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Gregorio VIII (antipapa)
Biografia
Maurice Bourdin nacque nella provincia francese del Limosino. Fu educato a Cluny, a Limoges e in Castiglia, dove divenne diacono di Toledo. Tra il 1098 ed il 1099 le sue conoscenze nell'ambiente di Cluny lo raccomandarono come vescovo di Coimbra. Dopo un pellegrinaggio di quattro anni in Terra santa, nel 1111 fu nominato arcivescovo di Braga dove fu uno dei principali agenti di Enrico di Borgogna, conte del Portogallo nella sua riorganizzazione della Chiesa portoghese.
Bla Bla Bla.
Lo scisma, però, era ormai agli sgoccioli. Il 9 febbraio i cardinali eleggevano infatti in Francia l’arcivescovo di Vienne Guido dei Conti di Borgogna, che prendeva il nome di Callisto II (1119-1124). il nuovo pontefice, uomo estremamente deciso ed energico, ribadiva immediatamente la scomunica di Enrico V e la condanna del pravilegium[1] del 1111 e, approfittando della ribellione dei vescovi e dei principi di Germania – arcivescovi di Magonza, Colonia e Salisburgo in testa – il 3 giugno 1120 rientrò a Roma nel tripudio generale.
L’antipapa Gregorio VIII, abbandonato da tutti, fu costretto a fuggire a Sutri. Il rapido assedio che seguì, portato dalle truppe del cardinale Giovanni di Crema, si concluse il 22 aprile 1121 con la capitolazione completa. Maurizio fu consegnato dagli stessi abitanti del borgo a Callisto, portato a Roma e sottoposto al pubblico ludibrio: entra in città a dorso di un cammello ma seduto al contrario[2], coperto da una sanguinolenta pelle di pecora e tra le mani regge la coda dell'animale come briglie, costretto a percorrere la strada mentre la plebe inferocita gli sputa addosso lanciandogli escrementi, pietre, ortaggi e coprendolo di insulti e di botte. [3] [4]
Bibliografia
- Elena Percivaldi, Gli antipapi Storia e segreti, Roma, Newton Compton editori s.r.l., 2014, ISBN 978-88-541-7334-7
- Mario Prignano, Anitipapi Una storia della Chiesa, Gius. Laterza & Figli, 2024, ISBN 978-88-581-5517-2
- Claudio Rendina, I papi Storia e segreti, Roma, Newton Compton editori s.r.l., 1983
Note
- ^ Il 18 marzo 1112 riunì un sinodo in Laterano cui intervennero 125 vescovi. Pasquale II confermò le proibizioni dell'investitura laica ratificate dai predecessori Gregorio VII e Urbano II nei sinodi da essi convocati. Il sinodo sancì la nullità del concordato di Sutri e del Privilegium de investituris, che fu detto pravilegium (Constitutiones, p. 572) Papa_Pasquale_II.
- ^ Cfr. Liber pontificalis, vol.II cit., p. 377
- ^ Mario Prignano, Antipapi Una storia della chiesa, cit., p. 114
- ^ GREGORIO VIII, antipapa - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 30 settembre 2025.