Paul Natorp

filosofo e storico tedesco
Versione del 24 giu 2008 alle 11:28 di Carlo.Ierna (discussione | contributi) (continuo traduzione)

Paul Gerhard Natorp (Düsseldorf, 24 gennaio 1854Marburgo (Germania), 17 agosto 1924) è stato un filosofo tedesco, co-fondatore della scuola neokantiana di Marburgo.


Vita

Figlio del predicatore protestante Adelbert Natorp e Emilie Keller, dal 1871 studiò musica, storia, filologia classica e filosofia a Berlino, Bonn e Strasburgo. Conseguì il dottorato in storiografia con una dissertazione in latino nel 1876 a Strasburgo con il positivista Ernst Laas. Dopo quattro anni come tutore privato divene assistente bibliotecario a Marburgo, dove nel 1881 ottenne l'abilitazione con Hermann Cohen. Nel 1885 divenne professore straordinario e nel 1893 ottenne la cattedra di filosofia e pedagogia, che mantenne fino alla sua pensione nel 1922.

Nel semestre invernale del 1923/24 Natorp ebbe un'intenso scambio intellettuale con Martin Heidegger, le cui opere su Giovanni Duns Scoto aveva studiato attentamente.

Nel 1887 sposò la sua cugina Helene Natorp ed ebbe cinque figli da lei. Natorp aveva ambizioni come compositore, soprattuto per musica da camera (sonate per cello, violino, trio con pianoforte). Inoltre scrisse circa 100 lieder e due opere corali. Lo scambio letterario con Brahms, che gli sconsiglio di diventare compositore per professione, è diventato famoso.

Pensiero

La posizione epistemologica di Natorp fu quella di un idealismo metodologico, come Cohen. Le due radici Kantiane della conoscenza, intuizione e ragione (Anschauung e Verstand), con lui divennero materia e forma della conoscenza. Questa non è soggettiva, ma viene oggettivata nelle leggi determinanti dei fenomeni. L'unità sintetica è la legge fondamentale della conoscenza, che viene determinata dalle funzioni fondamentali delle categorie (qualità, quantità, relazione e modalità).

Riguardo alle idee regolative di Kan, Natorp formulò la legge del dovere ("Gesetz des Sollens") nel compito del tendere verso la conoscenza dell'infinito. Da ciò derivò i livelli della tensione come pulsione, volontà e volere intellettuale, che collegò all'etica dei valori. Ciò che è veramente concreto non fu per Natorp l'individuo, ma la comunità. In pratica Natorp si ingaggiò per una, ai tempi abastanza controversa, politica dell'educazione socialista, in particolare per un'istruzione pubblica gratuita e pari opportunità per tutti.

La fonte della religione per Natorp era il sentimento (Gefühl), la conoscenza immediata di sè stessi. Il fondamento della verità religiosa diventa allora la soggettività. L'infinità del sentimento porta alla trascendenza.

Il pensiero fondamentale di Natorp si potrebbe riassumere in una singola frase, come: Pensare non vuol solo dire "mettere in relazione" (Lotze), ma pensare vuol dire essere in relazione (rapporto).

In questo modo Natorp si collega al programma di una "fondazione concettuale" che parte da Gottlob Frege – sotto influenza di Lotze – e che tramite Bertrand Russell e Ludwig Wittgenstein portò allo sviluppo della filosofia analitica e che con il concetto di "regione espressiva" di Robert Brandom è di nuovo attuale.


Opere

  • Descartes Erkenntnistheorie, 1882
  • Sozialpädagogik, 1899
  • Platos Ideenlehre, 1903
  • Logik in Leitsätzen, 1904
  • Gesammelte Abhandlungen zur Sozialpädagogik, 3 vol. 1907
  • Pestalozzi. Leben und Lehre, 1909
  • Die logischen Grundlagen der exakten Wissenschaften, 1910
  • Philosophie; ihr Problem und ihre Probleme, 1911
  • Die allgemeine Psychologie nach kritischer Methode, 1912
  • Sozialidealismus, 1920
  • Beethoven und wir, 1920

Postume

  • Allgemeine Logik (in: Flach e Holzhey, Erkenntnistheorie und Logik im Neukantianismus), 1979
  • Vorlesungen über praktische Philosophie, Erlangen 1925
  • Philosophische Systematik. Ried. dell prima ed. 1958. Meiner, Hamburg 2004. ISBN 978-3-7873-1687-8

Opere su Natorp

  • Karl-Heinz Lembeck Platon in Marburg: Platon-Rezeption Und Philosophiegeschichtsphilosophie bei Cohen und Natorp (1994)

Collegamenti esterni