Close Combat: First to Fight
Close Combat: First to Fight è uno sparatutto in prima persona tattico ambientato a Beirut nel 2006, dove un gruppo di ribelli si è stabilito nella città. I programmatori per sviluppare il gioco hanno contato anche sull'aiuto di Marines da poco tornati dall'Iraq[senza fonte].
{{{nome gioco}}} videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows |
Genere | Sparatutto in prima persona tattico |
Tema | Guerra |
Sviluppo | Destineer |
Pubblicazione | 2K Games |
Periferiche di input | Mouse, tastiera, joystick |
Requisiti di sistema | (min) CPU 1.3 GHz, GPU 32mb, |
Serie | Close Combat |
Gameplay
In Close Combat: First to Fight il giocatore impersona un Marine (la cui faccia e nome si possono scegliere) che assieme ad altri tre compagni dovranno riportare l'ordine a Beirut. Lo stile di gioco è il normale FPS tattico dove in qualità di leader del gruppo il giocatore comanda i compagni. Questi, dotati di una buona IA, copriranno il giocatore come in una vera battaglia, ma anche loro come nella realtà saranno dotati di morale, salute e disciplina visualizzabile puntando il mirino su uno di loro. Più la disciplina è alta più il Marine esegue ordini e istruzioni, il morale invece lo motiva a combattere e la salute lo aiuta ad essere pienamente efficiente. La squadra tattica è composta da tre elementi più al giocatore, ognuno con compiti ben precisi (Pronto-Squadra-Fuoco-Assistenza):
- Fuciliere (Pronto): il fuciliere invece ha il compito di stare davanti al caposquadra come esploratore del fireteam. È armato di un normale M16A4.
- Caposquadra (Squadra): il caposquadra è quello che coordina i movimenti del fireteam e ha la possibilità di chiamare in supporto alla missione cecchini, elicotteri d'attacco oppure un bombardamento di mortai. È equipaggiato con un fucile M16A4 con lanciagranate M203.
- Mitragliere SAW (Fuoco): è un elemento fondamentale della squadra per la buona riuscita delle missioni. Con la sua mitragliatrice può creare un potente fuoco di soppressione per bloccare il nemico. È armato di una mitragliatrice leggera M249 SAW.
- Fuciliere di supporto (Assistenza): porta delle munizioni extra per il mitragliere. È dotato di un M16A4.
In ogni missione non si sarà soli, ci saranno degli aiuti come la richiesta di un cecchino, un attacco di mortai oppure l'intervento di un elicottero d'attacco per superare parti particolarmente difficili e impegnative dei livelli. Ogni aiuto non sarà illimitato, quindi va usato con intelligenza per non rimanere soli nei veri momenti di bisogno. Il numero di chiamate ancora a disposizione si trova nella parte superiore desta dello schermo.
- Cecchino: chiamando il cecchino, questo si posizionerà in una parte strategica del luogo indicato dal giocatore e colpirà tutti i bersagli nemici che riuscirà ad individuare. È molto efficace per colpire i serventi delle mitragliatrici.
- Mortai: il supporto di mortai si rivela assai utile per colpire nidi di mitragliatrici oppure veicoli blindati, i colpi arriveranno pochi secondi dopo la chiamata.
Bersagli di Alto Valore (BAV)
Andando avanti nelle missioni ci si potrà imbattere nei comandanti delle forze avversarie e sarà obbligatorio catturarli oppure ucciderli (sarebbe meglio catturarli). Nel rapporto post-missione saranno indicati i BAV catturati o uccisi su una carta da gioco:
- Asso di Picche: il generale Badr è un ex generale yemenita e comanda i soldati siriani coinvolti nella battaglia di Beirut. Dirige anche la milizia libanese. Nel 2002 era uno dei principali organizzatori degli attentati in Kenya. Odia l'Occidente, che definisce "ficcanaso" in Medio Oriente.
- Asso di Cuori: Akhbar al'Soud comanda i miliziani libanesi sotto il generale Bard. Distribuisce gli armamenti e il suo più grande desiderio è il potere. Pur di salvare se stesso mette a rischio la vita degli altri.
- Asso di Quadri: Khalid Samar non è molto brillante quando si tratta di combattimenti, essendo molto abile con la politica, ma la sua crudeltà lo ha fatto arrivare in punti molto alti nel comando di Badr.
- Asso di Fiori: Abdullah bin Katan, è un maggiore comandante delle Forze Speciali iraniane che appoggiano gli integralisti nella battaglia di Beirut. Saudita e militare professionista è un esperto anche se non proprio ai massimi livelli.
- Jolly: Tarik Qadan è un fanatico religioso capo del movimento Atash, influenza molto gli integralisti a Beirut, ma per alcuni è soltanto usato dai servizi segreti iraniani. Si sta anche cercando di rimpiazzarlo, se la rivolta ha successo.