni e nelle settimane seguenti (segnati, fra l'altro, dalla strage delle Fosse Ardeatine), la tragica storia divenne una delle icone della resistenza, e numerosi gruppi partigiani cittadini, dai Gruppi di azione patriottica allo stesso Comitato di Liberazione Nazionale, resero la sfortunata donna uno dei simboli della loro lotta.

La memoria

Oltre che, ovviamente, dal film di Rossellini, la figura e la vicenda di Teresa Gullace sono state celebrate anche dal Presidente della Repubblica italiana Giovanni Leone, che nel 1977 la insignì della Medaglia d'oro al merito civile.

Al suo nome è inoltre dedicata una lapide in Viale Giulio Cesare, dove fu uccisa. Nel 1981 è stato intitolato un liceo scientifico localizzato nel quartiere Don Bosco della capitale che ospita anche un suo busto realizzato dallo scultore Ugo Attardi. L'intitolazione fa seguito ad una petizione tra studenti e docenti del complesso scolastico di recente istituzione, consultazione avvenuta in un clima caratterizzato da un acceso scontro di natura ideologica. La città di Cittanova le ha dedicato la sua via natale e una scuola materna.

Onorificenze

«Madre di cinque figli ed alle soglie di una nuova maternità, non esitava ad accorrere presso il marito imprigionato dai nazisti, nel nobile intento di portargli conforto e speranza. Mentre invocava con coraggiosa fermezza la liberazione del coniuge, veniva barbaramente uccisa da un soldato tedesco.»
— Roma – 3 marzo 1944

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