Studio per pianola
CompositoreIgor' Fëdorovič Stravinskij
Epoca di composizione1917-1918
Prima esecuzione13 ottobre 1921
PubblicazioneThe Aeolian Company Ltd., Londra, 1921
DedicaMadame Eugenia de Errazuriz
Durata media2' 30
Organicopianola

Lo Studio per pianola è un brano di Igor' Fëdorovič Stravinskij scritto fra il 1917 e il 1918 su richiesta della Aeolian Company. È la prima composizione realizzata appositamente per uno strumento meccanico nella storia della musica.[1]

Ideazione e realizzazione

Quando Stravinskij ricevette l'incarico per la composizione si mostrò subito molto interessato: era affascinato dalla novità della realizzazione; scrisse il brano velocemente sapendo che anche Alfredo Casella aveva in animo di scrivere dei brani per lo strumento, sicuramente coinvolto, come altri musicisti, nella richesta della compagnia londinese per avere dei pezzi realizzati appositamente.[1]

Stravinskij scrisse lo Studio fra l'estate del 1917 e il 28 ottobre 1918, completando l'arrangiamento per la pianola il 10 novembre[1] mentre si trovava in Svizzera prima nel villaggio di Les Diablerets e quindi a Morges. La prima esecuzione avvenne il 13 ottobre 1921 presso la Aeolian Hall di Londra; il brano fu curato per la realizzazione da Reginald Reynold, pianista fisso della Aeolian, specializzato nello strumento; fu pubblicato come rullo di pianola n. T967B sempre nel 1921.

Lo Studio per pianola è dedicato a Eugenia de Errazuriz, una nobildonna cilena che Stravinskij conobbe durante il suo viaggio in Spagna dove si era recato per incontrare Djaghilev nella primavera del 1916.[2] Proprio durante questo viaggio Stravinskij si appassionò alle composizioni di musica tradizionale spagnola che ascoltava alla sera insieme a Djagilev nelle locali taverne; inoltre fu incuriosito dalle stravaganti esecuzioni con scatole musicali automatiche e pianoforti meccanici che venivano suonati nelle strade di Madrid. Quando l'anno successivo la Compagnia Aeolian gli chiese una composizione specifica per pianola, la scelta ricadde su un brano in stile spagnolo.[3]

Lo Studio riprende elementi di Española dai Cinque pezzi facili, pezzo brillante e suggestivo che racchiude i ricordi del soggiorno spagnolo, e la Marcia reale tratta da l'Histoire du soldat. La scrittura, se da un lato riporta alle fioriture delle canzoni popolari spagnole, inclusa la cadenza terzinata, dall'altro risulta fortemente limitata dalla poca durata del suono della pianola, di cui però il musicista è riuscito a sfruttare notevolmente tutti i registri. Nella successiva trascrizione orchestrale, il brano acquista una caratteristica dalla suggestione cubista nella frammentazione della costruzione, utilizzando con abilità il colore timbrico del pianoforte.

Proprio perché conscio della difficoltà di esecuzione del suo lavoro, nel 1928 Stravinskij orchestrerà lo Studio e lo farà diventare Madrid, quarto movimento dei Quattro studi per orchestra, comprendenti i Tre pezzi per quartetto d'archi del 1914.[4] Nel 1951 incaricò il figlio, Soulima, per la realizzazione di una trascrizione per due pianoforti.[5]

Note

  1. ^ a b c K027 Study for pianola
  2. ^ Stravinskij, p. 61.
  3. ^ Stravinskij, p. 67.
  4. ^ Stravinskij 1982, p. 42.
  5. ^ Vlad, p. 82.

Bibliografia

  • Roman Vlad, Strawinsky, Torino, Einaudi, 1958, SBN SBL0488003.
  • (EN) Igor Stravinskij-Robert Craft, Themes and Conclusions, University of California Press, 1982 [1972].
  • Igor Stravinskij, Cronache della mia vita, traduzione di Alberto Mantelli, Milano, Feltrinelli, 1979, SBN RAV0059933.
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