Museo casa natale di Michelangelo Buonarroti

museo italiano

Il Museo Michelangiolesco ha sede presso la rocca di Caprese Michelangelo; è costituito da tre edifici principali, il Palazzo del Podestà, Palazzo Clusini e la Corte Alta, e da un giardino con esposizione all'aperto.

Museo casa natale di Michelangelo Buonarroti
Palazzo Clusini, ingresso del museo.
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàCaprese Michelangelo
IndirizzoVia Capoluogo 1, 52033 Caprese Michelangelo (AR)
Coordinate43°38′39.15″N 11°59′09″E
Caratteristiche
Tipostoria, residenze storiche, astronomia, arte, scultura
Istituzione1964
Visitatori8 518 (2021)
Sito web
Documento attestante la nascita di Michelangelo a Caprese (Archivio Casa Buonarroti, Firenze)

Il nucleo originario del museo, fondato nel 1875, ruota intorno al Palazzo del Podestà, edificio della prima metà del Quattrocento, che fu residenza dei podestà fiorentini che qui si avvicendarono con carica annuale. La comunità di Caprese, assieme a quella di Chiusi della Verna, si sottomise infatti alla Repubblica fiorentina a partire dal 1384. Tra questi podestà vi fu proprio, nel 1474-1475, Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni, padre di Michelangelo: un documento autografo di Ludovico, rinvenuto nel 1875 presso l’Archivio della Casa Buonarroti a Firenze, attesta la nascita del figlio Michelangelo Buonarroti a Caprese il 6 marzo 1475 e ne testimonia il battesimo presso la Chiesa di San Giovanni Battista. Il Palazzo del Podestà è quindi considerata la casa natale del sommo artista.

Il museo col tempo si è ingrandito ed attualmente presenta cinque nuclei tematici principali.


La rocca di Caprese e la sua storia

 
Il Palazzo del Podestà

Le prime testimonianze della presenza della rocca sono riferibili ai secoli centrali del medioevo. Già in un documento dell'VIII secolo Caprese risulta essere tra le proprietà sottoposte alla Famiglia dei Conti Guidi. Al 1100 dovrebbe essere riferita la torre quadrangolare tuttora visibile nel castello ed alcune strutture murarie.

Tra il 1323 ed il 1324 l'esercito di Arezzo, capeggiato da Pier Saccone, fratello del vescovo Guido Tarlati, assediò la rocca. La Corte Alta doveva aver raggiunto il suo assetto definitivo. Ne rimangono alcuni ambienti, una parte del circuito murario con porta, una cisterna ed una grande sala con volta a botte. A quest'ultima è riferibile un frammento di affresco parietale a motivi geometrici policromi e rosoni rinvenuto nel 1966 negli scavi della grande sala ed attualmente collocato negli spazi espositivi. Alla fine del 1324 la rocca capitolò; il vescovo di Arezzo ordinò lo smantellamento del castello. L'assedio e la conquista della rocca di Caprese sono raffigurati a bassorilievo in una delle formelle del Cenotafio di Guido Tarlati presso la Cattedrale di Arezzo.

 
Caprese sul Cenotafio di Guido Tarlati

Nel 1384 la comunità di Caprese si sottomise ai Priori di Firenze, e venne istituita una podesteria. Tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento venne ampliato il circuito murario, nel quale si aprì una nuova porta, e venne eretto il Palazzo del Podestà.

Della seconda metà del Quattrocento è invece Palazzo Clusini, che rappresenta un ampliamento degli ambienti riservati al podestà ed alla comunità. Di esso attualmente è originale il pian terreno e parte del primo piano. Con i restauri, gli ambienti del piano terra sono risultati decorati con affreschi a losanghe bianche e rosse contenenti fiori tetrapetali.

Nei secoli successivi la rocca di Caprese perse d'importanza. Nel 1667 una torre delle mura crollò, nel 1782 un forte terremoto danneggiò murature e torri. Fino all'Ottocento, il primo piano del Palazzo del Podestà è stato ininterrottamente la residenza dei sindaci di Caprese. Il pian terreno, invece, era sede dell'ufficio postale, mentre Palazzo Clusini era la residenza del medico, l'ultimo dei quali, il dott. Clusini, ha dato il nome all'edificio.

Nel 1875, con il rinvenimento dell'atto di nascita di Michelangelo a Caprese, la rocca venne restaurata. Il Palazzo del Podestà subì numerosi lavori e si creò il primo nucleo del Museo michelangiolesco.

Nel 1910 venne addossata ai resti del bastione nord un'edicola commemorativa in onore di Michelangelo Buonarroti.

Nel Novecento furono intrapresi interventi di restauro della Corte Alta, datati 1964. I ruderi vennero inglobati in strutture moderne e vennero creati nuovi ambienti espositivi.

Palazzo Clusini, già sede del Comune, recentissimamente ha visto un intervento di risistemazione: accoglie, nel pian terreno, la biglietteria ed il bookshop del museo, e, nei piani superiori, la Biblioteca Michelangiolesca.


Michelangelo Buonarroti

 
Giuliano Amidei, Madonna tra Santi
 
Il calco del Cristo Risorto

Il museo attualmente non conserva gli arredi originali della casa natale. Il Palazzo del Podestà, infatti, è rimasto ininterrottamente sede podestarile, ed in seguito residenza dei sindaci, fino alla seconda metà dell'Ottocento.

Attualmente, gli ambienti residenziali del primo piano sono arredati con mobilio rinascimentale non originario della casa. Le sale contengono anche una serie di riproduzioni fotografiche degli affreschi fatti eseguire tra il 1613 ed il 1620 nella Casa Buonarroti di Firenze dal pronipote di Michelangelo, Michelangiolo il Giovane. Gli affreschi rappresentano 23 scene della vita del sommo artista. Nelle sale è musealizzato anche il trittico quattrocentesco Madonna tra Santi di Giuliano Amidei, appartenente all'abbazia di San Martino a Tifi.

Nel pian terreno del Palazzo del Podestà è stato allestito un impianto multimediale per la proiezione di un documentario sulla vita di Michelangelo. Due bacheche contengono copie fotostatiche di alcuni documenti inerenti Michelangelo, tra cui l'atto di nascita, ed alcuni volumi di pregio dell'Archivio Storico Comunale. Qui è custodita anche una copia in bronzo del busto di Daniele da Volterra rappresentante Michelangelo e custodito al Bargello di Firenze. Lungo le pareti sono allineate alcune riproduzioni fotografiche delle opere di Michelangelo e numerosi calchi in gesso ottocenteschi delle sculture del sommo artista.

Tale collezione di calchi continua anche presso la grande sala della Corte Alta, dove sono custodite le copie delle grandi statue.

Al pian terreno di palazzo Clusini sono invece esposte alcune stampe ottocentesche rappresentanti le scene della Cappella Sistina.

A Michelangelo bambino è stata dedicata nel 1910 un'edicola esterna, opera dell'artista Arnaldo Zocchi.


Giovanni Santini

Il museo ospita un piccolo spazio espositivo dedicato all’astronomo Giovanni Santini, vissuto a cavallo tra il settecento e l’ottocento, e nato a Caprese, nella frazione Le Bozie. Si tratta di un breve itinerario didattico allestito presso la Corte Alta.


La piccola scultura italiana del XIX secolo

 
Corte Alta, la Sala I

Dal 2006, il museo si è arricchito di una collezione di piccola scultura italiana, donata, unicamente con il fondo presente nella Biblioteca Michelangiolesca, dal prof. Enrico Guidoni. La collezione comprende opere di medio e piccolo formato in diversi materiali (bronzo, marmo, gesso, cera, terracotta) ed alcuni disegni di scultori italiani dell'Ottocento e dei primi del Novecento.

La collezione è esposta nella sala principale e in due salette secondarie della Corte Alta.

Nella Sala I sono custodite opere di artisti napoletani, tra i quali possiamo ricordare Vincenzo Gemito e Francesco De Matteis.

La Sala II contiene opere di molti artisti dell’Ottocento, tra i quali Adriano Cecioni, Bartolomeo Pinelli, Edoardo Rubino, Leonardo Bistolfi, Ercole Rosa, e molti altri.

Le vetrine centrali della Sala Principale contengono opere di dimensioni maggiori di molti autori, tra cui si segnala Medardo Rosso, Paolo Troubetzkoy, Antonio Canova, Umberto Boccioni.


La scultura del XX secolo

 
Marcello Tommasi, Saulo

Il museo custodisce numerose sculture di bronzo e legno di artisti della seconda metà del novecento. La nascita di tale sezione di scultura risale al 1969, quando, in vista dei festeggiamenti per il V centenario della nascita di Michelangelo (1975), molti artisti fecero dono al museo delle proprie opere.

L'esposizione è allestita in parte nel Giardino delle Sculture, ed in parte nella Sala Principale degli ambienti della Corte Alta. Tra gli autori si segnalano Emilio Greco, Pericle Fazzini, Jorge Gonzales Camarena, Ferruccio Ferrazzi, Marcello Tommasi, Cecco Bonanotte e molti altri.


I calchi in gesso delle sculture di Michelangelo presenti nel museo

  • Battaglia dei Centauri (1491-1492)
  • Cupido
  • San Giovannino
  • Angelo Reggicandelabro
  • Madonna col Bambino, Bruges (1499)
  • Testa colossale del David (1501)
  • Tondo Taddei (1502 circa) (2 copie)
  • Tondo Pitti (1503)
  • Schiavo Ribelle (1513)
  • Schiavo Morente (1513)
  • Cristo Risorto (1518-1520)
  • David – Apollo (1525-1530 circa)
  • Schiavo Barbuto (1530-1534)
  • Bruto (1538)
  • Pietà Rondanini (1552-1564)


Gli artisti presenti nel museo

 
Vincenzo Gemito, L'Acquaiolo
File:GrecoTestadiDonna.jpg
Emilio Greco, Testa di Donna
 
Emilio Santarelli, Michelangelo


Pubblicazioni del Museo

  • Enrico Guidoni, Michelangelo e la Natività, (Quaderni di Caprese Michelangelo 1), Roma 2003
  • Gabriella Andreoli, Eleni Bousdra, La Rocca di Caprese Michelangelo: studio storico e progetto di restauro, (Quaderni di Caprese Michelangelo 2), Roma 2004
  • Vincenzo Desiderio, I mulini di Caprese: macine per cereali e castagne nella valle del Singerna, (Quaderni di Caprese Michelangelo 3), Roma 2004
  • Enrico Guidoni, Il luogo della nascita: Michelangelo ricorda Caprese, (Quaderni di Caprese Michelangelo 4), Roma 2005
  • Vincenzo Desiderio, Claudia Ornaghi, Guida all'Archivio Storico di Caprese, (Quaderni di Caprese Michelangelo 5), Roma 2005
  • Vincenzo Desiderio, Claudia Ornaghi, Caprese: gli abitanti, le case e il territorio nel Catasto Lorenese (1826), (Quaderni di Caprese Michelangelo 6), Roma 2006
  • Enrico Guidoni, I tre Arcangeli: Leonardo, Michelangelo e Raffaello, (Quaderni di Caprese Michelangelo 7), Roma 2007
  • Francesca Del Morino, Il Museo Michelangiolesco. Guida, (Quaderni di Caprese Michelangelo 8), Roma 2007.
  • Marco Proietti, Nel segno del David. I calchi in gesso del Museo Michelangiolesco, (Quaderno di Caprese Michelangelo 9), cds.

Bibliografia

  • Geremia Chinali, Il Castello di Caprese e Michelengelo Buonarroti, Arezzo 1904.
  • Gabriella Andreoli, Eleni Bousdra, La Rocca di Caprese Michelangelo. Studio storico e progetto di Restauro, Roma 2004.
  • Gabriella Andreoli, La Rocca di Caprese Michelangelo tra Ottocento e Novecento, in Il Tesoro delle Città. Strenna dell'Associazione Storia della Città, Anno II, 2004
  • Francesca Del Morino, Il Museo Michelangiolesco. Guida, Roma 2007.
  • Marco Proietti, Nel segno del David. I calchi in gesso del Museo Michelangiolesco, (Quaderno di Caprese Michelangelo 9), cds.


Collegamenti esterni